Speciale "IL TENSORATO" (le 4 novelle) di Neon Yang



Oggi vorrei parlarvi di queste quattro novelle di Neon Yang, uscite prima in volume unico, poi ritirato, e in seguito pubblicate in 4 volumi separati.

Nel complesso, tutti i racconti sono piacevoli, anche se a mio parere sopravvalutati.
Lo stile è scorrevole e suggestivo al contempo; questo mondo quasi distopico, sospeso tra elementi di sapore orientale, tecnologie futuriste ed esperimenti di selezione genetica, è curioso e particolare.

Però sono slegati tra loro, a volte troppo criptici.
La pecca principale è la mancanza di una parte introduttiva/collegante, anche poche pagine per spiegare  gli elementi del Tensorato, i concetti-chiave come "slascienza", "slasca", i tipi di animali creati e le regole per tensire. Ho più volte avvertito la mancanza di un vocabolario o legenda finali che mi avrebbero facilitato.
Per il resto, li consiglio a chi ama il fantasy non tradizionale e di ampio respiro.


Per disfare una profezia,
bisognava disfare il profeta stesso.


LE MAREE NERE DEL CIELO 

MOKOYA E AKEHA, LE GEMELLE figliз della Protettrice Sanao, sono statз affidatз al Grande Monastero da bambinз per adempiere a una promessa. Mokoya ha sviluppato un talento profetico, Akeha ha sempre avuto il dono di comprendere quali motivazioni si celano dietro le azioni degli adulti. Mokoya ha illuminazioni su ciò che sarà, Akeha comprende cosa potrebbe essere. Entrambз hanno visto il marcio che si annida nel cuore del Protettorato. Il momento della confermazione segna la prima divisione nel destino dellз due gemellз. Altre ne seguiranno: Akeha infatti non vuole più essere una pedina negli intrighi orditi da sua madre, così si lascia tutto alle spalle e parte in cerca del proprio cammino, fino a che la sua strada non incrocerà quella dei Macchinisti che si ribellano allo strapotere del Tensorato. Ma ogni passo che Akeha fa per trovare se stessə lə allontana da Mokoya. Riusciranno lз due gemellз a compiere ciascunə il proprio destino senza rompere il legame speciale che lз unisce?

Le persone possono fare errori, ma non possono essere errori.

"LE MAREE NERE DEL CIELO" (The Black Tides of Heaven) ci porta nel cuore del Protettorato, dove la Protettrice (la Madre) governa con pugno di ferro grazie alla Slasciena sul popolo, contadino e privo di poteri. L'unica altra autorità che le si contrappone sono i monaci nei monasteri, guerrieri pugilatori che però rimangono isolati e non interferiscono a livello politico.
Anni prima la Protettrice ha contratto un debito con il Sommo sacerdote e ora, puntualmente, gli consegna l'ultimo nato dai perché venga allevato, anzi, i due ultimi nati, visto che ha avuto due gemelli.
I bambini ci vengono presentati senza un genere definito, in quanto soltanto alla fine dell'adolescenza decideranno in cosa "confermarsi", maschio o femmina.

Mokoya e Akeha crescono così nel monastero fino a quando sono richiamati a corte e devono capire da che parte stare, con la Madre oppure con il popolo, in particolare con la setta dei ribelli "macchinisti".
Yang disegna un universo particolare, quasi distopico, sospeso tra elementi di sapore orientale, tecnologie futuriste ed esperimenti di selezione genetica, con uno stile piacevole che ti induce a leggere senza mai stancarti. Oltre ai gemelli, anche Thennjay e Yongcheow sono personaggi di un certo spessore. Tutto scorre tra un tono leggero e l'improvvisa apparizione di bestie o l'arrivo di qualche sorpresa, sempre in questa atmosfera sfuggente, dipinta a rapide pennellate, rarefatta.
Peccato che resti una novella, un po' tagliata in testa e in coda: nel momento in cui ti sei ambientata, finisce.

