Pensieri su “Il segreto di Abigail” di Paula Quinn

Abigail MacGregor ha un segreto. È sua madre la vera erede della Corona inglese. E per proteggere la sua amata Scozia ed evitare una guerra con l’Inghilterra ha un’unica opzione: accettare l’invito a Londra della regina e convincerla che nessuno vuole rubarle il trono. Ad accompagnarla nel lungo viaggio sarà Daniel Marlow, il più leale e desiderato eroe del regno, che preferirebbe essere sul campo di battaglia piuttosto che scortare una viziata giovane highlander. Ma Abby è diversa dalle donne a cui Daniel è abituato: è coraggiosa, innocente e accende in lui una passione e un sentimento insopprimibili. Per due nemici giurati, però, non è così semplice scegliere tra il cuore e l’onore…

Titolo: “Il segreto di Abigail” 

Autrice: Paula Quinn 

Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Passione 237
Ambientazione: Scozia, 1709

Uscita: Giugno 2024

La serie HIGHLAND HEIRS:
1) IL FASCINO DI AMELIA BELL (The Seduction of Miss Amelia Bell)
http://www.sognipensieriparole.com/2023/06/pensieri-su-il-fascino-di-amelia-bell.html
2) L’AUDACIA DI ALEXANDER KIDD (The Wicked Ways of Alexander Kidd)

http://www.sognipensieriparole.com/2024/01/pensieri-su-laudacia-di-alexander-kidd.html
3) IL SEGRETO DI ABIGAIL (The Scandalous Secret of Abigail MacGregor)
4) “The Taming of Malcolm Grant”, di prossima pubblicazione.

Questa serie di Paula Quinn ha il pregio di presentare storie autonome tra loro, per cui i volumi si possono leggere anche a salti e apprezzare - ugualmente - a salti.

Il piccolo grande problema è che tutte le vicende sono strettamente legate al contesto storico (che l'autrice fornisce come scontato, per cui la lettrice non proprio sul pezzo fa un po' fatica ad orientarsi e deve inseguire gli eroi cercando al contempo qualche punto di riferimento) e presentano aggiunte "inventate" che vanno bellamente a mischiarsi con il vero, creando un mix magari gradevole, di certo parecchio confuso.

Dico ciò, poiché anche il gradimento di questo terzo romanzo migliora, a mio avviso, se si viene muniti delle giuste coordinate (non fornite, ahimè, dalla Quinn).

Ci troviamo poco dopo l'Atto di Unione (1 maggio 1707), quando Inghilterra e Scozia si fusero in un solo regno, la Gran Bretagna, evento che divise profondamente anche i clan delle Highlands. Sul trono siede Anna Stuart, protestante, da poco vedova del marito Giorgio, principe di Danimarca, mentre la fazione scozzese giacobita (e cattolica) è ferocemente perseguitata dagli inglesi.

Questa è storia vera, in effetti.

E veniamo a quanto immaginato: sull'isola di Skye si è rifugiato e isolato il clan MacGregor, custode di un notevole segreto, in quanto tra i membri si cela un'ulteriore erede Stuart, potenziale minaccia per la corona. Figuriamoci il terrore quando proprio la regina invia una convocazione ufficiale.

La giovane Abigail decide di presentarsi a nome del clan, per evitare la condanna di tutti, e viene presa in consegna dal generale Marlow e dai suoi soldati.

I due sono - con tutta evidenza - antagonisti: lei è fedele alla propria gente, lui è fiero di aver ucciso ben 800 highlander nemici. E, tuttavia, il viaggio li porterà ad affrontare insieme vari pericoli, portandoli a far fronte comune e a salvarsi reciprocamente la vita.

Mi è piaciuto di più Daniel, che si presenta da subito con referenze da soldato sanguinario e mantiene quasi sino alla fine l'approccio spocchioso/arrogante/diffidente; infatti, se in una scena pare ammorbidirsi, subito dopo torna a farsi sospettoso, visto anche il clima violento in cui si muove. 

Abigail, d'altro canto, inizia bene, con i suoi propositi e la propria determinazione, ma non è ancora partita che già cade nel loop "ma quanto è cattivo/ma quanto è figo" e prontamente scivola nella contemplazione adorante. 

Diciamo un quasi 4 stelline, sì per l'azione, ni per la storia d'amore.

Curiosità: nella storia vera, la regina morirà poco dopo e a lei subentrerà Giorgio I degli Hannover, che continuerà la lotta contro il Pretendente, altro erede Stuart escluso dal trono.