Pensieri su "DUCA DEI MIEI DESIDERI" di Elizabeth Hoyt

Iris Daniels è stata rapita per errore dai Signori del Caos, una setta di aristocratici assetati di potere, sadici e depravati, e la sua vita è in pericolo. 


Scoperto l’equivoco, uno dei membri della setta, chiamato il Lupo, interviene in suo favore e la rivendica per sé. Iris non sa che sotto la sua maschera si cela Raphael de Chartres, duca di Dyemore, figlio dell’ex capo della setta e ora segreto nemico della temibile masnada. 

Così, mentre Raphael tenta di metterla in salvo su una carrozza diretta a Dyemore Abbey, lei gli spara, ferendolo a una spalla. Eppure i loro cuori si stanno già avvicinando…


Con DUCA DEI MIEI DESIDERI ( Duke of Desire ) si conclude la serie di ambientazione georgiana “Maiden Lane”.

Titolo: “Duca dei miei desideri”
Autore: Elizabeth Hoyt
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi Passione n. 167
Uscita: Agosto 2018


La serie MAIDEN LANE pubblicata (e tutta recensita su questo Blog!)
1) Maliziose intenzioni
2) Bisticci d’amore
3) Un tesoro d’amore
4) Amabile segreto
5) Maschera d’amore
6) Il Duca di mezzanotte
7) Eppure ti amo
8) Mia adorabile canaglia
9) Dolcissimo Furfante
10) Duca dei miei peccati

11) Duca dei miei piaceri
12) Duca dei miei desideri



Il viso che vide era stato un tempo bello come quello di un angelo, ma ora era orribilmente mutilato. Una cicatrice rossa e livida correva dalla tempia destra, tagliando in due il sopracciglio, risparmiando per miracolo l’occhio, e aprendo un solco sulla guancia fino al labbro superiore, che veniva tirato verso l’alto. La cicatrice terminava in un affossamento sulla mandibola squadrata dell’uomo. Aveva i capelli neri come l’inchiostro e, anche se in quel momento i suoi occhi erano chiusi, Iris sapeva che erano grigi come il cristallo e completamente privi di qualsiasi emozione.
Lo sapeva perché lo aveva riconosciuto.
Era Raphael De Chartres, duca di Dyemore: quando Iris aveva danzato con lui, solo una volta, tre mesi prima a un ballo, aveva pensato che assomigliasse ad Ade.
Il dio degli inferi.
Il dio dei morti.
Non aveva ragione di cambiare opinione in quel momento.
Con un gemito di dolore, lui aprì i suoi occhi di ghiaccio e la fissò. “Stupida donna, io sto cercando di salvarvi la vita”.

Inutile sottolineare che, dopo undici romanzi, le attese erano moltissime per questa conclusione.
In più varie amiche che lo avevano già letto in inglese mi avevano rovesciato addosso il loro entusiasmo.
Quindi, tirando le somme, lo etichetterei come un romanzo gradevole e intenso, che mi è piaciuto, ma che mi ha anche lasciato delusa su varie cosucce.

Senza dubbio ho apprezzato il contesto iniziale, piuttosto dark, l’ambientazione cruda, i dialoghi da subito serrati tra i due protagonisti.
E poi il duca di Dyemore irrompe sulla scena nel più sensazionale dei modi, totalmente nudo (ma con un tatuaggio cattura-sguardi malandrino), calato nel ruolo del perverso, reclamando la vittima sacrificale per sè... una scena parecchio drammatica.
Mi sono detta: mmh... che ne verrà fuori?

Poi la tensione diluisce, in realtà, avviandosi verso una trama piuttosto prevedibile. 
Gli alterchi tra i due sono carini, però lei gioca troppo di rincorsa, nel senso che è follemente presa da lui dopo neanche due giorni, e lui un pochino scappa, perchè ha altre questioni da definire...
Inoltre non so se anche qui la colpa sia da attribuire a possibili tagli nella parte tradotta, però la parte dedicata ai signori del Chaos mi è parsa troppo semplicistica.
Solo io ho notato la discrepanza sul fatto che non si capisca chi abbia consegnato il famoso bigliettino di avvertimento alla festa?
Oppure, se viene spiegato, il passaggio è così veloce che a me è rimasto il dubbio.

In conclusione il duca crudele mi è piaciuto (per quanto non possa rivaleggiare con Napier).
Però, essendo il dodicesimo (ultimo?) volume confidavo in un finale più corale.

Non dico una rimpatriata collettiva, ma quanto meno un richiamo tra i vari personaggi che avevano impersonato il Fantasma di St. Giles, l’arlecchino-salvatore, e quelli della seconda parte (i tre Duchi, per intenderci).
Due paginette due, tanto per rendere meno amaro l'addio.
Quindi soddisfatta + rattristata.

Amarilli


1 commento:

  1. Capitolo tormentato e bello di una saga che è tra le mie preferite di sempre. Si forse un finale più corale ci stava.
    Grazie

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