Pensieri su "Love on the brain. L'amore in testa" di Ali Hazelwood




Quando le viene offerta la possibilità di guidare un team di lavoro alla NASA per la costruzione di un casco spaziale, la neuroscienziata Bee Königswasser si pone la domanda che è la stella polare della sua intera esistenza: al posto mio, Marie Curie cosa farebbe? 
Ovviamente, accetterebbe senza esitare. Ma la madre della fisica moderna non ha mai dovuto condividere il comando con Levi Ward, l'arcinemico di Bee fin dai tempi del dottorato, un ingegnere tanto attraente quanto insopportabile. Eppure, nel momento in cui qualcuno cerca di sabotare il laboratorio, è proprio Levi a dimostrarsi un alleato fedele, facendo crollare tutte le certezze di Bee su quell'uomo criptico e sempre un po' scontroso, per il quale inspiegabilmente comincia a provare attrazione. Per lei, che ha passato tutta la vita a studiare la mente e a farsi dominare dalla ragione, arriverà il momento di seguire il cuore?


Titolo: Love on the brain. L'amore in testa
di Ali Hazelwood
Editore: 
 Sphere (edizione inglese); Sperling & Kupfer (edizione italiana)
Pagine: 352
Uscita: 11 aprile 2023



È una verità universalmente riconosciuta 
che in una community di donne che cercano di farsi gli affari propri 
a un certo punto compare un uomo a caso che vuole dire la sua.


Quest'autrice è stata per me una scoperta recente, ma è subito divenuta un punto saldo nelle mie letture romance, anche perché riesce a creare un connubio serio-divertente, rivelando verità sgradite (anche se spesso note a tutti) e lanciando un messaggio coraggioso al di là del tono leggero.

Basta con l'ipocrisia di ritenere che il cervello femminile sia meno performante in ambito scientifico e basta con il non voler lasciare spazio a ricercatrici e scienziate, relegandole al ruolo di co-autrici o, addirittura, non menzionando affatto il loro apporto alla ricerca!
La Hazelwood lavora nel mondo di cui parla ed è lei stessa, più che le sue protagoniste, una STEM-girl, una che ogni giorno deve affrontare difficoltà e ostacoli creati ad hoc soltanto perché non si possiede il sesso giusto.

Se Marie Curie è stata un faro per le scienziate, dopo un secolo è ancora una mosca bianca, in un settore intriso di discriminazioni velate. 
Così la nostra Bee la tiene come modello, mentre si fa strada alla NASA, perseguendo il progetto dei suoi sogni, nonostante più di un sabotaggio e la presenza (massiccia e sexy) del collega-concorrente-nemico Levi.

L'ho iniziato in inglese, ma faticavo con gli slang (anche se poi ho compreso che la Salsiccia di Rappresentanza era proprio quella che pensavo che fosse😄😄😄).
Un romanzo caustico e romantico, con donne brave ma sfigate, intente a navigare in un mare di maschi tontoloni o volutamente sessisti, sempre convinti che la loro natura glielo imponga.
Adorabile.

 

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