Review Party per "DESTINI INCROCIATI" di Lexi Ryan



IL PALAZZO DORATO È AVVOLTO DAL VELO DELLA NOTTE.
LA MIA NOTTE.
LE MIE TENEBRE.
IL MIO POTERE.

Quando seppe che la sorella Jas era stata venduta al re dei Fae delle ombre, Brie pensò che la sua vita non sarebbe potuta andare peggio di così. Ma ora, intrappolata in una ragnatela di bugie che lei stessa ha tessuto, dal momento che, innamorata contemporaneamente di due principi, non può più fidarsi di nessuno dei due, la sua esistenza non le appare certo più semplice.

La guerra ormai è alle porte della corte di Unseelie, eppure Brie non è ancora in grado di scegliere da che parte stare. Come potrebbe farlo, visto che non è capace di comprendere nemmeno se stessa? Più precipita, più le appare chiaro che le profezie non mentono e che lei – che le piaccia o meno – ha un ruolo da giocare nel destino del regno fatato.


Autrice: Lexi Ryan
Titolo: Destini incrociati
Serie: 
ISBN: 9788804756156
Editore: Mondadori *
 * ringrazio la CE per la copia fornita
324 pagine
Uscita: 28 febbraio 2023



«Però sono molto, molto vecchio e riconosco un’anima buona quando ne incontro una. 
E le anime buone non restano mai sole a lungo.»


Con il secondo, ritiro parte dell'entusiasmo manifestato nel primo libro.

Questo è davvero il revival dei più odiosi (per me) cliché stile ACOTAR: in primis, la soluzione del triangolo con la protagonista che scopre di non aver mai amato uno dei due "lati" (e ok, io parteggiavo per il team sbagliato).
Non solo: il perdente, da beniamino simpaticone, viene gradualmente distrutto nell'immaginario del lettore, mentre quello che si è deciso di far prevalere beneficia di una santificazione e del perdono collettivo di tutte le manchevolezze che nel primo libro sembravano insormontabili.

Brie, peraltro, da fanciulla capitata per caso in un luogo molto cattivo, ma in precedenza sempre spontanea e semplice, scopre ogni giorno nuovi poteri e nuova autocelebrazione; e non si comprende perché tutti i maschi adulti e sani (e boni) nel raggio di due metri cadano ai suoi piedi.
Quindi ce la ritroviamo bellissima, buonissima e generosissima (con chi vuole lei), potentissima contro i malvagi, e ancora tutta un fremito "mi ama - non mi ama" da adolescente che setaccia le margherite. Che vivacità.

Si inizia il romanzo conoscendo quasi già il finale (dai, non mi aspettavo nulla di diverso... in effetti, a pensar male s'indovina), e la parte centrale è lenta e quasi inutile ai fini narrativi; i nostri vanno di qua e vanno di là, incontrano gente, decidono cose che avrebbero potuto fare in tre capitoli, tanto per allungare il brodo e per giustificare un intero volume.

Quindi resta molto bella la cover, ma preferisco di gran lunga la freschezza e il ritmo del primo.

Amarilli

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