Uno strano libro che incontrerete (azzardo un'ipotesi) solo una volta nella vita: "LA NAVE DI TESEO"

Un libro, due lettori, un mondo di pericolo e desiderio... 

Una giovane bibliotecaria trova per caso un libro lasciato fuori posto da uno sconosciuto: un lettore intrigato, rapito dalla storia e dal suo misterioso autore, come rivelano le note che ha appuntato a margine.
Lei gli risponderà con note di suo pugno, dando inizio a un singolare dialogo che li condurrà insieme in un mondo sconosciuto.


Il libro: La nave di Teseo, l'ultimo, discusso romanzo di V.M. Straka - autore prolifico quanto enigmatico - nel quale un uomo senza passato viene rapito e imbarcato a forza su una strana nave dal terrificante equipaggio e lanciato verso i pericoli di una missione ignota. L'autore: Straka, oscuro e discusso protagonista di uno dei più grandi misteri del mondo; rivoluzionario di cui nulla si conosce se non le parole che ha scritto e le teorie elaborate sul suo conto.

I lettori: Eric e Jennifer, un ricercatore e una studentessa indietro con gli esami, entrambi chiamati a scelte cruciali per capire chi sono e che cosa vogliono diventare, e quanto saranno in grado di mettere le proprie passioni, ferite, paure l'uno nelle mani dell'altro.


"S." ideato, concepito, realizzato dal regista J.J. Abrams e scritto dal romanziere Doug Dorst, è il diario di due persone che si incontrano tra i margini di un libro per ritrovarsi invischiate in una lotta mortale tra forze sconosciute: un viaggio nell'universo della parola scritta che risucchierà i suoi lettori in una rischiosa spirale…


Titolo: LA NAVE DI TESEO
Titolo originale: S.
Autore: J.J. Abrams, Doug Dorst
Edizione: Rizzoli Lizard (anno 2014)
Traduzione: Enrica Budetta
Pagine: 472
ISBN-13: 9788817068697
Pubblicazione:



Chiamarlo semplicemente "libro" non renderebbe l'idea e sarebbe un'ingiustizia. Concordo con chi ha parlato piuttosto di meta-libro, ovvero di un libro-esperienza.

Prima ammissione: leggerlo è stato difficoltoso. Impegnativo, più che altro. Non tanto per il testo in sé, ma per ciò che ruota attorno al testo. Note a pie' pagina, note ai margini, note alle note. Al primo capitolo ero scoraggiata, e cominciavo a pensare di non essere all'altezza.
Poi ho iniziato a girovagare qua e là in rete, per capire se il mio approccio fosse sballato, e per vedere se vi fossero soluzioni alternative.

Ho trovato vari consigli pratici, ma anche - anche questo lo dico con franchezza - recensioni di lettori invasati, quasi più logorroiche e astruse del libro. Sapete, quelle cose lunghissime, dove uno pensa che il blogger non abbia un c***** da fare nella vita?

Perciò avviso subito che il mio pensiero sarà abbastanza stringato e andrà al sodo su questo vitale quesito: vale la pena di spendere oltre 30 euro per questo libro?
[Ovviamente, all'università o nel lavoro spendiamo dagli 80 ai 200 euro per libercoli inutili senza battere ciglio, però quando si tratta di libri da leggere per puro piacere, quasi tutti, e mi inserisco io per prima, ci ritroviamo a fare il rapporto pagine/prezzo o autore/prezzo...]

La risposta: per me sì, non fosse che più che un libro, è una specie di grande giocattolo cartaceo, che puoi riprendere in mano e con cui puoi metterti alla prova parecchie volte.

Descrizione esterna: una custodia di cartone, con un’unica grande lettera ‘S’, un sigillo da rompere e una frase che tornerà spesso:

Ciò che inizia sull’acqua sull’acqua finisce e ciò che finisce sull’acqua là ricomincerà.

All'interno, un libro invecchiato ad arte, intitolato La Nave di Teseo.
Sul dorso l'etichetta di una biblioteca, in fondo i timbri del prestito. Noi non siamo che uno dei tanti lettori che tengono in mano un tomo molto richiesto e molto letto.
E poi la dote: ritagli di giornale, cartoline, telegrammi, foto, lettere. Persino un tovagliolo di carta.
Ai bordi delle pagine centinaia di note scritte a mano, con vari colori d'inchiostro.

Questa dovrebbe essere l'opera di un certo V.M. Straka (VMS per i lettori), pubblicato grazie a un suo ammiratore e traduttore, F.X. Caldeira. Il libro viene lasciato in biblioteca da un giovane ricercatore, Eric, preso da una studentessa, Jen, che poi lo lascia di nuovo in biblioteca, dopo averlo commentato. Alla fine ne nasce un botta e risposta, fatto solo di note a margine del libro, tra i due (come novelli amanuensi).
Eric svela a Jen i misteri di VMS e tutti i pericoli che circondano il libro, Jen gli confida i propri e poi inizia ad aiutarlo nel completare le ricerche.
Quindi ci sono molteplici piani di lettura: 1) il libro di VMS con possibili indizi nascosti sulla sua scomparsa; 2) la verità sottesa al libro (chi lo ha scritto? chi amava VMS?); 3) la storia di Eric e Jen (chi sono? s'incontreranno?).

Nel complesso, una lettura che può far arrabbiare, sorprendere, gettare parecchio in confusione.
Direi che la qualità  principale richiesta al lettore è la PAZIENZA, e magari un pizzico di background culturale e storico (perchè magari proprio un dato storico - ma errato - potrebbe nascondere un indizio...).


Ho preso questo libro sull'entusiamo di "Illuminae", ma si tratta di un'opera completamente differente, sotto ogni punto di vista.
Forse qualcuno potrà restarne deluso e abbandonare, proprio perchè richiede un impegno costante. Non ci si può limitare a leggere, ma bisogna decidere cosa e come leggere, adottare una strategia di raccolta e comprensione degli indizi, discernere tra ciò che è importante o no.
Basti solo considerare i diversi percorsi attraverso i colori delle note: prima grigio matita (annotazioni di Eric da solo), poi penna blu e pennarello nero,penna gialla e verde, viola e rosso (i due insieme), note finali in pennarello.

Jen: mi piaci. 
Anche se non sai niente di me...
Conosco la Te che è nei margini.


Inoltre, sempre sbircerete in rete, potrete rimanere influenzati dalle varie interpretazioni sulla soluzione del mistero (alcune tesi abbastanza inquietanti). Adesso che sono arrivata in fondo, posso dire che - a mio modesto parere - La Nave di Teseo, parla della ricerca della propria identità (chi siamo? da dove veniamo? dove stiamo andando?) e della libertà - fondamentale - di poter scegliere a cosa voler credere.
E poi - OMG, la meravigliosa banalità che non mi stanca mai - parla del solito Amore.

Tu farai meglio a essere vero. 

Magari altri chi hanno visto altro, altri troveranno soluzioni ben più ingegnose. Il mio contributo è questo.
4 stelle per la lettura
5 stelle per il packaging da collezione

PS. Se userete il decodificatore eotvos wheel, vi apparirà una frase che per me è risultata illuminante (ok, io un po' ho barato, in quanto ho dovuto spiare nei siti come usare questo cavolo di strumento...).

Amarilli

1 commento:

  1. stessa cosa tua, dopo Illuminae dovevo averlo. Ma non mi ci sono ancora cimentata. Lo farò

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