Pensieri su "Un pragmatico gentiluomo" di Candace Camp

Un matrimonio temporaneo, stabilito nei dettagli... ma l'amore, inatteso, sconvolgerà i piani di James e Laura.

Inghilterra, 1882

Sir James de Vere si è sempre sforzato di essere pragmatico e razionale per riuscire a tollerare la sua sgradevole famiglia. Così, quando si ammala e nessun medico a Londra sembra capace di guarirlo, torna a casa a Grace Hill in cerca del dottore che sembra in grado di farlo o, se così non fosse, per stilare il proprio testamento. Qui scopre però che l'uomo è deceduto, lasciando la figlia Laura in gravi difficoltà economiche. 

Conscio di avere perso l'ultima speranza di trovare una cura per sé, James propone alla giovane un matrimonio conveniente per entrambi, anche se temporaneo. Lui godrà di una piacevole compagnia negli ultimi giorni di vita, mentre lei erediterà la fortuna di James, che così non finirà nelle mani degli avidi familiari. 
Ma il futuro riserva loro sconcertanti sorprese.


Autrice: Candace Camp
Titolo: Un pragmatico gentiluomo
Serie: Montclair-de Vere #2
Editore: Harper Collins
Uscita: 20 novembre 2019



«L'amore non avrebbe nessuna parte in questo vostro matrimonio perfetto?» 
«Dubito di poter trovare una donna che possa soddisfare quel requisito. Io non sono uomo da teneri sentimenti, né li ispiro.» Scrollò le spalle e aggiunse: «L'amore mi è sempre sembrato una sciocchezza».
«Che crea soltanto problemi.» 
«Esattamente. Quello che spero di trovare nel matrimonio è una comprensione reciproca. Senza antagonismi, drammi o ossessioni. Dovrebbe essere un accordo di affari.» 
«Compatisco la poverina che diventerà vostra moglie» osservò Laura con un sospiro. 
«Ah, ma vedete, siete voi quella donna.»


Premetto che avevo letto qualcosa di Candace Camp ricavandone una buona impressione e premetto che ho iniziato questa serie da questo secondo volume, senza incontrare grandi difficoltà di orientamento. 
Ebbene, pur essendo stato affrontato in fine d'anno mi è parso tra i migliori HR letti nel mio 2019.
Merito direi di una coppia non più giovanissima e sognatrice, ormai rassegnata ad affrontare con pragmatismo (e pochi ideali romantici) la vita.

Sir James è un capofamiglia suo malgrado, molto ricco e molto solo, che si scopre malato grave e avverte per la prima volta il bisogno di qualcuno che gli resti accanto senza falsità e non per puro calcolo (come tutti i suoi numerosi parenti, ad esempio).
Laura è la figlia di un medico, abituata dal padre a ragionare con la propria testa e a non perdersi d'animo, ma anche messa alla prova dalle avversità economiche: è una donna, nubile, orfana e senza una protezione maschile, perciò non può mantenersi lavorando neanche se volesse.

Cosa ci potrebbe essere di meglio di un'unione di convenienza tra loro, finalizzata a supportarsi nei bisogni di ciascuno? Anzi, sarebbe il matrimonio d'interesse perfetto: niente sentimenti né bugie, solo un accordo a breve termine. 
Eppure anche qui pure James e Laura si sono scordati di prevedere che gli uomini sono esseri razionali solo sulla carta e nei testi di filosofia, ci sono tutta una serie di dinamiche non gestibili e di fattori non prevedibili. 
Tra veri e propri attentati alla vita e indagini destinate a salvare James, la vita di Laura tra i de Vere non sarà affatto un ritiro in un luogo sicuro...
E James, il freddo controllato James, dovrà reimparare l'arte di convivere e dividere il destino in due.

Avvincente, romantico, ben scritto, godibile. DA LEGGERE.

Ps. Nel frattempo ho recuperato la lettura del primo, ma non l'ho trovato allo stesso livello, quindi confermo che si può iniziare anche da qui senza rimorsi.


«L'amore allunga le mani e ci afferra.»
Laura sorrise debolmente. «Purtroppo, James è scivoloso come un'anguilla.»

Amarilli

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