Pensieri e Riflessioni - in anteprima - su "Quello che c'è tra noi" di Huntley Fitzpatrick

Quello che c'è tra noi
Huntley Fitzpatrick
DeAgostini
409 pagine
Uscita: 17 Giugno 2014
14,90€

Trama: I Garrett sono l’esatto contrario dei Reed. Chiassosi, incasinati, espansivi. E non c’è giorno che, a insaputa di sua madre, Samantha Reed non passi a spiarli dal tetto di casa sua, desiderando essere come loro... finché, in una calda sera d’estate, Jason Garrett scavalca la recinzione che separa le due proprietà e si arrampica sul pergolato per raggiungerla.
Da quel momento tutto cambia e, prima ancora di rendersene conto, Sam inizia a trascorrere ogni momento libero con il paziente e dolce Jase, a cui piace fare tutto quello “che richiede tempo e attenzione”, come dedicarsi agli animali, riparare oggetti rotti e soprattutto... provare a far breccia nel cuore della sua diffidente vicina. Perché non c’è nulla di più appagante che riuscire a strappare un sorriso alla ragazza della porta accanto.

Il mio pensiero:
Gira e rigira torno sempre a "casa"... e per "casa" intendo la mia originaria passione per questo genere di romanzi.
"Quello che c'è tra noi" di Huntley Fitzpatrick, che uscirà nelle librerie il prossimo 17 giugno, e che grazie alla Casa Editrice DeAgostini ho potuto leggere in anteprima, è proprio uno di quei libri che mi fa stare bene. 
Proprio perché questa dolcissima storia, secondo me, si potrebbe collocare in una via di mezzo tra il genere young adult (perché a tratti ricorda l'innocenza dei primi baci e la purezza del primo amore) e il new adult (per via dell'età dei protagonisti e delle problematiche famigliari), fornisce il giusto mezzo per rilassarsi e cullarsi nelle emozioni che sa regalare.
Dolce e delicata la cover quanto belli e unici i due protagonisti.
Jason vi piacerà fin da subito. Fidatevi: come entra all'improvviso nel "rifugio segreto" di Samantha, così entrerà nei vostri cuori. Il ragazzo pieno di inventiva, sicuro di sé, quello su cui puoi sempre contare è lì, ad un soffio da lei.

Poi all'improvviso sento una voce accanto a me. Poco sotto di me.
- Ehi
Sobbalzo e rischio di perdere l'equilibrio. Sento una mano che mi afferra la caviglia e poi un fruscio, come se qualcuno, un ragazzo, si stesse arrampicando sul tetto per entrare nel mio rifugio segreto.
- Ehi - ripete lui, e mi si siede vicino come se ci conoscessimo da un secolo. 
- Hai bisogno di essere salvata? 

Anche qui ci viene proposta la classica storia d'amore che nasce tra i due ragazzi più "diversi" e che si potrebbe pensare, destinata subito ad essere troncata.
Lei figlia di una bella, carismatica e rampante senatrice, quindi ricca, abituata a vivere nell'agiatezza e spensieratezza che la popolarità ed il successo della madre può offrire.
Lui, figlio di una famiglia molto numerosa e non agiata, abituato a fare qualsiasi lavoro manuale pur di aiutare i genitori e garantirsi da solo gli studi.
Entrambi ancora illibati e inesperti di fronte all'amore ed alle sue prove.

Pertanto, per sciogliere ogni dubbio, si parla di amore... di baci e carezze... e vedremo sbocciare e crescere questo sentimento, a poco a poco, apprezzandone così ogni sfumatura, e rafforzarsi grazie alle prove che dovrà affrontare. 
Una in particolare costringerà la protagonista a prendere una grossa decisione e scegliere tra il giusto e la carriera della madre.
Apprezzo pertanto il fatto che, oltre a regalare ore piacevoli in compagnia dell'amore sincero, offra anche spunti per riflessioni più profonde legate all'etica ed alla morale.

Aggiungo anche che l'autrice riesce a mantenere la nostra attenzione per tutte le 409 pagine grazie al suo stile frizzante che dona ai personaggi quella giusta simpatia, mai eccessivamente sforzata, che diverte e li rende davvero interessanti.

- Allora la pancetta è Babe, mamma? È Babe?
- No, no! La pancetta la fanno solo con i maiali davvero perfidi, George.
La signora Garret gli accarezza i capelli e gli asciuga le lacrime.
- Maiali cattivi - chiarisco il concetto.
- Esistono maiali cattiviii?!
Ops. - Be', maiali... senz'anima, ecco.
No, non va bene neanche così. Mi spremo le meningi: - Come gli animali che non parlano a Narnia.
Idiota. George ha quattro anni. Avrà visto già Narnia? 

E dunque, a lettura conclusa, mi sento di consigliarvelo senza remore.
So che è autoconclusivo ed al momento non si parla di un seguito... ma dai, ormai mi sono affezionata a tutti quanti, anche al piccolo George, ed è difficile farmene una ragione.
Volendo... chissà, magari con qualche piccolo nostro input... l'autrice potrebbe decidere di tornare a parlare di loro. Io ci spero.
Stefania

1 commento:

  1. dopo una presentazione così DEVO leggerlo, mi sembra anche l'ideale per l'estate

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