Pensieri e Riflessioni su "Un bravo ragazzo" di Javier Gutiérrez

JAVIER GUTIERREZ
Un bravo ragazzo
Edizioni Beat
173 pagine
ISBN: 9788865592281

È un pomeriggio d’inverno in una via centrale del quartiere di Fuencarral a Madrid quando Rubén Polo incontra casualmente Blanca, amica dei tempi dell’università.
Dieci anni sono passati dall’ultima volta che Polo e Blanca si sono visti, da quella notte in cui un episodio di incredibile violenza e brutalità ha improvvisamente sciolto la rock band di cui entrambi facevano parte, assieme agli inseparabili Nacho e Chino. Una notte che ha il suono sinistro di un farmaco, il roipnol, la droga dello stupro. E le attraenti fattezze di Blanca, che tutti chiamavano allora Chicana, corpo tonico, elastico, i capelli nerissimi e la pelle scura, quasi rossiccia. E di Gabi, la bellissima e biondissima Gabi dagli occhi chiari, che a quei tempi usciva con un idiota fascista ma che ora, dopo essersi ritrovati, ama e vive con Polo in un palazzo borghese con vista su plaza de Olavide. Storia cruda e di rara intensità, Un bravo ragazzo trascina il lettore nelle profondità dell’animo umano, là dove il desiderio e l’eccesso scivolano inesorabilmente nelle oscure regioni del male.

Il mio pensiero:
Bellissimo e unico. Voglio esordire così.
Io adoro i romanzi che ti scuotono, mettono i brividi e lasciano un ricordo indelebile nella memoria.
Una cosa è certa: con il tempo, gli anni, tanti romanzi si dimenticano. Non ci si ricorda proprio di averli letti. Magari la trama, guardando la cover, può tornare alla memoria... ma penso a quando, tra parecchi anni, qualcuno potrebbe chiedermi di parlare dei romanzi che sono diventati cult per la mia esperienza libresca. Ecco, questo sarà uno di quelli.

Come ho fatto a scegliere questa lettura? Domanda lecita che potrebbe pormi qualcuno di voi.
In effetti spesso la scelta delle mie letture è condizionata dalla scelta della massa e dalla moda del momento. Il fascino della novità influenza spesso le mie letture, lo ammetto. Il problema è che anche se tante persone, tanti lettori, tanti blogger ne parlano, non è detto che poi la tanta pubblicità sia garanzia di ottima lettura (e l'ho constatato più e più volte). 
Ma a volte capita anche che la trama di un libro, da sola, ti chiami a gran voce.
Sapete che la Casa Editrice Beat Edizioni ripubblica spesso, in versione molto economica, romanzi che hanno riscosso successo di critica negli anni passati editi da case editrici letterarie e indipendenti italiane... Successi di Neri Pozza Editore, o Giano, o La Nuova Frontiera...

Questo romanzo era già stato pubblicato infatti dalla Casa Editrice Neri Pozza nel 2012... ma purtroppo mi è passato inosservato. Vi sfido anche a trovare su un Blog letterario la recensione a questo romanzo del 2012. Io non ne trovo, ma ammesso che ce ne siano, si conteranno sulle dita di una mano. 
Peccato, perché questo libro contiene la forza di infinite emozioni ed è scritto in maniera unica e sbalorditiva perché l'autore ha deciso di usare la tecnica del flusso di coscienza.

Quello lo sospettava, lo psicologo, sapeva che qualcosa non tornava, sapeva che non gli stavo raccontando tutta la verità, solo la faccia più gentile, tutti gli psicologi probabilmente lo sanno, tutti sanno che la gente racconta solo una parte della sua merda, che c'è un'altra parte che tiene nascosta, lui lo sospettava.

Il 1998 costituisce un anno basilare nella vita del protagonista narrante. Il 1998 è un anno di non ritorno. Rubén, studente universitario e chitarrista in una rock band in procinto di sfondare sulla scena musicale spagnola perde la capacità di controllo sulle sue azioni. Da allora la sua vita non sarà più la stessa.
Dieci anni dopo è ancora costretto ad andare dallo psicologo perché quello che nasconde lo tormenta. Quello che nasconde gli manca.
Le mille sfaccettature dell'animo umano.

Lo stile scelto obbliga il lettore a mantenere alta la concentrazione durante tutta la lettura per non perdere nessun particolare della vicenda ed arrivare a far luce sui fatti. Si ipotizza, si fanno congetture pagina dopo pagina e la curiosità di un lettore affamata di dettagli verrà placata solo sul finale, lasciandolo completamente sconvolto. 
Il fascino della curiosità che fa nascere la cronaca nera; il fascino di vedere come funziona la nostra mente; il fascino di vivere alcuni aspetti degli anni '90 dal punto di vista di studenti universitari caduti nella trappola tesa dalle droghe.
Lettori credetemi: davvero sconvolgente.

È uno di quei romanzi che mi ha portato a decidere di regalarlo a diversi amici. Se non riesco a convincerli a leggerlo con queste mie parole glielo devo assolutamente regalare io. Devono leggerlo. Dovete leggerlo.

Chiudo riportandovi le parole di Veronica Mellado: "Quando si finisce di leggere questo romanzo la sensazione è quella di essere stati messi al tappeto".
Parole che condivido a pieno. 
Non aggiungo altro.
Stefania


4 commenti:

  1. Piaciuto molto.
    Stile ipnotico. L'ho chiuso proprio adesso, però, e devo pensarci.

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  2. Risposte
    1. Hai fatto benissimo! Io ne ho comprate 3 copie da regalare ;)

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