REVIEW TOUR per "IL FIORE DI SANGUE" di Crystal Smith


Quella di Aurelia di Renalt non è per niente una vita da principessa delle favole. Dotata di poteri straordinari, è costretta a nasconderli perché nel suo regno la legge vieta il ricorso alla magia e il Tribunale, un’istituzione speciale assetata di sangue, punisce spietatamente chiunque venga accusato di stregoneria o sorpreso a praticarla. Il suo destino, inoltre, è di sposarsi con un ragazzo che non ha mai incontrato di persona, principe ereditario del Regno di Achlev, per assicurare una pace duratura tra quest’ultimo e il suo regno.

Quando però il suo segreto viene svelato, Aurelia è costretta a scappare dal palazzo. Sola e alla deriva, giunge in un nuovo regno, dove insperatamente ha la possibilità di ricominciare da zero. Fingendosi una comune suddita, infatti, per la prima volta da quando è nata può affrontare la sua vita in totale libertà. Qui finalmente scopre la felicità che un’esistenza lontana dagli intrighi politici e dai compromessi può regalare. Qui può mettere a frutto l’oscura magia che le scorre nelle vene e che la lega a una misteriosa e potentissima pianta chiamata sanguefoglia.

Ma i fantasmi del passato non la lasciano in pace a lungo. Infatti, nel momento in cui verrà a conoscenza di un piano nefasto del Tribunale che minaccia l’esistenza stessa del suo regno, dovrà scegliere tra la sua nuova vita e quella che pensava di essersi lasciata alle spalle. Con la certezza che se non riuscirà ad agire prima che il Tribunale faccia la sua ultima mossa potrebbe perdere ben più della corona.

Crystal Smith
ISBN: 9788804721383
276 pagine
Prezzo: € 17,90 cartaceo
In vendita dal 14 gennaio 2020
* grazie a Mondadori per l'opportunità di questa lettura (nonchè alla blogger Ylenia per l'organizzazione di questo RT)


I lupi ululano, Aurelia. 
E potrebbe arrivare il momento in cui non sarà più possibile trattenerli. 
Chi erano i lupi? Il Tribunale? I cittadini che pensavano che fossi una strega? 
Quelli che mi odiavano solo perché non volevano l’unificazione dei due regni? 
Ero circondata da nemici, vivi e morti. E io non volevo morire… 
Avevo ancora troppo da fare.


Questo è un fantasy che incontrerà a mio parere grande entusiasmo tra i lettori amanti delle storie YA, mentre lascerà mediamente soddisfatti chi forse si aspettava qualcosina in più, date le premesse (e promesse) iniziali.

In realtà non mi ha dato per nulla fastidio che si trattasse di un retelling  della Principessa Oca dei fratelli Grimm (fiaba che forse non è così conosciuta da noi), anche se, andando a confrontare gli elementi di matrice originaria con ciò che è invece farina della Smith, questa comparazione smorza di parecchio la base creativa del romanzo: già là c'erano il fazzoletto di protezione con le gocce di sangue della madre, il viaggio per raggiungere lo sposo sconosciuto in un paese lontano, la sostituzione delle principesse, il cavallo amato, ecc. (non credo siano spoiler, visto che appunto appartenevano già alla fiaba... e solo per dire che già costruire un fantasy riscrivendo un canovaccio precedente toglie una certa spontaneità).
Piuttosto non fatevi ingannare dal fatto che la prima fosse una fiaba e questa una rivisitazione moderna: paradossalmente i Grimm risultano molto più cupi, gotici e sanguinari, mentre qui viene invece quasi tutto stemperato...

La trama principale si presenta lineare e anche semplice: giovane principessa in pericolo deve raggiungere il promesso, scelto in base a matrimonio combinato, per salvare entrambi i regni dai rispettivi nemici e da una tragica fine.
Poi la Smith ci aggiunge varie cose di suo, a partire dalla lotta alla magia e la caccia alle streghe, compresa una sotto-trama  dedicata a tre fratelli-divinità, che in un passato ancestrale hanno dato vita alle religioni e tradizioni mistiche che guidano ora i due popoli e nutrono la loro rivalità. 
Questa è senza dubbio la parte più interessante del romanzo e che riveste un notevole fascino.
In particolare mi è piaciuto come i due popoli avessero in realtà una visione opposta della medesima leggenda e che solo combinando i vari aspetti tramandati da ciascuno si sia poi riusciti a ricostruire cosa accadde realmente secoli addietro.

Il problema a mio parere è che tutto risulta spiegato in modo frettoloso, dilungandosi in certi passaggi su cui forse si poteva sorvolare e accelerando proprio nei punti che necessitavano una maggior spiegazione. Penso ad esempio alle boccette di sangue che rivestono un ruolo importantissimo e il cui scambio alla fin fine non risulta così chiaro (ho dovuto rileggere varie scene nella terza parte, perchè la prima volta mi erano sfuggiti tanti cenni).

Non solo. Questa appare come un'opera ambiziosa e di ampio respiro, ci sono tanti personaggi e tante cose da dire, però alcune sono appena abbozzate, mentre meritavano più spazio (ad esempio, la moglie morta di Torris, la famosa Assemblea spesso menzionata, ma di cui sappiamo pochissimo).
Ho avuto più volte l'impressione che fosse una trama rimaneggiata, con personaggi che in un primo tempo avevano maggiore importanza e poi sono stati "tagliati" finendo secondari. 
La stessa autrice, nei ringraziamenti finali, dice che il romanzo attuale è il frutto di molteplici riscritture e ciò può avere influito.

Nel complesso la trama procede a singhiozzo, con parti intense e tante cose affastellate,  con una storia d'amore istantanea e infilata a forza perchè è pur sempre uno YA, in fondo (Mancava soltanto il triangolone amoroso con la guardia del corpo...)

Sì, è carino, ma poteva dare molto, ma molto di più.
Ho pensato che l'esigenza fosse quella di riuscire a confezionare un libro stand-alone e quindi non troppo lungo, ma poi vedo che lo hanno trasformato in una serie... anche se non comprendo cosa sia rimasto da sviluppare (mi auguro non si tratti del triangolone amoroso appena scampato!!!).
Quindi direi un quasi 4 stelline (4 -).

Amarilli 


4 commenti:

  1. l'ho trovato carino e coinvolgente, ma leggendo la tua recensione ho annuito più volte, hai riscontrato cose che condivido

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    1. Adesso ho pure visto la trama di Greythorne (il sequel) e temo di aver ragione su tante cose...

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  2. io ancora non 'ho letto ma ne sono molto incuriosita

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