Lettura in #inglese "A DOWRY OF BLOOD" di St. Gibson



A lyrical and dreamy reimagining of Dracula’s brides, A Dowry of Blood is a story of desire, obsession, and emancipation.
Saved from the brink of death by a mysterious stranger, Constanta is transformed from a medieval peasant into a bride fit for an undying king. But when Dracula draws a cunning aristocrat and a starving artist into his web of passion and deceit, Constanta realizes that her beloved is capable of terrible things. Finding comfort in the arms of her rival consorts, she begins to unravel their husband’s dark secrets.
With the lives of everyone she loves on the line, Constanta will have to choose between her own freedom and her love for her husband. But bonds forged by blood can only be broken by death.

A Dowry of Blood
Serie: A Dowry of Blood #1
S.T. Gibson
248 pagine 
Editore: Nyx Publishing
Pubblicazione: 31 gennaio 2021





I will render you as you really were, neither cast in pristine stained glass or unholy fire. 
I will make you into nothing more than a man, tender and brutal in equal measure, and erhaps in doing so I will justify myself to you. To my own haunted conscience.
This is my last love letter to you, though some would call it a confession. 
I suppose both are a sort of gentle violence, putting down in ink 
what scorches the air when spoken aloud.


Ti descriverò com' eri in realtà, né come un vetro colorato incontaminato né come un fuoco sacro. 
Ti farò diventare nient'altro che un uomo, tenero e brutale in egual misura, e forse così facendo mi giustificherò con te. Con la mia coscienza tormentata.
Questa è la mia ultima lettera d'amore per te, anche se alcuni la chiamerebbero una confessione.
Suppongo che entrambe siano una sorta di violenza gentile, che mette nero su bianco ciò che infiamma l'aria quando viene detto ad alta voce.


Oggi vi parlo di una lettura in #inglese: ho aspettato per vedere se per caso usciva anche da noi, ma credo rientri in un genere di nicchia, adatto a palati molto esigenti.
St. Gibson scrive con una prosa elegante, preferendo soprattutto tematiche gotiche ed horror, mixate con elementi queer.

Questa DOTE DI SANGUE è dedicata a Costanta, la prima delle mogli di un sire vampiro (Dracula? La narrazione inizia in Romania, ma è difficile dire se sia veramente lui: la sua identità rimane sospesa e, del resto, non è importante; qui contano le emozioni, non i dettagli).

Siamo così abituati alle storie d'amore eterno tra il sire non-morto e la sua sposa creata, che non pensiamo che anche queste, come tutte le unioni, possono andare incontro alla rottura, tragica e inevitabile.
Più che un romanzo, si tratta di un racconto lungo, ovvero una lettera all'amato, ovvero una confessione. Costanta spiega al suo amato, forse troppo tardi, cosa ha visto in lui e cosa ha ricevuto, nei secoli trascorsi insieme, ma anche cosa ha dovuto sopportare: c'è la devozione da sposa, l'ammirazione per lo scienziato e innamorato del sapere, la paura per il potere e il controllo a cui è sottoposta, il rimorso per la scintilla vitale di cui ha solo un ricordo.

Costanta affronta con trasporto la sua relazione speciale, ma anche la propria famiglia allargata (grazie all'arrivo dei consorti Magdalena e Alexi), e soppesa i valori che realmente le stanno a cuore, pur avendo a disposizione un'esistenza (quasi) eterna.
Un monologo lirico, intimo, sincero, vulnerabile, doloroso, concentrato su un tema che sostanzialmente ci accomuna tutti, mortali e non: instaurare un legame è invocare potere su un altro, disfare è sovvertire quel potere quando soffoca la libertà personale dell'altro.
Molto bello.


"Stand up, my dark miracle," you said, pulling yourself to your feet 
and holding your hand out to me. "Come and face the night."

"Alzati, mio oscuro miracolo", dicesti, alzandoti 
e tendendomi la mano. "Vieni ad affrontare la notte".

Amarilli


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