Pensieri su "SONO SOLO UN RICORDO" di C.K. Harp

La vita non è stata facile, per Tyrone Vidal. L’infanzia e l'adolescenza con un padre autoritario e violento lo hanno provato e reso insicuro, ostacolando le sue naturali inclinazioni. Solo il matrimonio con Sandy e la nascita della loro bambina Janet sembra restituirgli un po' di serenità, almeno finché non si imbatte in Richard Ford. Il giornalista freelance rivoluziona tutta la sua vita, lo riporta alla sua vera essenza e lo sprona a credere in se stesso e in ciò che è realmente. L'attrazione che Tyrone prova per lui impiega un battito di ciglia a diventare amore e neanche il richiamo del suo matrimonio sembra essere sufficiente a minare il forte sentimento che lo lega a Ford. 
Ma la mente gioca brutti scherzi, e se per tutti questa è una mera constatazione, per lui diventa un futuro scritto quando arriva la notizia di una malattia che, in maniera lenta e subdola, sta iniziando a minare il suo corpo e i suoi ricordi. 
Eppure la realtà, come spesso accade, supera qualsiasi prospettiva e se il passato comincia a diventare sfocato, un grande amore può diventare l’unico faro da tener presente per navigare a vista. E respirare davvero come non si è mai fatto.

Titolo: Sono solo un ricordo 
Autore: C.K. Harp
Data di uscita: 5 Settembre 2016
Pagine: 250 ca
Editore: Self Publishing 
Formato: ebook – cartaceo
Prezzo ebook: E.4.99

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Recensione speciale di A.I. Cudil


“Non aveva più il controllo di niente, e quel modo di fingere una normalità che non esisteva lo indispettiva, lo indisponeva, lo…lo faceva incazzare come una iena!”

“Sono solo un ricordo” è un romanzo che si snoda su due binari. 
Il primo è un viaggio ai giorni nostri in cui la mente confusa dal Parkinson di Tyrone rivive sprazzi di presente e di passato in cui volti e persone si confondono. Nei momenti di lucidità conosciamo gli altri personaggi della storia: sua figlia Janet che è amorevole e piena di premure per questo genitore che accudisce come lui faceva quando lei era piccola, sua moglie Sandy che ha sposato per amore e alla quale è rimasto vicino fino alla fine. E infine, Richard, l’uomo che ama e ha amato più di ogni altro e di cui teme di dimenticare anche il nome.
L’altro binario è il passato, la narrazione dal punto di vista di Tyrone di tutta la sua storia con Richard, dall’incontro nel 1980 su una panchina al parco che gli ha letteralmente salvato la vita, passando per le lettere che ha scritto al compagno e che Richard non ha mai letto. 
Solo alla fine udiamo la voce di Richard ed è potente e forte come ce la siamo immaginata e mostra quanto il loro legame travalichi il tempo e la malattia subdola che ha colpito Tyrone.
Solo apparentemente questo è un romanzo d’amore perché al suo interno ci sono così tante sfaccettature che è davvero riduttivo inserirlo in un genere. La discriminazione, l’omofobia, la capricciosa e crudele gelosia di Janet sono temi importanti affrontati con delicatezza ma non per questo meno approfonditi. I molti volti dell’amore ci guardano scorrendo i capitoli del romanzo e mostrano il rapporto coniugale tra Sandy e Tyrone, il senso di colpa reciproco ma anche come sia fatale l’indecisione e come il tempo sfugga tra le dita senza che ce ne rendiamo conto.

“Non doveva andare così, non è giusto che sia accaduto. È tutto sbagliato, piccolo, tutto sbagliato. Mi sento come una ruota appena scoppiata, lasciata sotto il sole a surriscaldare. Mi sento solo, lacerato, finito.”

La descrizione dei pensieri confusi, dello stato di estraniamento indotto dalla malattia, le crudeli riflessioni dei momenti di lucidità danno alla parte iniziale del romanzo la potenza di un pugno che colpisce allo stomaco. Il signor Parkinson che priva Tyrone di ogni forza, parola, gesto e dell’orgoglio, persino dei ricordi, e provoca la grande paura di dimenticare gli affetti più cari è descritto in modo magistrale. La storia d’amore è una grande e bellissima storia d’amore ma i momenti in cui il lettore entra nella mente confusa di Tyrone sono capitoli che non si possono dimenticare. 
Ci si commuove, ci si arrabbia non si può rimanere indifferenti di fronte al viaggio trentennale di due giovani uomini che lottano per se stessi ma anche contro se stessi e il mondo circostante.
Un romanzo scritto in maniera magistrale, un esordio nel genere m/m che mostra una scrittrice di talento e di grande tatto.

“Non ti ho mai amato come in questo momento, Ty, e forse non lo farò mai più.”

6 commenti:

  1. Ho i brividi. E non è un modo di dire: è proprio la realtà. Grazie. Grazie per queste belle parole e per la soddisfazione che mi hai regalato. Soddisfazione di essere riuscita nell'intento, di essere arrivata al cuore, di aver emozionato. Grazie!

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  2. Grazie a te e al tuo libro! Grazie al blog I miei sogni tra le pagine che mi ha permesso di essere blogger per un giorno :)

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  3. wow, me lo segno subito, tutti argomenti che apprezzo. Bellissime parole

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  4. Io ringrazio per il blog Antonia Iolanda Cudil che si è trasformata in penna da recensione per un giorno :)

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    1. Grazie anche a te, Amarilli, per questo spazio. Mi piace stare qui :D

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