Pensieri su “Le notti col duca” di Christi Caldwell




Nove anni prima, Lila March è rimasta coinvolta nell’assalto della cavalleria reale contro un assembramento di popolazione, esperienza che le ha provocato un forte sgomento, al punto che da allora vive reclusa nella tenuta di famiglia. Ma ora la ragazza è stanca di avere paura del mondo e si rivolge a Hugh Savage, famoso lottatore, per delle lezioni di autodifesa. Dopo mille perplessità, attratto da una giovane così fragile ma determinata, Hugh accetta. Inconsapevolmente legati da un destino di sofferenza, tra colpi di scena imprevisti, vendette e intrighi dell’alta società, Lila e Hugh si ritrovano dunque insieme ad affrontare i fantasmi del passato e la sfida più difficile: quella del cuore.

Titolo: Le notti col duca
Autrice: Christi Caldwell 
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Classic 1263
Ambientazione: Inghilterra, 1828
Uscita: novembre 2023

La serie ‘Lost Lords of London’.
1) TRA LE BRACCIA DI UN CONTE (In Bed with the Earl) 
2) LE NOTTI COL DUCA (In the Dark with the Duke)
3) “Undressed with the Marquess”, di prossima pubblicazione.




Secondo volume della serie "Lost Lords of London" che presenta un comune denominatore (immaginando che alcuni figli di nobili siano stati rapiti e abbiano quindi condotto una vita in miseria e anonimato, salvo salvarsi da adulti), ma coppie e trame separate.
Quindi si possono leggere da soli (tra l'altro, neppure mi ricordavo il volume precedente...).

Questo mi è piaciuto di più, anche se noto ancora qualche debolezza narrativa.

Ho apprezzato il contesto di partenza: Lila, giovane gentildonna ha assistito, quasi per svago, a una manifestazione popolare (realmente accaduta e divenuta tristemente nota come il massacro di Peterloo del 1819), ritrovandosi coinvolta nella carica della cavalleria, calpestata e ferita. In seguito, a causa del trauma, ha condotto una vita da reclusa per nove anni.
Finché decide di prendere di petto le proprie paure e di rivolgersi a una palestra dei bassifondi, e in particolare al celebre boxeur Hugh Savage (a sua volta obbligato sin da bambino a lottare nel giro delle scommesse clandestine per il divertimento dei nobili).
Questa parte è in effetti la migliore: l'idea che una donna creda nell'autodifesa per poter trovare grinta e fiducia in se stessa e ricominciare a uscire; il superare le paure psicologiche; l'innamoramento tra due persone così distanti socialmente. Lila e Hugh hanno una personalità approfondita e originale.

Purtroppo, come già avvenuto in precedenza, l'autrice circonda il loro amore con tante tematiche e molta confusione: l'indagine sui rapitori di bambini, la situazione della famiglia di Lila, una bambina perduta da ritrovare, la presenza di una ex-amica di Lila e, come nel primo volume, l'immancabile riscatto del lord perduto.
E se in precedenza era stato un conte a palesarsi, qui abbiamo niente meno che un duca che, da un capitolo all'altro, semplicemente scopre la propria identità e ottiene tutto e subito.
C'è stato un processo? Che prove ha portato?
Si glissa allegramente, giacché sembrerebbe bastare presentarsi, dopo vent'anni, e dire "sono io, il vero duca" (e non uno qualunque, ma il secondo per importanza e il terzo più ricco del regno!) per riscattare nome ed eredità.

D'accordo, siamo nel genere romantico e non si pretende aderenza perfetta, però un filo di credibilità in più non guasterebbe.

Nessun commento:

Powered by Blogger.