Pensieri su "The Falconer: La trilogia" di Elizabeth May

 

Edimburgo 1844. La bella Aileana Kameron sembra una giovane debuttante come tante, una frivola ragazzina dell'alta società. Di notte però dà la caccia alle malvage creature fatate che terrorizzano gli abitanti della città, in cerca di quella che le ha ucciso la madre. La sua missione di vendetta diventa però più complicata mano a mano che i suoi sentimenti per Kiaran MacKay, l'essere fatato che le ha insegnato a uccidere i suoi simili, si fanno più intensi e ambigui. E quando le fate mettono in atto un complotto per sterminare l'umanità, Aileana deve scegliere tra la soddisfazione personale, l'amore, e la salvezza della città che ama. Anche se ciò significasse fidarsi del nemico. Atmosfere gotiche e steampunk, tra Jane Austen e i fratelli Grimm, per una trilogia fantasy ricca di azione, sentimento, umorismo e suspense. 

The Falconer: La trilogia 
di Elizabeth May
Editore: Mondadori 
Pagine 1127
Marzo 2024

Alla fine, siamo tutti il cervo.


LA FALCONIERA

Anni fa (non pochi: credo dieci) avevo letto il primo volume di questa trilogia ed ero rimasta piacevolmente colpita dal connubio fantasy, storico e steampunk dell'ambientazione, parecchio suggestiva. Lady Aileana, unica erede di un ricco casato scozzese, conduce un'esistenza da debuttante in una cupa Edimburgo di fine ottocento, ma nel tempo libero è un'industriosa inventrice di macchinari ed armi curiose per poter andare a caccia di fate.

Ebbene sì, la nostra eroina ha giurato vendetta da quando la madre è stata uccisa da una sanguinaria fata oscura e, da allora, insegue le tracce e le morti di questo essere spietato.
Naturalmente, nascondere la propria missione non è facile, tra corteggiatori e cacciatori di dote, e il carnet di balli che non viene rispettato.
Per fortuna, ci sono alcuni alleati, tra cui umani e fate amiche.
A rileggerlo, il primo volume si è rivelato in effetti coinvolgente.





IL TRONO EVANESCENTE

Il mio entusiasmo è però andato scemando con i due seguiti, dove l'ambientazione stravagante e steampunk è stata assorbita da una trama paranormal fantasy, tra mondi fatati, toni apocalittici e incursioni di mitologia celtica; immagino che un decennio fa mi sarebbe piaciuto di più, ma ora, dopo innumerevoli serie in tema, varie cose sapevano di già visto e datato, con svolte frettolose e personaggi stereotipati e con un'unica espressione fissa. 

Ad esempio, dopo un'infinita parte di fuga e liberazione di Aileana, sempre con il chiodo fisso "Kieran, amore mio", e infiniti capitoli dove tutti la mettono in guardia sul lato oscuro di lui, basta un incrocio di sguardi, perché l'amore torni a trionfare (e a farmi sollevare gli occhi al cielo).



IL REGNO CADUTO

E il volume finale è stato il più estenuante, con un contorto sviluppo #maiunagioia, che serviva solo a allontanare e riavvicinare Aileana e Kieran, allungando il brodo in modo ingiustificato, mentre vari comprimari venivano sacrificati per la salvezza del loro amore.

Nel complesso: sono contenta di aver completato la trilogia e l'edizione merita l'acquisto, ma bisogna tener presente il tempo trascorso e gli elementi in comune con altre serie sul medesimo tema.
Porterò Derrick nel cuore!
3 stelline e mezzo.

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