Pensieri su "MINE" di Natasha Knight & A. Zavarelli


Non avrebbe mai dovuto entrare nel mio club. Ma lo ha fatto.
Non avrei mai dovuto guardarla.
Ma l’ho fatto.

Il mondo criminale non è un posto per una ragazza come lei.
Una notte con Katerina non è abbastanza, ma gli uomini come me non possono permettersi di essere deboli.
Quindi le dico di proseguire con la sua vita.

Lo fa, ma non prima di aver visto qualcosa che non avrebbe dovuto vedere.
Quando si nasconde, il mio compito è scovarla. Ho un lavoro da portare a termine e lei deve scomparire per sempre.
Quattro anni dopo, Kat non è più sola, e il bambino che le è accanto mi assomiglia.

TITOLO: Mine – Edizione Italiana
TITOLO ORIGINALE: Mine
AUTRICI: Natasha Knight & A.Zavarelli
TRADUZIONE: Francesca Giraudo
* ringrazio Quixote Translations per la copia fornita
GENERE: Mafia Romance
SERIE: Mine and His – Edizione Italiana vol.1
DATA DI USCITA: 11 agosto 2021



Questa tragica, selvaggia creatura ha avuto la sfortuna di inciampare nel mio cammino. Non riesco a decidere cosa sia peggio, se i mostri che hanno cercato di metterla all’angolo la scorsa notte, o il mostro che c’è in me e che mi chiede di concedermi solo un assaggio.

Un bel mafia romance (mafia russa, in particolare) con un'appetitosa parte sensuale, di cui però ho nettamente preferito i capitoli iniziali e centrali, che mi hanno tenuta incollata alla vicenda e molto, molto stuzzicata per questa attrazione forte e rischiosa tra Lev e Kat.

Secondo me Lev, come "cattivo" suo malgrado (quando i due s'incontrano al club, lui non gioca esattamente nella squadra dei buoni), ha una certa profondità/credibilità. 
Peraltro l'uso dei POV alternati ci permette di seguire da subito il filo dei suoi pensieri, senza cadere in errore sui veri sentimenti che lo agitano, anche quando le apparenze farebbero supporre il contrario.

Sia Lev che Kat sono sostanzialmente dei sopravvissuti, rimasti senza una famiglia amorevole con cui crescere e costretti ad adeguarsi alle uniche situazioni rifilate dalla vita per tirare avanti. Ed entrambi hanno ombre pesanti nel loro passato, diffidano del futuro e di poter liberarsi dalla cappa sotto cui boccheggiano perché non si sono sono ancora liberati di queste ombre.
Ecco, siccome già mi piaceva così come era stato impostato il personaggio e la sua evoluzione, ho eccessiva e fuori luogo invece l'incursione BDSM : non si capisce perché un mafioso che fa sesso debba diventare Mr. Grey per apparire... più cosa? Uno non è virile, se non sculaccia e non fa il dominatore?

A parte questa piccola caduta nel banale, l'ho trovato un primo libro avvincente e dinamico, per quanto troncato giusto su una scena annaspante e con la conclusione rinviata a HIS.
Quindi, attenzione: il secondo volume non è un semplice seguito di serie, ma è necessario per completare la storia della dilogia.

PS. Prossimamente troverete sul blog anche la recensione di HIS.

Amarilli

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