Pensieri su “Il piacere ideale” di Kate Pearce
L’unica regola di Anthony Sokorvsky è non avere regole. Si è immerso in una vita dissoluta sperimentando tutte le esperienze più estreme che offre la casa di piacere di Madame Helene. Soggiogato da un uomo pericoloso, Anthony sta però perdendo il controllo della sua esistenza e il rispetto della sua aristocratica famiglia. Così, quando gli viene chiesto di aiutare la figlia di Madame Helene a rientrare in società, Anthony accetta. È la sua opportunità di riscatto. Per Marguerite, invece, reduce da un matrimonio tormentato, pieno di gelosie e drammi finiti in tragedia, è la speranza di riscoprire la voglia di vivere. Tuttavia, ciò che troveranno sarà qualcosa di inaspettato, una dimensione del piacere nuova, che nessuno dei due aveva ancora esplorato…
Titolo: “Il piacere ideale”
Autrice: Kate Pearce
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Extra Passion 163
Ambientazione: Inghilterra, 1819 (periodo regency)
La serie ‘House of Pleasure’:
1) SCHIAVO DELLA PASSIONE (Simply Sexual)
2) PURO PIACERE (Simply Sinful)
3) IRRESISTIBILE PIACERE (Simply Shameless)
4) IL PIACERE IDEALE (Simply Wicked)
5) “Simply Insatiable”, di prossima pubblicazione.
Come ho già detto, questa è una serie molto particolare, con una forte componente erotica, e che esplora aspetti BDSM e sfumature non tradizionali; di conseguenza, le avvertenze sono obbligatorie: in questo quarto volume troverete bondage, rapporti M/M, possibile sesso non consenziente.
Se però siete arrivati fin qua, significa che vi trovate in sintonia con lo stile della Pearce, per cui non posso non consigliarvi di affrontare anche Anthony Sokorvsky e i suoi lati oscuri.
Se ricorderete, Anthony è il fratello minore di Valentine e si è ritrovato vittima della vendetta dei nemici di quest'ultimo; dopo essere stato abusato, è precipitato in un buco nero di sesso e violenza, convinto di meritarsi e di riuscire a realizzarsi soltanto attraverso relazioni tossiche.
Ma l'essersi ridotto ad accettare qualunque ordine e qualunque imposizione dai padroni della Casa di madame Helene non è che un palliativo, un vortice di autoannullamento, da cui Anthony stesso sa di dover uscire.
L'occasione gli viene offerta quando si trova nella condizione di poter salvare un'altra persona.
Marguerite è la figlia di Helene, una giovane vedova che, dopo la morte del marito in un duello e un pesante scandalo, si è ritirata dalla società, troppo timorosa per ripresentarsi senza un valido sostegno.
La coppia decide perciò di allearsi; ciascuno aiuterà l'altro a dare una svolta alla propria vita, Anthony a cercare una relazione paritaria e un vero amore, lei a superare paure e inibizioni.
Ma ben presto il tentativo di amicizia di due anime emarginate sfocerà in ben altro.
Sentimenti e ricatti, incomprensioni e fasi di sofferenza necessaria per raggiungere la libertà: una trama intensa che ho amato molto, in cui ho apprezzato la bellezza di entrambi, così come la serietà e la sensibilità delle scene dedicate allo shibari, ovvero all'arte della legatura, come strumento per approfondire l'amore.
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