Pensieri su “Nessun altro duca” di Grace Burrowes



Pur sull’orlo della bancarotta a causa delle follie bibliofile dei genitori che hanno speso una fortuna per la biblioteca di famiglia, Julian St David, duca di Haverford, organizza per la sorella Glenys un raduno di tre settimane con l’unico scopo di trovarle marito. E resta folgorato dalla giovane e ricca Elizabeth Windham, un’appassionata lettrice.
Benché Elizabeth preferisca di gran lunga leggere Shakespeare piuttosto che pensare al matrimonio, è a sua volta colpita dai modi gentili e dalle spalle larghe del fascinoso Julian, per non parlare della sua biblioteca! Più i due trascorrono del tempo insieme, più l’attrazione sembra travolgerli.
Ma tra scandali familiari e disastri finanziari, il loro amore dovrà affrontare non pochi ostacoli…


Titolo: Nessun altro duca
Autrice: Grace Burrowes
Editore: I Romanzi – Classic 1240
Pagine
Uscita: Luglio 2022

La serie ‘Windham Brides’:
1) UN DUCA INDISCIPLINATO (The Trouble with Dukes)
2) UNO SCOZZESE A LONDRA (Too Scot to Handle)
4) “A Rogue of Her Own”, di prossima pubblicazione.



Elizabeth era in perfetto ordine, come il cestino da cucito di una vedova,
 mentre lui aveva l’impressione di essere caduto a testa in giù dalla grande quercia. 
Per evitare di guardarla negli occhi, o di soffermarsi sulla sua bocca, 
appuntò la sua attenzione sui libri alle spalle della giovane.


A quanto pare, vale la pena perseverare con una serie: dopo due libri appena discreti, la Burrowes mi ha regalato un romanzo in cui mi è piaciuto praticamente tutto, dalla trama all'ambientazione ai personaggi.
Ciò è dovuto anche al fatto che ci discostiamo (finalmente) dalla famiglia Moreland, le cui vicende corali mi facevano venire il mal di testa, per trasferirci in campagna.
E sottolineo che questo volume è perfettamente autonomo e non ha grossi debiti con la serie.

Le feste nelle magioni nobiliari sono sempre state un ottimo escamotage per combinare matrimoni lontani da Londra e dalla Stagione, tanto che li possiamo definire come un premio di consolazione (medaglia di legno?) per le debuttanti.
Ed è all'antico ma fatiscente castello di Havenford che le ultime due fanciulle nubili dei Moreland vengono inviate: Elizabeth, quasi rovinata dagli scandali, grande lettrice ma scoraggiata dagli uomini in generale, e la più giovane Charlotte, altrettanto sveglia e simpatica, oltre che vittima di birre inacidite.
Hanno poche settimane  a disposizione per combinare qualcosa, ma il destino ha buone carte in serbo per loro.

I St. David, la famiglia del ducato di Havensford, sono a loro volta nobili insoliti: dopo generazioni di avi dediti all'acquisto compulsivo di libri pregiati e manoscritti miniati (come non capirli?), si ritrovano sommersi dai debiti e con un patrimonio di trentamila volumi che solo un appassionato potrebbe considerare di valore.
Così né il duca né la sorella si sono sposati, per non scontare l'umiliazione di palesare la mancanza di liquidità, addossandosi nel frattempo la responsabilità di familiari più fragili di loro.

Nel turbinio di festeggiamenti ci sarà tempo per Cupido di lanciare le sue frecce, per il duca di riscoprire l'amore per i suoi sterminati volumi e per alcuni ospiti di darsi una sistemata.
Davvero una bella storia, in un Galles campagnolo, che lotta per arrestare l'avanzata delle miniere e il degrado che l'era industriale porta inevitabilmente con sé, tra aquiloni in fuga e biscotti al burro galeotti.
Non avrei mai pensato, ma ora attendo il libro di Charlotte.

“Non vi è nulla di più delicato della reputazione di una donna”— citò Elizabeth.—“Essa è al contempo la cosa più bella e più fragile dell’umanità.”


Amarilli

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