Pensieri e riflessioni su "DARKLAND Volume 1 - La fine del tempo" di T.J. Valery

Titolo: Darkland - VOL.1 - La Fine del Tempo
Autore: T.J. Valery

Editore: ePubblica
Data di Pubblicazione: Gennaio 2014
ISBN: 9788868620684
Genere: fantasy

Trama - Regno di Eythetia. Estremo confine nord-orientale delle Cawle, Myarth, alle porte dell'inverno.
Il solitario Emild Irynn, dal passato ignoto, è alla ricerca di una quieta esistenza nei boschi di conifere che sono divenuti la sua nuova casa.
Lontano, nella capitale, la giovane e inesperta Swona Jorvik diviene regina di quei clan che suo padre, primo re di Eythetia, ha faticosamente reso sudditi leali, trasformando una terra di barbari eternamente contesa, flagellata da strane epidemie e conflitti, in un reame.
Ovunque, nel regno, persone di ogni classe sociale continuano a scomparire misteriosamente.
Piccoli cambiamenti di un mondo che sta per perdere per sempre la propria identità.
Attraverso le nebbie del tempo, un male atavico e dimenticato torna per riversare la sua nera blasfemia sull'ignaro popolo di Eythetia.
E il tempo sta per finire.

Il pensiero di Amarilli73


"L'impero di Shywarath risorgerà, e tu non potrai impedirlo. Il tempo degli uomini liberi è terminato!"
L'essere parlò con voce grottesca, gutturale e gracchiante, più simile al ruggito del drago che alla parola di un uomo, quindi sollevò la spada. 
Emild osservò quei movimenti lenti. Curiosamente, aveva in mente soltanto una domanda: impedirlo?



Primo capitolo di una saga fantasy che mischia e rivede elementi classici come l’eroe solitario e ancora inconsapevole dei propri poteri (Emild), Swona, la principessa divenuta regina prima del tempo, acerba eppure già indomita, e poi una compagnia eterogenea che si delinea intorno a loro: guerrieri leali alla propria gente, viaggiatori, nani, stregoni, e un ordine di monaci guerrieri.
Su tutti loro grava l’ombra di un potere antico, millenario e non umano, creduto sconfitto e rimasto in realtà in attesa, solo per individuare il giusto tempo del ritorno.
Un mondo cupo, un paesaggio nordico, fatto di foreste popolate da belve che spesso sembrano uscite dai peggiori incubi e villaggi isolati e fatiscenti. In buona sostanza, una civiltà sopravvissuta a una grande distruzione e tuttora in declino.
I vari rimandi/omaggi /ispirazioni che si annusano qua e là fanno pensare che T.J. Valery abbia fatto bene i compiti a casa, ovvero che abbia fatto tesoro di buona letteratura prima di dedicarsi al genere (il che non è poco, in un mondo di scrittori fantasy che s’improvvisano dall’oggi al domani).
Storia e protagonisti sono senza dubbio interessanti e lo stile è particolare e fluido, anche se talora la narrazione tende a soffermarsi troppo sui dettagli e sulle spiegazioni, arricchendo la visione della scena per chi ha poca immaginazione ma togliendo respiro e velocità al ritmo.
Riconosco che questo è un mio limite personale: io tendo a preferire le scene di azione e di battaglia, per cui devo frenare l’impazienza quando mi trovo di fronti a libri che mirano a introdurre storia e ambientazione, riservando la “polpa” per quel che verrà in seguito.
Amarilli73

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