Anteprima #esclusiva: la nostra recensione per "I TRE GIORNI DI ATAVANNO" di Fernanda Romani

Nilio, guerriero Aldair, è tornato a casa.
I suoi dieci anni di servizio a Endora sono finiti, eppure il suo cuore è pesante. Lo aspettano i suoi genitori, una vita onorata, un matrimonio che avrebbe voluto diverso. Amira, la sua migliore amica e promessa sposa, lo ha aspettato, e nel frattempo si è innamorata; ha trovato una compagna, Yati, che sarà al suo fianco nella loro futura famiglia. Ma la loro gioia sarà incompleta. Vikandro, l'uomo che Nilio ama da quando erano entrambi ragazzi, non potrà essergli vicino. Suo padre, un nobile fanatico, contrario a qualsiasi cambiamento, non ha mai accettato la relazione di Vikandro con il figlio di un mercante e lo ha punito offrendolo al tempio di Atavanno, il Dio Senza Cuore.

Nilio sarà costretto a vivere nella stessa città, a passare a davanti al tempio del suo dio, nella consapevolezza che l'uomo al quale ha dato il suo cuore ormai è un guerriero sacro, costretto a portare sempre un maschera con l'effigie della divinità e a ripudiare qualsiasi sentimento.

Ma, durante i tre giorni dedicati a celebrare Atavanno, Nilio e Vikandro si troveranno l'uno di fronte all'altro e il loro sentimento esploderà di nuovo, portando un barlume di speranza.

Dovranno superare il dolore e il rancore, affrontare il sangue e la morte sempre in agguato e sconfiggere gli intrighi degli uomini, più che la collera di un dio. Avranno al loro fianco Amira e Yati, intrepide e disperate, decise a difendere la famiglia che hanno intenzione di costruire.


Titolo : I tre giorni di Atavanno
Autore: Fernanda Romani
Genere: romance fantasy M/M
Categoria: romanzo breve
Formato: ebook
Pagine: 125
Prezzo: 1,99

Uscita: 30 aprile 2018





Piccola premessa: sebbene questo libro possa ritenersi uno spin-off della saga di ENDORA, già creata da Fernanda Romani, può essere affrontato tranquillamente da solo: i personaggi sono comunque diversi e la particolare ambientazione che fa da sfondo al mondo delle donne guerriere e dei popoli loro confinanti (tra cui, appunto, gli Aldair) è sapientemente accennato nel corso della trama, dando modo al lettore di conoscere comunque, e senza sforzo, costumi e dinamiche sociali.

Piuttosto, se siete appassionati del genere MM, consiglio caldamente la lettura del racconto-prequel "LA MASCHERA DEL DIO SENZA CUORE" che trovate nell'antologia gratuita MASCHERE del gruppo di autori di Short but Sweet qui: https://stores.streetlib.com/it/autori-vari-a-cura-di-cathlin-b/short-but-sweet-maschere?product=5a7e583300a651590bfc76b7

Si tratta di un racconto breve, ma che vi regalerà ulteriori meravigliosi squarci sulla storia principale, oltre a costituire una sorta di trait-d'union tra Nilio/Vikandro e un personaggio maschile che non riuscirete a dimenticare facilmente (dico solo DAIGO, e già mi ribolle il sangue...).

Giorno dopo giorno, il peso che aveva sul cuore era divenuto un macigno e il viso che aveva inutilmente sperato di dimenticare acquisiva contorni sempre più marcati, come una presenza costante, quasi tangibile. 

E ora osservava i vecchi quartieri e i nuovi palazzi signorili con la consapevolezza che proprio lì, in quelle città così diversa eppure familiare, c’era l’uomo che per molti anni era stato il suo respiro, la sua casa, la luce di ogni nuova alba. 
L’uomo che non sarebbe mai più stato suo. 

Non avevo dubbi sul fatto che questa storia secondaria (rispetto alla saga principale) mi sarebbe piaciuta tantissimo, e così è stato. 
Qui tutto inizia nel paese degli Aldair, un popolo che nel passato si è reso colpevole di un triste crimine ai danni di una sacerdotessa (in verità solo tre guerrieri lo hanno compiuto) e che da generazioni, per espiarlo, si impegna a inviare i figli della classe nobile a prestare servizio a Endora, non come veri guerrieri, ma piuttosto mercenari disprezzati e umiliati, amanti coatti per il piacere di soldatesse aride e brutali.

