Pensieri su "MALVAGIO FINO ALL'OSSO" di Tony J Forder

Tra i boschi di Peterborough, nella contea del Cambridgeshire, vengono rinvenuti i resti di uno scheletro. L’ispettore James Bliss e l’agente Penny Chandler investigano sul caso e scoprono che la vittima, una giovane donna, è stata spostata dal luogo di sepoltura originale.

Un testimone è convinto che una ragazza sia stata investita da un’auto nella lontana estate del 1990, e che la polizia sia intervenuta. Tuttavia, non esiste documentazione relativa all’incidente o alla presunta vittima. Mentre il caso progredisce, un paio di agenti in pensione vengono uccisi. I due avevano legami con dei colleghi che erano in servizio al momento della segnalazione di un incidente stradale.
Bliss e Chandler, indagando, scavano più a fondo e cominciano a chiedersi se alcuni ufficiali di alto grado possano essere coinvolti nell’omicidio della giovane donna sepolta nei boschi.

Ogni anello della catena subisce pressioni, compreso l’ispettore, che si scontra con i superiori e i media.
Quando la sua squadra riceve avvertimenti mirati, Bliss dovrà decidere se mollare il caso o perseguire i responsabili.
Abbandonerà, in modo da non danneggiare la propria carriera, oppure lotterà a ogni costo?
Ed è possibile che il killer sia molto più vicino di quanto i due immaginino? 


Titolo: Malvagio fino all’osso 
Titolo originale: Bad To The Bone 
Serie: DI Bliss 1 
Autore: Tony J Forder 
Traduttrice: Raffaella Arnaldi 
ISBN EBOOK: 978-88-31399-00-5 
ISBN CARTACEO: 978-88-31399-02-9 
Genere: Thriller 
Lunghezza: 400 pagine
Prezzo Ebook: € 5,99





“C’erano momenti in cui odiava essere se stesso, intrappolato nella propria mente desolata. Ogni cosa veniva filtrata in tonalità cupe, ogni sentimento era contaminato dalla disperazione.”



Arriva in Italia un'altra serie poliziesca: il protagonista, James Bliss, è l’ennesimo ispettore tormentato, triste e diciamolo con un suo discreto ma forte fascino sexy. 
Un’altra serie poliziesca, un altro carismatico ispettore, mi chiedo se ne sentisse il bisogno. 
Forse no, infatti non è certo un libro campione di originalità, ma il suo lavoro lo svolge ed egregiamente. 

L’indagine è stata molto divertente, mi sono appassionata nel raccogliere gli indizi con i protagonisti, mi è piaciuto arrovellarmi e fare ipotesi, ho apprezzato i colpi di scena e le prove che rimettevano tutto in discussione. “Malvagio fino all’osso” è un bel giallo. 
Un’inchiesta difficile e traballante come provato e traballante è il segugio che la segue: Bliss è intelligente, allergico alle regole ma onesto e molto molto malandato, sia emotivamente che nel fisico, cosa che, diciamolo, ho adorato ;). 

Si vedrà la ricostruzione certosina e appassionante di un caso vecchio sedici anni, pochissimi elementi, “quattro ossa” e poco altro trovati in un bosco, nessuno interessato a venirne a capo, anzi più si andrà avanti nelle indagini più si profilerà un’indagine suicida che non conviene a nessuno tenere in piedi. 

Nelle scene del distretto conosciamo la squadra che affianca Bliss, le tensioni, le alleanze, le antipatie e anche il simpatico “incazzometro”. 
Nelle scene casalinghe vediamo l’uomo, Jimmy, in tutta la sua fragilità, con i suoi amatissimi cani e film, i fatti presenti si mischiano ai ricordi, al passato. A mano a mano che vengono fuori nuovi particolari sulle ossa scopriamo anche gli scheletri sordidi e inconfessabili dell’ispettore. 

Un uomo che ha un indubbio fascino sulla parte femminile e di molte donne è circondato, dalla moglie morta tragicamente, alle testimoni che tratta con garbo da gentiluomo fino alla Donna delle Ossa, la dottoressa che con schietta malizia gli tende la mano per uscire dalla sua vita monacale, chissà se riuscirà nel difficile intento… 

La prima parte del libro è interessante e coinvolgente, senza tentennamenti i fatti e i protagonisti vengono presentati con buona verve narrativa, si inizia a vedere il quadro generale senza andare a fondo. 
La seconda, che a conti fatti si svolge in pochissimi giorni, è densissima di scoperte che portano a girare le pagine senza sosta, una parte trascinante che porta di corsa alla scoperta del responsabile di quelle vecchie ossa. 

Il finale di questo libro lascia il nostro eroe con molte più ammaccature di quando avevamo iniziato, ma con la voglia di guardare avanti che gli mancava totalmente nella prima battuta, un segnale di speranza e la voglia di leggere il seguito delle vicende dell’ispettore, i suoi collaboratori della Donna delle ossa e ritornare nei brumosi boschi di Peterborough. 

Lucia

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