Pensieri su “Un matrimonio improbabile” di Linda Kent



Rebecca Quincey è l’algida e bellissima figlia del duca di Langham, conosciuta in società come la Lady di Ghiaccio. Tutti ignorano che dietro l’Anonimo Corrispondente che denuncia i soprusi della società ai danni delle donne ci sia proprio lei. Quando il ritrovamento di una misteriosa principessa orientale attira la sua attenzione, benché abbia l’aria di essere un inganno, Becky decide di sostenerla con la sua penna arguta. Inoltre, questa si rivelerà la vendetta perfetta nei confronti di Vincent, visconte Hartley, l’affascinante beniamino del ton che ha scoperto il suo segreto e potrebbe smascherarla. Fra i due ha così inizio una vera e propria guerra fredda, che presto però diventerà bollente. Ad alimentarla saranno infatti le fiamme della loro passione…

Titolo: “Un matrimonio improbabile” 
Autrice: Linda Kent
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi – Classic 1253
Uscita: marzo 2023

La miniserie “Irriducibili”:
1) UN MARITO DA SEDURRE;
2) UN MATRIMONIO IMPROBABILE.



Dopo un primo volume londinese, questa miniserie si sposta in "provincia", ovvero a Bristol, e questo è senza dubbio un aspetto che dona una certa originalità al romanzo.

Già in precedenza avevamo conosciuto chi si celava dietro l'Anonimo corrispondente che scriveva arguti e corrosivi articoli di mondanità sul “Tattler”, perciò davo quasi per scontato che l'eroina-giornalista si sarebbe incrociata con l'altro Irriducibile rimasto ancora scapolo.

L'intreccio ruota, a sua volta, intorno alla vicenda più che curiosa di Caraboo:  proprio a Bristol viene infatti ritrovata una ragazza straniera, che non comprende l'inglese e che, solo grazie all'intervento di un marinaio portoghese, si scopre essere una (presunta) principessa esotica rapita.
La fortuna della ragazza è tale che s'imbatte in un gruppo di facoltosi creduloni, che non solo la sovvenzionano, ma ne fanno una beniamina da festeggiare e presentare a tutti.
Se la cosa può suscitare una certa perplessità, l'autrice stessa ci svela alla fine che si è trattato di un fatto realmente accaduto (d'altronde, dopo i vari scandali di imbonitori televisivi, sappiamo che persino noi del nuovo millennio non siamo immuni a cadere in questi trappoloni).
In ogni caso, Rebecca e Vincent si ritrovano, ovviamente, schierati sui due fronti opposti, perché  (anche se sono scaltri e hanno più di un sospetto) debbono beccarsi "per principio", finché la ragione amorosa farà loro comprendere che è meglio risolvere insieme l'inghippo.

Se di solito le trame combattute mi piacciono molto, qui i due protagonisti mi sono sembrati un pochino ingessati, quasi prigionieri nei loro ruoli (soprattutto la Lady di Ghiaccio, tutta occhiate sdegnate e poca spontaneità), per cui non ho provato particolare sintonia. 
Molto più simpatica, ad esempio, la zia Ortense (le scene con lei sono le più vivaci).

Diciamo che le aspettative sono state soddisfatte in buona parte; la ritengo nel complesso una dilogia molto piacevole, anche se continuo a preferire la coppia precedente, composta da Benedict ed Emily.

Amarilli

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