Pensieri su "IL LUPO BIANCO" (The Drenai Saga #10) di David Gemmel

Skilgannon il Dannato è scomparso dalle pagine della storia. 
Dopo lo straordinario trionfo a Perapolis, il Generale ha preso con se le leggendarie Spade della Notte e del Giorno e si è allontanato a cavallo dalle terre di Naashan. Nessuno sa dove sia andato, e gli assassini mandati dalla Strega-Regina non sono riusciti a trovare tracce del suo passaggio. 

Tre anni dopo, mentre una massa di criminali si raccoglie all’esterno di un lontano monastero, vengono affrontati da un prete solo e disarmato. In pochi terrificanti secondi il loro mondo cambia per sempre, e la notizia si diffonde attraverso le terre dell’Est. 
Skilgannon è tornato. 

Ora deve viaggiare attraverso un pericoloso reame infestato da demoni, alla ricerca di un tempio misterioso e della dea senza età che lo governa. Con assassini sulla sua scia e un armata di pericolosi nemici di fronte, il Dannato inizia un viaggio per condurre la morte alla vita. 
L’uomo accanto a lui è Druss la Leggenda.

Titolo: Il lupo bianco
Saga: The Drenai Saga #10 - ordine cronologico #7
Autore: David Gemmell
Pagine: 425
Editore: Fanucci
Pubblicazione cartaceo: 30 gennaio 2019
Collana: Tif extra
ISBN-10: 8834737148
ISBN-13: 978-8834737149



Questa saga si compone, per tradizione, di 13 volumi: di seguito riporto l'ordine cronologico ricostruito secondo le indicazioni di Gemmel, perché tale ordine non corrisponde all'ordine di pubblicazione, né all'ordine di uscita in Italia, con il risultato che si può rischiarare di leggere prima determinati episodi e poi riprendere da fatti addirittura antecedenti (cosa che mi è successa personalmente con i volumi dedicati a Druss).

1. Knights of Dark Renown (1989) I CAVALIERI DEI GABALA
2. Morningstar (1992) LA SPADA DELLE HIGHLAND
3. Waylander WAYLANDER DEI DRENAI
4. Waylander 2: In the Realm of the Wolf IL LUPO DEI DRENAI
5. Waylander 3: Hero in the Shadows L’EROE NELL’OMBRA
6. The First Chronicles of Druss the Legend LA LEGGENDA DI DRUSS
7. The Legend of Deathwalker L’IMPETO DEI DRENAI
8. White Wolf LUPO BIANCO
9. Legend LA LEGGENDA DEI DRENAI
10. King Beyond the Gate LE SPADE DEI DRENAI
11. Quest for Lost Heroes L’ULTIMO EROE DEI DRENAI
12. Winter Warriors GUERRIERI D’INVERNO
13. The Swords of Night and Day LE SPADE DEL GIORNO E DELLA NOTTE 






«Le persone sono come i cani, ragazzo. 
Ci sono quelli piccoli, grassottelli e carini che tutti desiderano
accarezzare, e ci sono quelli alti, longilinei, adatti alle corse sulle quali scommettiamo. 
Cani che scodinzolano, adatti a vivere in casa. 
Poi c’è il lupo. È forte. Ha zanne possenti e diventa violento quando è stuzzicato. 
Siamo quel che siamo, figlio. Siamo lupi, e tutte le altre bestie scodinzolanti farebbero bene a essere prudenti quando ci sono vicine.»


C'è voluto più di qualche anno, ma, pian pianino sto esaurendo questa meravigliosa saga, godendomela libro dopo libro. Questo è uno dei due volumi dedicati alla figura di Skilgannon il Dannato, sebbene vi compaia anche un altro dei personaggi più celebri di Gemmel, ovvero proprio Druss la Leggenda.

Skilgannon è un personaggio tutto ombre che mi ha conquistata da subito. 
Se nella mia personale classifica Waylander resterà per sempre il mio favorito, insieme a Tenaka, il Nadir dagli occhi viola, anche il Dannato viene tratteggiato da Gemmel in modo così imparziale e trasparente, senza nessuna benevolenza, che è difficile non apprezzarne la sua anti-eroicità.
Olek è in realtà un figlio della sua epoca, un soldato devoto che persegue la volontà del potere a cui è assoggettato. 
Il libro ce lo presenta nel prologo già ventenne, un generale Naashan all'apice della sua gloria, positiva e negativa, in quanto reduce da una grande vittoria in Perapolis per la sua Regina Incantatrice e, al contempo, da un massacro talmente sanguinario, persino agli occhi dei contemporanei, da essersi meritato l'appellativo di "Dannato". 
Skilgannon è anche reduce da un grande rifiuto: ha abbandonato proprio la sua Regina, l'amore della sua vita, e sta fuggendo, inseguito dai sicari che vogliono vendicare l'offesa.

Poi Gemmel, con uno dei suoi soliti slanci di abilità affabulatrice, azzarda a saltare ben tre anni e a riprendere la narrazione da un personaggio completamente diverso, un monaco, Frate Lanterna, che ha rinunziato a tutto per espiare nel silenzio i propri rimorsi. 
Tuttavia il destino torna, di prepotenza, a chiamare, e a riportare tutti sulla strada delle armi e dello scontro. 

«Siamo quel che siamo, figlio. Siamo lupi.»
 Skilgannon il Dannato era ciò che era, e non poteva fare nulla per cambiare.


Il libro è dunque un magnifico alternarsi di episodi della giovinezza e di scene del presente.

Veniamo così a sapere cosa ha "creato" il destino del Dannato, chi lo ha addestrato, chi ha posto le basi della sua dannazione, e chi gli ha regalato le Spade del Giorno e della Notte, armi demoniache, con le impugnature d’avorio, e che lui porta riunite in unico fodero nero.
Veniamo a capire perché è fuggito e non più tornare indietro.

Insieme a lui, nella ricerca di un tempio che custodisce leggendari poteri di resurrezione, una compagnia disomogenea (elemento caro a Gemmel): due gemelli, una guerriera bellissima ma folle, un ufficiale bravo ma senza quel quid in più da poterlo rendere un eroe, un ragazzino orfano adottato dal gruppo per necessità.

Una storia molto bella, che mi ha avvinto e non mi ha deluso, se non per il finale: Gemmel ci lascia con uno dei suoi abituali congedi intrisi di amarezza e di senso di perdita, però a mio parere lo fa troppo in fretta. Avrei voluto ancora qualche pagina in più su Skilgannon, perché c'era ancora "materia per eroi".
Secondario, come dicevo, resta pure Druss: il suo intervento risulta utile, ma a lui sono riservate un po' troppe digressioni didascaliche, che ne appannano un po' l'effetto.


«La paura è come un cane da guardia. Ti avverte del pericolo, ma se fuggi quello stesso cane diventerà un lupo feroce e ti inseguirà cercando di azzannarti. La paura, se non contrastata dal coraggio, può consumare il tuo cuore. Se fuggi, non sarai più in grado di fermarti.»


Amarilli





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