ENGLISH CORNER: la "DIRTY BAD series" di Jade West

Per le letture in lingua originale non ho lo stesso ritmo di quelle tradotte, e si sente. Persevero ma con lentezza, e quindi ho approfittato dell'estate per concludere questa "epica" trilogia.
Forse epica può sembrare forte come definizione, ma a livello emozionale/passionale queste pagine praticamente ti bruciano sotto le dita (oppure ti sembra che scotti lo schermo dell'e-reader).

** Attenzione: questi romanzi contengono sesso esplicito e elementi fondamentali del BDSM. 
Ci sono scene di violenza (consensuale) e pratiche sessuali che alcuni lettori potrebbero trovare offensivi.

Jade West ha uno stile schietto, che va diritto al centro, senza fronzoli e tanti giri di parole.
Niente è edulcorato o reso più romanzato.
D'altra parte, nella sua biografia sostiene d'essere una sottomessa nella vita reale e di aver lavorato pure come operatrice di chat-line erotiche, per cui ti viene facile credere che certe scene e ambientazioni risultino così vive e credibili perchè c'è una parte di esperienza personale alla base di quelle che sono poi le vicende di fantasia.

Dirty Bad Wrong

They call him Masque.
I call him God.
The man I want to consume me, own me,
break me and corrupt me.
Yet I've never seen his face.
His body ripples like an Adonis, sculpted in steel and
dripping in sin. His flesh is inked with the mark of the
chimera - one body, two very different halves.
He plays hard.
He plays rough.
He has no limits.
He's so fucking dirty bad wrong.
But I love him for it.


***

È così fottutamente sporco e cattivo. 
Ma lo amo per questo.

Nel primo volume della serie ho molto apprezzato il personaggio maschile, che quando lavora nel club Explicit si nasconde appunto dietro una maschera. Dire che è hot ma tormentato, è poco: di giorno riservato e inappuntabile dirigente, in segreto inflessibile dominatore, ma sembre con tante ombre dentro.
Il mix di James riesce davvero a far perdere la testa, così come mi è piaciutta moltissimo la sua amica Rebecca.
Ho invece provato meno simpatia per la povera piccola Lydia che diviene l'eroina del libro: mi è parsa subito una gatta morta, che passa in due secondi da "oh,no, povera me" al "yes, sir/ good girl" frustami di più, "pain, please", ecc.
Inoltre - mio limite morale - se si vuol ritenere il matrimonio un mero contratto (senza valori spirituali) per me va bene, però non puoi sentirti giustificata dal fatto che uno ti dica "sono sposato solo nei documenti" (comunque sposato sei...) e poi adirarti perchè ricompare la moglie (deprecabile, ma sempre vera moglie è).
Quindi non vedo in cosa la nostra aspirante sub tradita sia diversa da Stuart il fedifrago.

Libro comunque vivace e conturbante.
Per quanto avessi già precedenti letture BDSM all'attivo, devo dire che le scene di sesso (ma anche quelle di seduzione silenziosa in ufficio) sono fortine, ma rese con una mirabile ricchezza di particolari, e mi sono piaciute.
4 stelline

Dirty Bad Savage

They say Callum Jackson's a savage.
No home. No prospects. No self-restraint.
He's red-flagged on my system, a grade-1 aggression risk, totally off limits for a woman like me.
But the rules don't allow for my dangerous games; they don't bend for my twisted desires.
Callum Jackson is the most beautiful beast.
A beast I can't stop thinking about, can't stop wanting, can't stop hunting...
...I just pray to God this beast bites.


***

Callum Jackson è la bestia più bella.
Una bestia a cui non riesco a smettere di pensare, che non posso smettere di volere e non posso smettere di cacciare ... e prego Dio che questa bestia morda.

Nel secondo volume Sophie già mi piace di più come protagonista femminile: determinata nel suo lavoro di manager di agglomerati di alloggi popolari, sempre pronta a intervenire per risolvere situazioni delicate e non facili.
Anche Callum è tanta roba.
Assolutamente. Ti entra subito sottopelle come personaggio, meno stereotipato di Masque, ma altrettanto vero ed emozionante.
Anche questo secondo volume mi è piaciuto, per quanto un filo inferiore al primo.
3,5 stelle

***

Dirty Bad Strangers

He calls me his dirty girl.
He’s just a caller, a sex line client, an anonymous pervert like all the others.
Except he isn’t.
He’s under my skin… his voice, his laugh, his twisted fantasies.
He wants to watch me with other men. Lots of other men.
He wants me blindfolded and bound and taken by strangers until I’m a used-up mess.
Then he wants to take me himself.
I should hang up, report him to my supervisor.
But I won’t.



Mi chiama la sua ragazza sporca.
È solo un cliente della linea erotica, un pervertito anonimo come tutti gli altri.
Tranne che non lo è. 
È sotto la mia pelle ... la sua voce, la sua risata, le sue fantasie perverse.
Vuole guardarmi con altri uomini. Molti altri uomini.
Mi vuole bendata, legata e presa da estranei finché non sarò un pasticcio consumato.
Poi vuole prendermi da solo.
Dovrei riattaccare, segnalarlo al mio supervisore. 
Ma non lo farò.

Del tutto inaspettatamente, il terzo volume si è rivelato il più bello (sempre per mio gusto personale).
Ho trovato spiazzante e originale la coppia composta da una (stanca) centralinista erotica un po' sovrappeso, che ama ballare e ballare, e un cliente che in apparenza sembra proprio l'ennesimo annoiato pervertito.
Poi la storia ha ulteriore sviluppo imprevisto quando si scopre che James non è un poveraccio in cerca d'attenzione, ma un campione sportivo, osannato e ricercato da tutte le femmine del pianeta, e ha proprio trovato in Gemma la ragazza sporcacciona dei suoi sogni...

Vabbè, anche qui non posso notare una decisa acrimonia della West per la figura della moglie.
E mi ha comunque fatto fare una smorfia quella solita giustificazione sfoggiata: I'm her husband "on the paper".
Mi pare di capire che per la West 'sto paper sia carta igienica, oppure ha il dente avvelenato con la categoria delle coniugate con anello al dito in generale!

In ogni caso: scene bollenti e un interessante triangolone/ménage à trois.
4 stelline

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