Pensieri su "IN AMORE SOLO GUAI" di Rachel Gibson (CHINOOKS #6)

La carriera di attrice di Chelsea Ross è stata un completo disastro. Eppure è convinta che abbandonare Hollywood per diventare l’assistente personale di un famoso giocatore di hockey non sarà una grande svolta nella sua vita. 
Tanto meno se si tratta di Mark Bressler, star sulla via del tramonto a causa di un grave incidente, e che per di più mal tollera quella bambola dai capelli biondi con sfumature rosa che la dirigenza dei Seattle Chinooks gli ha affibbiato. 
Eppure… Chelsea può anche cercare di essere paziente nei confronti di Mark, ma come può resistere ai suoi bicipiti? Come può sottrarsi a tutti i suoi insaziabili capricci?

Autore: Rachel Gibson
Titolo: In amore solo guai
Editore: Mondadori
Collana: I Romanzi Emozioni n. 47
Uscita: Agosto 2016

La serie CHINOOKS:
1) IRRESISTIBILE (Simply Irresistible), 
2) UN AMORE IN GIOCO (See Jane Score),
3) CHE GUAIO, SAN VALENTINO! (The Trouble With Valentine’s Day),
4) D’AMORE E ALTRI DISASTRI (True Love and Other Disasters),
5) IN AMORE SOLO GUAI (Nothing But Trouble),
6) Any Man of Mine, di prossima pubblicazione.

***

Nel mese successivo, iniziò a vederlo come una tentazione pericolosa, come il gelato al caramello e cioccolato fondente. Una cosa che le faceva male. Ma più ripeteva se stessa che non lo poteva avere, più moriva dalla voglia di assaggiarne anche solo un pochino. E proprio come con il gelato al caramello e cioccolato fondente, sapeva che se mai avesse ceduto, un assaggio non le sarebbe bastato. Ce ne sarebbe stato un secondo, e poi un terzo e un quarto, fino a quando non le sarebbe rimasto altro che un grande rimorso e un mal di stomaco.

Insomma. Rispetto ai primi volumi della serie – sempre molto carina – siamo di fronte a un lento calando. 
Di solito le storie di Rachel Gibson sono sempre divertenti, con un sacco di battute carine, situazioni originali. Qui sono rimasta delusa. 
Una storia prevedibile, ma che più prevedibile non si può: l’ex-capitano della squadra, ridotto male dopo un incidente, che ha sviluppato un umore ombroso e viene affiancato, per volere della direzione, da una assistente domiciliare. Ovvio che non è una comune tizia, ma la solita eroina stereotipo-americana: bassa, tette stratosferiche, minigonna e zeppone (quando - almeno all'inizio - dovrebbe fare l'assistente di una persona inferma...), e che nel tempo libero, per distrarsi dai crucci quotidiani si ubriaca fino a svenire o vomitare. 
Io personalmente non ci trovo niente di romantico. 
Il tizio, invece, pur essendo scampato al coma e alla morte, è rimasto perfettamente sexy, muscoloso, polposo, ecc. con una specie di clava tra le gambe. "La vide indolenzita. Si chiese se stesse bene."
E poi, vuoi mettere? Mica un poveraccio con pensione d’invalidità, no, no. Villona, mercedes, conto milionario in banca, ex-moglie già sistemata con altro riccone, ecc. Ma i due sono puri, loro sono al di sopra dei soldi e di altre basse meschinità, quando s’innamorano si amano per davvero (??). 
E il finale? Boh. O hanno tagliato nella traduzione, e mancano parti, oppure l'autrice ha tranciato di netto (magari si stava annoiando pure lei).

Amarilli

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