Nilio ha finalmente concluso i propri dieci lunghi anni e torna a casa per ricominciare a vivere. Ad attenderlo ci sono i familiari e la sua promessa sposa, ma non la realizzazione del suo più grande sogno: sancire un "matrimonio azzurro", un'unione con la propria sposa e allo stesso tempo con i rispettivi Amanti Onorati della coppia, per formare un'unica grande famiglia.
Devo dire che quest'idea è il primo colpo di genio dell'autrice: pensate a quante unioni ai giorni nostre saltano o mancano di qualcosa, perchè, pur amandosi tra loro, i membri della coppia hanno qualche affetto "laterale". In un colpo solo qui viene risolto il problema della bisessualità, dell'unione del matrimonio nel tempo e del garantire comunque una discendenza (anche se gli affetti all'interno dell'unione allargata sono tra persone dello stesso sesso).
So che sulle prime può apparire molto innovativa come relazione, ma Fernanda Romani riesce a creare regole sociali, riti, modi di pensare in modo così accurato, che tutto risulta convincente e verosimile.

La sua stretta era forte, era il sostegno di una vita intera, la casa che avrebbe resistito alla tempesta e protetto la famiglia dal nemico, chiunque fosse.

Purtroppo, per la felicità perfetta manca il quarto membro del matrimonio, il guerriero amato da Nilio e che già due volte gli ha detto addio, non per scelta, ma per costrizioni familiari, tanto da confinarsi nel tempio di Atavanno, il dio senza cuore (rinunciando così ad amare per sempre).
Sarà proprio Amira, la promessa sposa (come al solito, le donne sono più lungimiranti e pazienti), a spingere Nilio a non rassegnarsi e a lottare per riportare Vikandro tra loro.

Oh, Sacra Dea!
Quella voce, che non sentiva da due anni, lo scosse come se fosse stato colpito da un fulmine. 
Era quella di Vikandro, ma era anche diversa. Nel tono profondo risuonavano echi di guerra, note bagnate di sangue, sussurri di morte penetranti come grida.
– Non vuoi onorare il dio Atavanno? Oppure hai paura di batterti?
Nilio si risvegliò dall’immobilità alla quale si era arreso, assalito da sciami di brividi.


Una narrazione molto bella, forte, passionale. Forse non troverete le solite scene di sesso, ma pagine pervase da una forte sensualità che vi faranno entusiasmare.
Dopo tutto, proprio la recente uscita della saga del Principe Prigioniero ci ha confermato quanto possa essere comunque appagante l'erotismo fatto di sguardi, emozioni, parole non dette ma tanta gestualità. Così le scene tra i personaggi (sia FF che MM) sono dolci e al contempo intense, e Vikandro/Nilio, sia quando lottano sia quando (finalmente) si amano, provocano scintille.
Il finale è un altro colpo di genio, sia per la gestualità creata ad hoc, sia perché è visto con gli occhi di Vikandro, il personaggio che più ha sofferto e che quindi più di tutti si merita d'essere felice.

Quanto allo stile, credo di non dover aggiungere nulla. Ho letto e recensito tutti gli episodi di Endora, per cui posso solo confermare la bravura di quest'autrice, che riesce a trasfondere veri momenti di poesia, sia nelle descrizioni dei luoghi che nelle emozioni interiori.
5 stelline meritatissime.

(Unica mia perplessità: la cover. Avrei voluto un guerriero trentenne, indurito da dieci anni di vita all'aria aperta, e non un giovane così delicato. Ma pazienza: Fernanda sa già che mi sono autocreata i miei Nilio e Vikandro in testa!!).

Navigò nel buio di quel dolcissimo anfratto, immerso nella sicurezza di avere tra le braccia l’uomo che amava. Non esisteva altro. Soltanto lui e quel corpo muscoloso pari al suo, mani forti e callose contro cui battersi e dalle quali farsi accarezzare, due cuori che battevano all’unisono e un unico sentimento che li univa da sempre.

Amarilli

2 commenti:

  1. Grazie, Amarilli! Questa nuova storia era un'incognita per me, che ho appena iniziato ad affacciarmi nel campo della narrativa M/M.

    RispondiElimina

Powered by Blogger.