Pensieri su “Due spie perfette” di Mary Jo Putney
Dopo i lunghi anni delle guerre napoleoniche, l’ufficiale e spia Simon Duval può finalmente tornare a casa. Giunto a Londra, va in cerca della moglie di un suo cugino, Suzanne, contessa di Chambron, nel frattempo rimasta vedova e in gravi ristrettezze. Duramente provati dalle tragedie vissute e ormai convinti di essere incapaci di provare ancora desiderio, i due decidono di sposarsi con l’unico scopo di farsi compagnia e sostenersi a vicenda. Ma il sentimento che li unisce farà miracoli, travolgendo entrambi in un inaspettato vortice di passione. Intanto Napoleone è fuggito dall’Elba e Simon deve tornare in missione, ma questa volta ad affrontare il pericolo saranno in due…
“Due spie perfette”
di Mary Jo Putney
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Classic 1237
Ambientazione: Inghilterra + Belgio, 1815 (periodo regency)
Ambientazione: Inghilterra + Belgio, 1815 (periodo regency)
Uscita: maggio 2022
Ecco un libro su cui non avrei scommesso più di tanto e che, invece, si è rivelato forse il migliore della serie (di cui è il quarto volume).
In effetti, leggendo il precedente non ero stata colpita in modo particolare da Suzanne, già contessa di Chambron, vedova, rapita dai pirati e finita a languire in un harem di Costantinopoli come schiava.
Dopo la liberazione, la (comunque giovane) nobildonna decide di trasferirsi a Londra, dove campa facendo la sarta e contando sul proprio orgoglio pur di non mendicare aiuti tra i nobili francesi finiti in esilio dopo la rivoluzione e l'ascesa di Napoleone.
Qui viene ritrovata da Simon Duvall, giovane cugino del marito, che le propone un matrimonio di apparente convenienza: lui è sempre stato innamorato di lei e ha ereditato i beni di famiglia, mentre lei ha bisogno di protezione e, forse, di una vera ragione per ritornare a vivere.
Tuttavia, non è un'unione felice fin da subito: Suzanne ha subito abusi per anni, prima da un marito egocentrico e viziato, poi per le crudeltà dell'harem, per cui ha un forte blocco fisico e psicologico ad accettare la vicinanza di Simon. Per contro, lui è dolcissimo e di una premura ammirevole.
I due intraprendono un viaggio nel continente, un po' per far luce sull'eredità di famiglia, un po' per ritrovare amici e parenti scomparsi durante la guerra e un po' per assecondare la carriera ufficiosa di Simon, al servizio della Corona. Senonché all'improvviso Napoleone fugge dall'isola dell'Elba e tutto ripiomba nel caos.
La Putney ha tratteggiato due bei caratteri, senza grandi qualità e già segnati dall'esistenza precedente, ma comunque ancora pieni di spirito e voglia di fare: vorrebbero provare a darsi compagnia l'uno l'altra e che vengono invece travolti dagli imprevisti storici.
Ne deriva una trama ricca di eventi, con tanto di apparizione di personaggi illustri, e con una interessante ricostruzione del contesto della celebre battaglia di Waterloo.
Qualcosa mi dice che nel prossimo volume di sarà Lucas, che però mi sembra già più noioso...
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