Pensieri su "The dead romantics. Il romanticismo non muore mai" di Ashley Poston

 


«L'amore non era un sussurro nella notte silenziosa. Era un urlo nel vuoto a pieni polmoni.» Florence Day è la ghostwriter di una delle più famose autrici romance del momento. Ma ha un problema: dopo una rottura terribile, non crede più nell'amore. Quando Benji Andor, il suo nuovo, affascinante editor, si rifiuta di concederle più tempo per consegnare il romanzo, Florence si prepara a dire addio alla sua carriera. Ma le cattive notizie, si sa, non viaggiano mai da sole: sua madre la chiama per avvisarla che il padre è venuto a mancare. Così, torna nella cittadina di provincia dove è nata e dove la sua famiglia gestisce un'agenzia di pompe funebri. E all'improvviso Florence è di nuovo l'eccentrica figlia del becchino, quella guardata male da tutti perché cresciuta tra bare e fantasmi. Tra questi, in particolare, ne spicca uno: Benji, che la segue dappertutto mentre non riesce a capire come ha fatto a trasformarsi in uno spettro. E, più tempo passano insieme, più Florence ne è attratta e comincia a provare qualcosa per lui. Il romanticismo forse non muore mai, ma che futuro puoi avere con qualcuno che di fatto esiste solo nell'Aldilà?

The dead romantics. Il romanticismo non muore mai 
Titolo originale: The dead romantics
Autrice: Ashley Poston 
Traduttore: Michela Albertazzi 
Editore: Sperling & Kupfer
352 pagine
Uscita: 6 giugno 2023


Avete presente, no? 
Quando finisce un amore che credevi sarebbe durato per sempre, 
e invece il tuo ex ti strappa il cuore dal petto con una forchetta e te lo serve su un piatto d'argento con tanto di vaffanculo scritto con il ketchup.


Aspettavo da un po' di vedere arrivare questo libro anche da noi e mi è dispiaciuto che l'uscita sia passata così in sordina (la stessa casa editrice, devo dirlo, non ha fatto quasi nulla per promuoverlo). Ed è un peccato, un grande peccato, se si considera l'hipe scatenato per altre uscite nettamente inferiori.

Io, d'altronde, l'ho trovato meraviglioso.
Ammetto che forse ho azzeccato un momento particolare, ma sapete quando ogni pagina vi lascia qualcosa? Non scherzo nel dire che, al termine, il mio volume brulica di linguette colorate e annotazioni.

La storia in sé è leggera, ma a tema "libroso" (e io adoro queste trame): dopo un primo libro accolto con scarso successo, la talentuosa Florence si è rassegnata a vivere facendo la ghostwriter per altri, in particolare per la più grande scrittrice americana, che vive isolata da anni. 
Così nessuno, a parte l'editor della casa editrice, sa che è la penna di Florence ad aver scritto gli ultimi bestseller. Ne manca ancora uno per rispettare il contratto, ma, nel frattempo, lei ha perso anche (quello che credeva) il suo grande amore, tradita e beffata.
Così persino i personaggi di carta si ribellano e il suo cuore non riesce a produrre neppure una parola d'amore.
L'amore per lei è morto. E quando anche il padre, il suo più grande sostenitore, viene a mancare, sembra che davvero non ci sia più nulla di roseo nel mondo.

Ma, attenzione, questo non è affatto un libro triste. 
Vi dico solo che la famiglia di Florence gestisce un'agenzia di pompe funebri e che loro sono cresciuti a contatto con la morte come elemento naturale dell'esistenza. E che l'amore può anche avere una venatura paranormale...

«Non baci persone nei vicoli bui?»
«Non bacio estranei così alti.»

In conclusione: una storia dolce, divertente, piena di allegra pazzia.
Ho riso, ho pianto. Sono due anni che mio papà mi manca ogni santo giorno e, niente, questo libro riesce a rendere leggero persino il lutto.



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