Review Tour per "UNA MAGIA INFUSA DI VELENO" di Judy I. Lin


 

Per Ning c’è solo una cosa più dolorosa dell’aver perduto la madre: sapere di averne causato la morte. Perché è stata lei che, inconsapevolmente, le ha preparato il tè avvelenato che l’ha uccisa, e che ora potrebbe portarle via anche la sorella Shu.
Così decide di recarsi nella capitale e prendere parte alla competizione per diventare shénnóng-sh di corte, maestra nell’antica arte magica del tè. Il vincitore potrà anche chiedere alla principessa di esaudire un desiderio: per Ning potrebbe essere l’unica possibilità di salvare la sorella.
Ma fra intrighi di corte, contendenti senza scrupoli e un bellissimo ragazzo che nasconde un segreto, a essere davvero in pericolo potrebbe essere proprio Ning.

Judy I. Lin
Una magia infusa di veleno
Editore: Mondadori
* ringrazio la CE per la copia fornita, Franci per l'organizzazione e Dolci per il banner
Pagine 372
Uscita: 2 maggio 2023



Bevo l’infuso senza aspettare che si raffreddi, lasciando che mi tracci un sentiero ardente nella gola. La magia si attiva subito dentro di me, come un petalo che si apre al sole. 
Sento il debole profumo di camelia e so che sono pronta ad affrontare la principessa.


Il punto di forza di questa dilogia è senza dubbio il world building molto originale, basato sul tè e sul mondo affascinante che vi ruota intorno, dai riti di preparazione alle atmosfere delle sale dove lo si sorseggia, ricavandone un piacere che spesso a noi occidentali è estraneo (o precluso, se non si ha la fortuna di avvicinarsi a esso).

La protagonista è mossa non tanto dall'ambizione, ma dal desiderio di salvare la propria sorella e aiutare la propria famiglia: così Ning va a corte per gareggiare e divenire uno shén nóng shī, un maestro della magia Shénnóng, una specie di incrocio tra un medico-guaritore e un saggio con poteri divinatori e protettivi.
Ma la corte, al di là, della gara (pur pericolosa di suo), è un covo di serpenti e invidia, teatro di congiure e misteriosi avvelenamenti.
Ben presto il destino di Ning si incrocia con quello della giovane principessa e del groviglio di nemici e alleati dell'impero.

Pur essendo un'estimatrice di tisane e infusi, ammetto che sono stata ammaliata dalle parti del libro dedicate proprio alle ricette di tè, legate ai vari territori locali. Troviamo ingredienti che appartengano alla medicina cinese tradizionale, ma anche piccole scoperte curiose, dalle radici di peonia bianca o di zenzero selvatico o di liquirizia, alle foglie, ai semi, ai funghi e alle cortecce grattugiate, sino alla polvere macinata delle perle o ai residui di resina. L'intera natura pare essere una dispensa assortita e varia per contribuire a preparare miscele e ricette sviluppate da una sapienza millenaria, che riecheggia nell'intero libro.

Lo stile è delicato, sognante, e come sviluppo mi ha ricordato Spin the Dawn (purtroppo, anche nelle svolte semplicistiche e abbastanza prevedibili).

Nel complesso, una lettura di svago, abbastanza scorrevole.
Questi recenti fantasy young adult di matrice asiatica si assomigliano un po’ tutti e per me hanno lo stesso effetto: li apri e li chiudi senza che ti resti molto. Innocui e indolori.
Però li trovo ideali per rilassarsi.


«Anche se non siamo come gli shénnóng-shı̄, che riescono a vedere i fili dei futuri possibili di una persona da una sola tazza» mi lancia un’occhiata, «vediamo il corso di regni e imperi.»

Amarilli



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