Pensieri su “Il dono di Miranda” di May McGoldrick

Dalla morte della madre, che le ha lasciato in eredità il dono di prevedere il futuro, Miranda sa che solo Rob Hawkins riuscirà a intervenire nella sua vita per aiutarla a cambiarne il corso. 
Decide così di imbarcarsi sulla sua nave travestita da garzone. 

Avvenente e sfrontato, Rob non è semplicemente al servizio del re d’Inghilterra, ma possiede anche l’animo del pirata. 

E quando, nel bel mezzo di una tempesta, i due faranno naufragio su un’isola apparentemente deserta, Miranda scoprirà finalmente a quale profezia è legato il suo dono e che dalla sua avventura al fianco di Rob può nascere un fuoco del tutto inatteso…

Con IL DONO DI MIRANDA (Tempest in the Highlands) si conclude la trilogia ‘Scottish Relic’.
I precedenti romanzi della trilogia, IL SEGRETO DI KENNA (Much Ado About Highlanders) e LE DOTI DI INNES (Taming the Highlander), sono già stati pubblicati nella collana I Romanzi Passione – nr. 172 e 177 rispettivamente.

Autore: May McGoldrick
Titolo: Il dono di Miranda
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi - Passione n. 183
Uscita: dicembre 2019



Ho concluso anche questa seconda trilogia di questo duo marito/moglie (cosa rara tra gli autori HR): il giudizio complessivo è più che discreto. 
Devo però osservare che, benché inferiore come qualità e gradimento all'altra trilogia (Scottish Dream), questa è stata senza dubbio in crescendo.

Da un romanzo medio come quello di Kenna, si è passati alla storia piacevole di Innes per arrivare a questa vicenda finale, dedicata a Miranda e al suo (quasi) corsaro, con grande riunione dell'intero gruppo di coppie.
Di questo terzo libro mi è piaciuto soprattutto l'elemento avventuroso: fin dalle prime pagine la trama procede con ritmo accelerato, tra fughe, incendi, massacri e naufragi, seguendo Miranda, neanche ventenne, camuffata sotto abiti maschili, e Rob, anch'egli giovane ma già certo sui propri obiettivi, ovvero conquistare la famosa lettera da corsa, il permesso reale di abbordare e depredare navi nemiche in nome del re inglese.

I due naufragano sull'Isola dei Morti, meta della ricerca di tutti i possessori dei quattro frammenti della magica Ruota, e devono destreggiarsi per riuscire a raggiungere gli antichi difensori. Anche le altre due coppie, insieme al sanguinario nemico, convergono nel medesimo posto ed è davvero il momento della resa dei conti.

Per quanto appassionante sotto l'aspetto della ricerca e dei colpi di scena, ho trovato un po' in ombra e frettolosa la storia d'amore tra i protagonisti. I due si innamorano in una manciata di giorni, ma senza un vero collante, per cui mi sono parsi abbastanza artificiosi. Se ci fossero state maggiori scene romantiche, il mio giudizio sarebbe stato senza dubbio più convinto.

Però resta una serie originale, con sexy scozzesi, donne intrepide e un pizzico di magia. 
Ringrazio la sempre informatissima blogger Alessandra che mi ha svelato che esiste una novella conclusiva (A MIDSUMMER WEDDING), che ora andrò a cercare.

Amarilli



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