Review Tour per "LAVINIA" di Ursula K. Le Guin



Unica figlia del re latino, la giovane Lavinia è corteggiata da Turno, re dei Rutuli. Il suo destino però è quello di sposare il principe esule venuto dall'Oriente, Enea, e da lui generare una stirpe che governerà il mondo. Un legame da cui nascerà un impero, ma al prezzo di un conflitto sanguinoso. Nonostante sia un personaggio cruciale nell'Eneide, in tutto il poema Lavinia non pronuncia una sola parola. Duemila anni dopo, finalmente Ursula Le Guin restituisce la voce alla principessa italica. Prendendo in mano la propria sorte, la giovane svela ciò che Virgilio ha taciuto: la storia della sua vita, l'amore della sua vita. Lavinia è una rilettura attuale ed emozionante degli ultimi sei libri dell'Eneide: un romanzo di austera bellezza che, come la migliore epica classica, parla di guerra e di passioni, intessendo un racconto ricco di dettagli e immaginazione, premiato con il Locus nel 2009.

Titolo: Lavinia
Autrice: Ursula K. Le Guin
Editore: Mondadori
Pagine 312
Uscita: 7 novembre 2023
* ringrazio molto Mondadori per avermi consentito di organizzare questo evento e vi invito a seguire tutte le tappe - trovate il calendario qui sotto
* ringrazio Dolci Carloni per la grafica sempre superba

PREMI: Locus Award for Best Fantasy Novel (2009), Mythopoeic Fantasy Award Nominee for Adult Literature (2009), James Tiptree Jr. Award Nominee (2008), Tähtifantasia Award Nominee (2010)




 Non sono stata concessa né sono stata presa, ma ho scelto il mio uomo e il mio destino. 
L'uomo era famoso, il destino oscuro; un equilibrio niente male.

Titolo assai celebre della Le Guin, e dopo tutti questi anni ancora mi meraviglio della versatilità di quest'autrice, in grado di passare dal fantasy alla fantascienza, e poi di familiarizzare con Virgilio in questo modo, tanto da restituircelo con una freschezza senza pari.

Va anche detto che, persino per chi fa il liceo classico, i testi dell'Iliade e dell' Odissea sono approfonditi molto di più (almeno questa è la stata la mia esperienza) dell'Eneide, nonostante essa si proponga di svelare i miti  leggendari della nascita di Roma e di una civiltà che ci è molto più vicina. 

L'autrice riscrive/modella la narrazione virgiliana dal punto di vista di Lavinia, figlia del re Latino e futura seconda moglie di Enea. 

Se in Virgilio la penna è di un poeta maschile, e maschi sono tutti gli eroi, qui l'arrivo dei Troiani, stranieri giunti dal mare, nella frammentata zona del centro-Italia (Lazio/Toscana) dove poi sorgerà l'Urbe più famosa del mondo, viene presagito e narrato con un occhio più attento alla compagine femminile dei locali: Lavinia stessa, la madre Amata, serve e nutrici, l'amica Silvia.

Essendo l'unica figlia ed erede del re, Lavinia è cresciuta imparando le tradizioni religiose e della corte, sa da sempre che dovrà sposarsi in nome della ragione politica e, tuttavia, pretende di scegliere da sola, dopo aver soppesato rischi e benefici per la propria gente: quando è sul punto di sposare Turno o un altro re confinante, viene portata a cambiare idea, sia attraverso i segni inviati dagli dei sia dopo l'incontro con un uomo venuto dal futuro, una visione onirica relativa proprio a Virgilio. 

L'intera trama, del resto, è ispirata ai temi cari del poeta dell'età augustea: l'unione predestinata tra gli eroi classici e gli antenati romani, la ricerca della pace e dell'armonia tra i popoli italici, l'idea che sarà Roma, per stessa decisione divina, a fare da collante contro le faide tribali per compiere un fato glorioso, e che la linea di sangue passerà da Enea a Rea Silvia e quindi alla gens Iulia.

Bella anche la parte della vedovanza di Lavinia, quando la ormai regina Lavinia, senza perdere la propria indole fiera, deve difendere il proprio potere, contrastando i pregiudizi e la gelosia di Ascanio, figlio di Enea. 

Una narrazione densa, scritta con uno stile particolare, consigliata soprattutto a lettori già provvisti di una base umanistica.

Senza guerra non ci sono eroi.
E cosa ci sarebbe di male?
Oh, Lavinia, che domanda da donna!



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