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I FILI ROSSI DELLA FORTUNA

PROFETESSA ORMAI DECADUTA, dominatrice degli Elementi, e figlia della Protettrice, Sanao Mokoya ha deciso di cambiare vita. Un tempo le sue visioni davano forma alle vite dei suoi concittadini in tutto il paese, ma, anche se prevedeva immani tragedie, Mokoya non aveva modo di ridisegnare il futuro. Devastata dalla perdita della figlia, inizia una caccia contro i letali naga, capaci di oscurare il cielo, nelle lande più remote del regno, lontana da tutto ciò che amava, accompagnata da un branco di raptor. Seguendo le tracce di un enorme naga che minaccia la città mineraria ribelle di Bataanar, Mokoya incontra lə misteriosə e affascinante Rider. Ma le cose non sono come sembrano: la bestia che entrambз inseguono nasconde un segreto che potrebbe far scoppiare la guerra in tutto il Protettorato. Invischiata in una cospirazione di magie e tradimenti, Mokoya deve venire a patti con il suo dono straordinario e pericoloso, o rischiare di perdere quel poco che ancora le è caro.

I FILI ROSSI DELLA FORTUNA (The Red Threads of Fortune) è forse il mio episodio preferito.
Tutto incentrato su Mokoya, la veggente, che sinora ha rifuggito il ruolo e dopo il lutto si è dedicata a una carriera di guerriera, lontano da tutti e dal proprio dolore.
Ma l'incontro con Rider darà una svolta notevole al suo destino.

Il loro respiro soffiò sulle sue labbra. «Fa’ l’amore con me» sussurrarono traboccanti di calore. «Dimentica il mondo nel mio abbraccio. Finché ancora possiamo.» 
«Sì.» Si sarebbe anche lasciata divorare viva, se glielo avessero chiesto. 
Non c’era nulla che avrebbe negato a Rider.

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DISCESA TRA I MOSTRI

Qualcosa di terribile è successo all’Istituto di Metodi Sperimentali Rewar Teng. Quando sono arrivati, gli investigatori del Tensorato si sono trovati davanti a una distesa di sangue e ossa a perdita d’occhio.
Uno degli esperimenti dell’Istituto è sparito, e non ha lasciato superstiti. Gli investigatori tornano alla capitale senza molti indizi, ma con due prigionieri: il capo dei terroristi Sanao Akeha e unə suə
compagnə conosciutə come Rider.
L’investigatrice Chuwan si trova davanti a un rompicapo. Cos’è successo realmente all’Istituto? Cosa stanno cercando di nascondere i suoi superiori? E perché ha l’impressione che gli strani sogni che fa la
stiano spingendo a imboccare un percorso sempre più stringente al quale non può sottrarsi?


Il terzo episodio "DISCESA TRA I MOSTRI" racconta l'indagine di una Tensoressa per scoprire quali esperimenti facesse di nascosto il Protettorato in una base di allevamento bestiame isolata. Il risultato delle ricerche è sconcertante e apre nuovi scenari sui giochi di potere in atto al Palazzo.

Vorrei che Kayan fosse qui. Avrei voglia di risentire la sua risata un’ultima volta. Sarebbe furiosa con me per avere agito da sciocca, ma del resto, la prima volta che mi ha baciato, lei stessa sapeva che si stava legando a una sciocca. E lo troverebbe tristemente buffo che, dopo una vita intera passata a percorrere la retta vita, sto per uscire di scena come una ribelle.

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ASCESA ALLA DIVINITA'

La Protettrice è morta. Per cinquant’anni ha governato il Tensorato conformandolo a propria immagine, relegando i nemici negli angoli più remoti. Per mezzo secolo il mondo è ruotato attorno a lei, occupata a
costruire le sue armate, addestrare i Tensori, afferrare le redini del destino. Ma ora che è morta i suoi seguaci tremano, e gli avversari esultano.
Solo in una lontana taverna, nel territorio ribelle, la sua più accesa rivale non gioisce: Lady Han ha fatto di tutto per deporre la Protettrice, ma ora può solo piangerne la perdita. Perché ricorda bene come tutto è cominciato, quando la Protettrice era giovane, ancora senza corona, e una danzatrice disperata osò innamorarsene.

E infine "ASCESA ALLA DIVINITÀ" è l'ultimo tassello che si aggiunge alle vicende del Protettorato, con il racconto dal particolare punto di vista di Lady Han, già amica e spia della Protettrice Hekate, e poi a capo dei Macchinisti contro la sua ex-alleata, che ci fa capire come si è giunti alla situazione di partenza e ci rivela possibili sviluppi sulle sorti del regno.

Che cos’era Hekate? Poiché sono io a raccontare la storia, dico che era tutte e due le cose. Pazza, sì, ma la sua follia era geniale. Nel bene o nel male, cambiò il Protettorato per sempre.


Amarilli

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