Pensieri su "SOGNAVO SOLO TE" di A.I. Cudil

Per Paul Moreau esiste solo un eterno presente, fatto di possibilità da cogliere al volo per gustare al massimo la vita. È tornato dalla guerra con ferite gravi nel fisico e nell’anima e ha deciso di prendere tutto quello che può senza preoccuparsi del domani. Non vuole legarsi a nessuno perché prima o poi tutti l’abbandonano, tutti tranne sua sorella gemella Pauline e la sua amica Claire.

Claire Masson è una biochimica, ha progettato la sua vita come un esperimento scientifico e non c’è alcuno spazio per gli imprevisti. Tutto deve svolgersi come da programma. Peccato che l’equazione non tenga conto dell’incognita Moreau. Perché Claire non ha mai considerato Paul come un amico, gli è stata accanto in ogni momento, anche il peggiore dopo il suo ritorno dall’Afghanistan. Questo li ha uniti e Claire non riesce a liberarsi della sciocca cotta che prova per lui. Ma non può indugiare, l’aspetta una nuova vita negli Stati Uniti e Paul Moreau non deve impedirle di realizzare il suo programma. Quindi quale occasione migliore del matrimonio di Pauline per prendere quello che desidera tanto e non pensarci più?

Peccato che la vita non sia una formula matematica perché le tragedie capitano quando meno ce lo aspettiamo e l’unica teoria che Claire potrà applicare sarà quella del caos.
Solo quando Paul irromperà di nuovo nell’esistenza di Claire, per proteggerla da un grave pericolo, entrambi inizieranno a chiedersi se il loro viaggio da Parigi alla Provenza non sia l’occasione per riuscire a ottenere quella perfetta reazione chimica che da tempo attendevano.


Autore: A.I. Cudil
Titolo: Sognavo solo te
Serie: Provence
Pagine: 320
Editore: self
Uscita: 11 novembre 2019
Ebook e cartaceo
In vendita su Amazon e disponibile per gli abbonati Kindle Unlimited






Mi viene da ridere.

Una relazione?
A me basterebbe un bacio, una notte con lui, essere amata almeno per qualche ora, per una notte essere il suo mondo. 
Così da togliermelo dalla testa e potere andare avanti.



** Questa recensione ha avuto una storia piuttosto turbolenta, è la seconda volta che la riscrivo, per cui spero di riuscire a riportare tutti i pensieri originari senza dimenticare nulla per strada.
Un grazie comunque all'autrice per darmi sempre l'opportunità di leggerla.


La serie Provence è una sorta di costola d'Adamo della serie più celebre di A.I. Cudil e rispetto alla principale presenta una cifra forse meno erotica, ma a volte più intima e drammatica (anche se devo dire che il capitolo dedicato a Sylvie mi aveva fatto soffrire abbastanza). 
Sono comunque tutte storie a lieto fine, autoconclusive, incentrate su bellissime storie d'amore con un passato, un presente e (si spera, viste le incognite del destino) un futuro sereno.

Paul Moreau è il fratello gemello di Pauline, una vecchia conoscenza per i lettori di queste serie, un affascinante ex-soldato professionista, rimasto ferito in missione all'estero e ritornato in patria con un disturbo post-traumatico di una certa rilevanza.
Lui pensa di poter ripartire subito, di rifarsi una carriera come gendarme, ma non ha tenuto conto che spesso le ferite psichiche e invisibili sono molto più complesse da affrontare e richiedono molto più tempo per guarire. Così, nel momento in cui è coinvolto negli attentati di Parigi (chi non ricorda il Bataclan e le angoscianti chiazze di sangue in quei deliziosi caffè nel centro della capitale francese?), molti incubi che riteneva assopiti tornano a tormentarlo e a sospingerlo di nuovo verso il baratro.
Baratro che non riguarda soltanto lui, perchè nel frattempo Paul si era anche spinto ad approfondire i legami con Claire, da sempre la sua migliore amica:  se per tanti anni lui aveva fatto di tutto per evitare lacci e lacciuoli, le storie a lungo termine, nonché ogni elemento in grado di portare stabilità e minacciare la sua vita "libera", tra loro qualcosa stava cambiando. 

Ed ecco la caduta. 
Mi è piaciuta molto questa sorta di frattura che si avverte all'interno del romanzo: proprio quando il rapporto tra Claire e Paul sta per avviarsi verso un epilogo abbastanza comune (e rosa), ecco che le carte vengono di nuovo ridistribuite, le angolazioni vengono cambiate, la storia si ferma e viene fatta ripartire verso nuove direzioni.
Sembra quasi che la stessa autrice abbia voluto dire ai propri personaggi: "ragazzi, non siete ancora pronti, dovete maturare un altro po', dovete ancora lottare e sudare per guadagnarvelo il vostro gran finale."

Una storia intensa, non facile, ma molto credibile anche nei suoi rilievi drammatici e avventurosi, con tanto di minacce, indagini e interventi in azione. Interessante pure l'aspetto familiare, con i richiami alla famiglia dei gemelli, nonchè alle dinamiche particolari in quella di Claire.
La Cudil diventa sempre più brava a scavare nella psicologia dei suoi uomini e donne di carta, rendendoli veri, ormai di carne, con cuore pulsante.

Ultima nota ultra-positiva: non solo ritornano i vari personaggi del Six-Senses, ma compaiono i PS (Pessimi Soggetti), oltremodo interessanti. 
Dico solo che dopo essermi imbattuta nel Dottor George Mitchell e in un certo ragazzuolo, ho incominciato a farmi i film in testa senza neppure attendere il loro prossimo libro...


Scivolo di nuovo nel sonno con la meravigliosa sensazione di essere protetta, che Lucille sia protetta, perché Paul è accanto a me, Paul è di nuovo con noi.

Amarilli

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