Pensieri su “Uno sfrenato libertino” di Janna MacGregor

 

Avalon Pearce, vedova del defunto marchese di Warwyk, non ha avuto un matrimonio felice.
Suo marito Richard, pur avendole dato un figlio, l’aveva relegata nella dimora di famiglia a Thistledown. Lì Avalon si è pian piano ricostruita una vita, dedicandosi a opere di beneficenza e collaborando di nascosto con la proprietaria di una nota casa di piacere di Londra a un progetto di accoglienza per ex prostitute e bambini abbandonati. 
Quando nella parrocchia arriva Devan Farris, il nuovo vicario mandato dal conte di Larkton per tenerla d’occhio, Avalon è determinata a liberarsene ben presto. Devan, invece, che ha fama di libertino, è deciso a restare, sia per senso del dovere sia perché inaspettatamente affascinato da lei…

Titol: Uno sfrenato libertino
Autrice: Janna MacGregor 
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi  Classic 1258
Ambientazione: Inghilterra, 1815 (periodo regency)
Uscita: luglio 2023

La serie ‘Cavensham Heiresses’
1) SPOSA AD OGNI COSTO (The Bad Luck Bride)
2) BACIATA DAL DESTINO (The Bride Who Got Lucky)
3) MIA ADORATA SPOSA (The Luck of the Bride)
4) IL DIARIO DI DAPHNE (The Good, the Bad, and the Duke)
5) LO SCAPOLO PIU’ DESIDERATO (Rogue Most Wanted)
6) UNO SFRENATO LIBERTINO (Wild, Wild Rake)




L'ultimo volume di questa serie, nel complesso avvincente e variegata, si è rivelato anche il meno favorito per i miei gusti. E la colpa, stavolta, va tutta tutta al "lui" di turno.

L'inizio è intrigante e mi ha fatto subito amare la protagonista: la giovane Avalon ha sposato un marchese, ottenendo un marito titolato e ricco, ma anche viziato, violento e irrispettoso, uno che l'ha relegata in campagna, mentre ospita le ragazze di un bordello nella dimora londinese.
Da lui ottiene soltanto un figlio e un lungo decennio di vedovanza, trascorso a occuparsi di donne bisognose e madri nubili.

Finché viene inviato al villaggio (per controllarla) proprio uno di quei nobili che avevano assistito alle umiliazioni passate e si divertivano a sbeffeggiarla insieme al marito: il vicario-libertino (almeno di fama) Devan.

Posso dire che non sono riuscita a superare l'impressione sgradevole che quest'uomo mi aveva suscitato nei primi capitoli? Da un lato, arriva in parrocchia e in due pagine sono tutti (maggiordomo, cameriera, figlio di Avalon, paesani) in sua adorazione; dall'altro, non è che abbia chissà che percorso di redenzione, passando dai pregiudizi verso Avalon al corteggiamento in modo repentino, e portandosi sempre dietro questo alibi del "non è colpa mia se sono così bello".

Insomma, non uno che rientra nei miei gusti. Fossi stata lei lo avrei tenuto sulla graticola più a lungo...
In conclusione: promossa la marchesa vedova, intraprendente e positiva, pur rimasta sola, mentre rimandato a fare ammenda il vicario vinco-facile.

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