Pensieri su "Love, theoretically" di Ali Hazelwood
The many lives of theoretical physicist Elsie Hannaway have finally caught up with her. By day, she's an adjunct professor, toiling away at grading labs and teaching thermodynamics in the hopes of landing tenure. By other day, Elsie makes up for her non-existent paycheck by offering her services as a fake girlfriend, tapping into her expertly honed people-pleasing skills to embody whichever version of herself the client needs.
Honestly, it's a pretty sweet gig - until her carefully constructed Elsie-verse comes crashing down. Because Jack Smith, the annoyingly attractive and arrogant older brother of her favourite client, turns out to be the cold-hearted experimental physicist who ruined her mentor's career and undermined the reputation of theorists everywhere. And he's the same Jack Smith who rules over the physics department at MIT, standing right between Elsie and her dream job.
Elsie is prepared for an all-out war of scholarly sabotage but... those long, penetrating looks? Not having to be anything other than her true self when she's with him? Will falling into an experimentalist's orbit finally tempt her to put her most guarded theories on love into practice?
Love, theoretically
Autrice: Ali Hazelwood
Hachette Collections
Pagine 389
1° edizione (13 giugno 2023)
Pagine 389
RECENSIONE SU EDIZIONE INGLESE
Giunta al terzo romanzo e dopo tre novelle, posso dire che la Hazelwood (INCONTRATA AL RARE23 DI FIRENZE) è la regina delle STEM-girls; anche stavolta riesce a regalarci una storia d'amore #slowburn e #enemiestolovers ambientata tra laboratori e aule universitarie di materie scientifiche, facendo trionfare la nostra eroina.
Per quanto sulla carta Elsie appaia un personaggio forzato (di giorno docente-ricercatrice in fisica e nel tempo libero finta fidanzata a pagamento), vedendola agire risulta assolutamente credibile come studiosa e scienziata.
Il merito dell'autrice è proprio questo: umanizzare i suoi personaggi senza dotarli di poteri speciali, presentarci persone talentuose, intelligenti e brillanti che si barcamenano nel quotidiano tra stipendi da fame, mancanza di copertura assicurativa e borse di studio da contendere a orde di concorrenti agguerriti.
Elsie ha un cliente favorito, Greg, ragazzo riservato con una ricca famiglia eccentrica da cui non si sente compreso, e lo accompagna nelle varie occasioni, pur suscitando i sospetti del fascinoso fratello maggiore di lui.
Figuriamoci quando si presenta la svolta lavorativa che aspettava da tutta la vita (una cattedra al MIT) e nella commissione selezionatrice c'è proprio Jack Turner-Smith.
E il torvo professore non è un fisico qualunque, ma un esponente dei fisici sperimentali che, da giovanissimo, è riuscito a umiliare e rovinare la reputazione del mentore di Elsie, nonché l'intera squadra dei fisici teorici.
Giuro che ignoravo la profonda rivalità esistente tra fisica teorica e sperimentale, ma sono riuscita a capirla lo stesso e ad appassionarmi, tra fraintendimenti e battibecchi.
Adorata Elsie e amato lo schietto e leale Jack.
Sembra impossibile, ma la Hazelwood migliora se stessa a ogni giro.
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