Pensieri su “La principessa e il vulcano” di Pamela Boiocchi e Michela Piazza



Henry Hodges ha due grandi passioni: l’arte e l’avventura. Per seguirle, si imbarca come pittore nella spedizione intorno al mondo del capitano Cook. E in Polinesia lo attende Tynai-mai, incantevole principessa che danza per lui con fiori di tiarè tra i capelli. Complice un ritratto, tra i due divampa l’attrazione. Ma perfino in paradiso esiste la guerra e la ragazza è promessa al bellicoso capo dell’isola vicina. Tynai-mai sceglierà la pace o la passione? Obbedirà al dovere o al proprio cuore? E cosa accadrà se gli scontri umani verranno ridimensionati dall’eruzione del vulcano che incombe sull’isola? Nella cornice di una natura idilliaca, Henry lotterà contro tutto pur di difendere il suo amore…

“La principessa e il vulcano”
Pamela Boiocchi e Michela Piazza
Edizioni: Mondadori
Collana: I Romanzi – Passione 228
Ambientazione: Polinesia, 1773
Uscita: ottobre 2023



Ben ricreato il contesto storico (ci troviamo nel 1773, durante uno dei vari viaggi esplorativi di sir James Cook, che in quel periodò mappò in effetti le coste di mezzo mondo, portandosi al seguito naturalisti, scienziati e anche disegnatori e cartografi) con interessanti digressioni sui costumi nativi e sulla danza dei popoli polinesiani.
Molto belle anche le leggende e gli accenni mitologici locali, che aggiungono un sottofondo quasi fiabesco alle vicende sull'isola.
D'altronde, questo duo di scrittrici ci ha abituato a regalare ogni volta spunti estremamente interessanti su popoli lontani, a volte esotici, a volte nordici.

La trama immagina che, durante una delle missioni dell'esploratore inglese, un giovane pittore-illustratore (Henry) conosca e s'invaghisca di una principessa (Tynai-mai), figlia del re tribale dell'isola, Oreo. 
Se ancora ve lo ricordate, come film, le atmosfere richiamano Marlon Brando ne "Gli Ammutinati del Bounty".

Per mio gusto personale, ho trovato la storia d'amore troppo repentina per riuscire ad essere incisiva: si passa dalla scena in cui si vedono, al sesso libero e selvaggio sino all'istant-love e all'amore eterno che supera ogni ostacolo.
In effetti, si tratta di un romanzo breve per essere stand-alone, con poco spazio per riuscire ad approfondire i sentimenti. Qualche capitolo centrale in più non avrebbe guastato.
Va a finire che la vera protagonista, convincente nel suo percorso di maturazione da fanciulla viziata a eroina del suo popolo, è la sorella minore.

Una curiosità, al di là del lieto fine previsto nel romanzo: se qui viene narrata un'accoglienza pacifica, all'insegna dello scambio culturale-romantico, nella storia vera, Cook fu ucciso pochi anni dopo alle Hawaii, proprio durante uno scontro con gli indigeni.

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