PENSIERI E RIFLESSIONI SU “CAREZZE D’ACCIAIO” DI SABRINA PARODI

Titolo: Carezze d'acciaio
Autore: Sabrina Parodi
Editore: Lite Editions
Data di Pubblicazione: 2013
ISBN: 9788866654827
Dimensione: 0.97 MB
Formato: E-book

Sinossi - Phoebe è una ragazza muta, schiava di una razza di una razza aliena che vede gli esseri umani come inferiori e buoni solo a forgiare quella che essi ritengono una razza dominante: i cyborg. CY803 è il suo inseguitore, il soldato perfetto che deve riportarla alla prospettiva di una vita orrenda. Non è che un numero e un ammasso di ferraglia, ma quando incontra Phoebe, tutta la sua carne riprende improvvisamente vita e con essa la consapevolezza di essere in parte umano. Phoebe, ai suoi occhi, è una creatura perfetta e meravigliosa al punto da fagli rivedere i suoi piani.

Il pensiero di Amarilli73

Immobili ascoltano i propri corpi. Immobili protendono le proprie anime l’una verso l’altro, mentre i respiri assumono lo stesso ritmo fino a sembrare uno solo.
A volte sono un po’ contorta. Ad esempio, da quando ho visto per la prima volta “Terminator”, il film con il crudelissimo robot dalle fattezze umane che ha come missione quella di annientare l’intera specie in favore delle macchine, ho sempre avuto una certa fantasia con protagonista un cyborg cattivo eppure sensualissimo, tutto muscoli e acciaio e magnetismo erotico infinito (nel vero senso della parola: basta una ricarica e una messa a punto).

Dopo aver letto questo racconto sono felice di dire che non mi sento più sola nelle mie contorsioni mentali, perché Sabrina Parodi mi ha spiazzata e fatto deragliare con queste pagine magnetiche, intense, sfibranti. 

I glutei sodi invitano a torride carezze, così come la coscia e il polpaccio; il piede possiede la perfezione di una statua. Perfezione che si riflette nella coscia artificiale, solo la lucentezza metallica ne tradisce la natura. E dove finisce l’acciaio nasce la carne in una continuità priva di imperfezioni.

Cy è acciaio ed eros allo stato puro, Phoebe è poco più di una ragazzina, tra gli ultimi sopravvissuti eppure ancora curiosa di scoprire, toccare, provare ad amare e a fondersi con colui che apparentemente sembra un maschio, uno stranissimo maschio. Insieme sono due derelitti, imperfetti, cacciati, inseguiti. Ma per un unico momento la loro unione è riuscita a tacciare la violenza e la tempesta, e a creare un’oasi di pura completezza, che Sabrina è riuscita a cristallizzare e a rendere per sempre.
Due esseri diversi: una femmina umana, un cyborg. 
Avvinti, persi, differenti, uniti, uguali nell’essenza.
Amarilli73

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