Pensieri su “Le malizie di un duca” di Laura Lee Guhrke
Prudence Bosworth conduce una vita modesta ma dignitosa, lavora come modista per Madame Marceau e interviene ai balli dell’alta società solo per realizzare i piccoli rammendi dell’ultimo momento, sopportando le bizzarrie e gli umori più folli delle dame alle prese con le conquiste della Stagione. È durante una di queste serate che incontra Rhys de Winter, l’affascinante duca di St Cyres, l’uomo più bello che abbia mai visto: l’uomo dei suoi sogni. Ma irraggiungibile per una ragazza come lei. Tutto però cambia quando Prudence, alla morte di quel padre che non ha mai conosciuto, si ritrova unica erede di un’immensa fortuna. E la corte che Rhys comincia a riservarle sembra solo una coincidenza…
Titolo: Le malizie di un duca
Autrice: Laura Lee Guhrke
Casa Editrice: Mondadori
Collana: I Romanzi – Oro 246
Ambientazione: Inghilterra, 1894 (epoca vittoriana)
Premi e riconoscimenti della critica:
Premio Reviewer’s Choice Award di Romantic Times nel 2008 come Miglior Romanzo Storico ambientato nelle Isole Britanniche ( British Isle-Set Historical Romance )
La serie "Girl-bachelors":
1) E INFINE LA BACIO’ (And Then He Kissed Her)
1) E INFINE LA BACIO’ (And Then He Kissed Her)
2) LE MALIZIE DI UN DUCA (The Wicked Ways of a Duke),
3) IL SEGRETO DI UN GENTILUOMO (Secret Desires of a Gentleman)
4) TANTO PUO’ LA SEDUZIONE (With Seduction in Mind)
Era bello. Bello come un mattino d'autunno nello Yorkshire, quando i boschi di faggi si tingono di mille sfumature dorate e una brina d'argento ammanta i prati ancora verdi.
Sentì il suo profumo. un profumo terroso come le carrucole di torba, i fumosi fuochi di legna e il cedro speziato della sua infanzia.
Dopo un primo volume promettente, anche il secondo conferma la qualità della serie, una quadrilogia dedicata a raccontarci le avventure di quattro ragazze "lavoratrici" nell'Inghilterra vittoriana, quindi con un punto di vista diverso dalle solite debuttanti nobili.
Anche Prudence è borghese, senza una goccia di sangue blu, ed è riuscita a costruirsi una vita autonoma, partendo come orfana illegittima e arrivando a farsi una modesta posizione, come sarta in una modisteria di abiti per la buona società.
Forse per i nobili è invisibile e non conta nulla, ma Prudence è soddisfatta della propria onestà e dell'amicizia con le ragazze che vivono nel suo pensionato femminile.
Finché un'eredità inaspettata non la catapulta senza preavviso tra i milionari e nel mondo rischioso dei cacciatori di dote.
A parte il finale forse un po’ troppo veloce, l'ho trovato un romanzo con una costruzione quasi perfetta, con un'analisi cristallina della manipolazione e degli inganni, con la descrizione inappuntabile di come un duca al verde riesca a carpire fiducia e innocenza di una ragazza ingenua e sognatrice, senza aver previsto però la ricaduta di ogni sua singola bugia.
E, davvero, pur apprezzando Prudence, non si riesce a tifare un po' anche per Rhys, costretto suo malgrado ad avvalersi di mezzi cinici e subdoli per un ruolo che la società, il ducato e la famiglia gli hanno riservato, con tutte le illusioni e i lati tragici collaterali.
Alla fine, ne risulta un romanzo intenso, con pagine distruttive e bellissime, sull’amore finto e apparente e su quello vero e ignorato, su un ragno che tesse con cura la tela, attira la piccola mosca, e si scopre più invischiato della sua preda.
Attesa e incertezza sono l'essenza del corteggiamento romantico.
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