Pensieri su "Perfetti innamorati. Life's too short" di Abby Jimenez

 

Da quando Vanessa Price ha lasciato il lavoro per realizzare il sogno di viaggiare per il mondo, milioni di follower hanno cominciato a seguirla sul suo canale YouTube e ad appassionarsi alle sue avventure ispirate al motto “vivere ogni giorno al massimo”. Più che un mantra, quella di Vanessa è una missione: ha perso la madre e la sorella a causa di una malattia genetica che le ha portate via giovanissime e che potrebbe avere anche lei. Ma piuttosto che sottoporsi alle analisi necessarie per scoprirlo, ha deciso di vivere la vita senza sprecarne neppure un minuto. A sconvolgere le carte in tavola, però, è arrivato un imprevisto scherzo del destino: la scombinata sorellastra di Vanessa le ha lasciato in custodia la figlia appena nata. E così, una vita fatta di biglietti di sola andata, selvaggi trekking nella natura e cibi esotici si trasforma improvvisamente in un vortice di pannolini sporchi e notti insonni. È chiaro che Vanessa ha disperatamente bisogno di una mano. Ma l'ultima persona da cui si sarebbe aspettata di riceverla è il suo affascinante vicino, Adrian Copeland, un brillante avvocato dal sorriso irresistibile, che sembra dotato del superpotere di calmare una neonata indemoniata. E chissà che, con il passare del tempo, Vanessa non cominci ad apprezzare cose di lui che vanno ben oltre il suo aspetto mozzafiato...

Titolo: Perfetti innamorati. Life's too short
Autrice: Abby Jimenez
Newton Compton Editori 
320 pagine
7 febbraio 2023



«Leggo un sacco di romanzi rosa, e tutta la roba che hai lì 
rientra sicuramente nella definizione di “scolpito”».


Doveva esserci uno squilibrio nell’universo. 
Qualche poveretto probabilmente aveva una carenza 
in modo che Adrian Copeland potesse avere la sua quota sproporzionata di bellezza.



Ci sono libri che ti arrivano come una carezza al momento giusto e che contengono la solita storia d'amore che però riesce a regalarti uno sguardo sul mondo e su te stessa.
Se non lo sapete, il mio motto guida è una frase di Seneca che recita "Vita, si uti scias, longa est", vale a dire che se impari a usare la vita, assaporando ogni singolo istante, guadagnerai moltissimo tempo prezioso.

La mia vita era come un magazzino con uno di quei cartelli con scritto TOT GIORNI DALL’ULTIMO INCIDENTE, e il numero era sempre zero.


Ebbene, questa è un po' anche la filosofia di Vanessa, youtuber di successo, con una sgangherata famiglia alle spalle, che vive ogni attimo come il più prezioso ed è assolutamente l'emblema della resilienza.
Vanessa ha perso la madre e la sorella maggiore, mantiene con i suoi guadagni un padre che soffre di depressione e accumula cose, un fratello giovane che non ha ancora trovato un'occupazione stabile, un'altra sorella con problemi di tossicodipendenza e che le ha sostanzialmente lasciato da gestire una nipotina neonata.
Quando il suo destino incrocia quello del padrone del condominio in cui vive, le loro personalità non potrebbero essere più diverse.

Non esiste la famiglia perfetta, 
ci sono solo famiglie che fanno pubbliche relazioni meglio della tua.


Adrian è un avvocato penalista, dedito alla carriera, che rifugge storie stabili e non ha perdonato sua madre per essersi permessa una seconda occasione d'amore. 
Insomma, è affetto da quella che si chiama la sindrome da “Un giorno”, quando si vive tutta la vita rimandando ogni cosa importante o più effimera a quel giorno in cui potrai, forse, concedertelo. Vale a dire, spesso, rimandando a un futuro incerto e nebuloso.

Vanessa è una specie di tsunami per lui; lei gli insegna a mettere da parte l'odio ("L’odio è estenuante. La vita è troppo breve per odiare.") e a trovare la gioia, sempre ("Trova la gioia. Sei il tipo d’uomo che non vede le forme nelle nuvole. E non perché ti manca l’immaginazione, ma perché sei troppo occupato per guardare il cielo"), che si tratti di fare il bagnetto a un bambino, godersi un ottimo cibo, giocare con un cane malandato, fare un viaggio o trascorrere il tempo insieme.
Finché anche Adam si ritrova ad accettare che la felicità dev'essere colta, perché la vita stessa ha una scadenza inderogabile.

È come se la mia vita fosse una stanza chiusa 
e tu la brezza che entra quando si apre la finestra.

Non aggiungo altro, ma confermo di aver ridacchiato un sacco e di essermi altrettanto commossa.
E di aver continuato ad annotare frasi su frasi.
Saranno anche aforismi di quelli che si trovano nei cioccolatini, però alcune frasi sono così vere e così illuminanti.
Dopo averlo letto, l'ho consigliato a tutti quelli che conosco e ho deciso di recuperare gli altri libri di quest'autrice.
DA LEGGERE!

«Io non fingo di essere felice. Ma mi rifiuto di essere triste».

Amarilli

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