Pensieri su "IL LEONE E IL CORVO" di Eli Easton

Nell’Inghilterra medievale il dovere è tutto, l’onore personale vale più della vita stessa e l’omosessualità non è tollerata né da Dio né dalla società.
Sir Christian Brandon è cresciuto in una famiglia che lo ha sempre odiato per la sua insolita bellezza e per le sue origini. Essendo il più piccolo di sei rozzi fratellastri, ha imparato a sopravvivere usando l’astuzia e le sue doti da stratega, guadagnandosi il soprannome di Corvo.
Sir William Corbett, un imponente e feroce guerriero conosciuto come il Leone, sopprime i suoi desideri contro natura da tutta la vita. È determinato a incarnare il proprio ideale di cavaliere valoroso. Quando decide di mettersi in viaggio per salvare la sorella dal marito violento, è costretto ad affidarsi all’aiuto di Sir Christian. Il loro accordo metterà alla prova ogni briciola della sua fibra morale e, alla fine, la sua concezione di cosa significhino dovere, onore e amore.

Autore: Eli Easton
Titolo: Il Leone e il Corvo
Editore: Dreamspinner Press
Cover Artist: Maria Fanning
Traduttore: Victor Millais

Pagine: 144
ISBN-13 978-1-63477-822-0
Uscita: 2 agosto 2016



***

Era, in breve, tutto ciò che un cavaliere avrebbe dovuto essere: nobile, potente e sincero.
Christian non aveva mai conosciuto un suo pari. Il desiderio si accese dentro di lui, una sensazione temuta, calda, inebriante e sgradita, che lui non desiderava e che lo mordeva come una serpe in seno.

Fissò incantato la forma della schiena di Christian: le spalle ampie rispetto alla corporatura sottile, il torso che si stringeva nella tenera carne dei fianchi, le fossette alla base della schiena, poi le curve morbide delle natiche...

Rileggerlo in italiano mi ha procurato le stesse emozioni.
Più che una novella storica, è la narrazione di un incontro d'anime. Diverse, eppure con molto in comune. 
Due cavalieri che non dovrebbero provare ciò che provano. 
Il Leone ruggisce, indomito e feroce, e attacca d'impeto, con l'unica preoccupazione di non abbassare mai il capo. Il Corvo osserva dalla cima dell'albero, invisibile ai suoi nemici e silenzioso.
William non ha mai ceduto sino ad ora, Christian è più giovane e privo d'esperienza (affettiva), ma ha compreso per primo che questa sarà l'unica possibilità in una vita di rinunce, rimorsi e vergogna.
Un sentimento che entrambi sanno destinato ad avere vita breve: in gioco c'è l'onore di William, l'anima di Christian, la sopravvivenza di entrambi. Tuttavia, questo conto alla rovescia, questa vita vissuta nell'ombra, nel segreto e nell'inganno, rende ancor più magico ogni istante passato insieme, ogni sguardo scambiato, ogni ricordo che ciascuno condivide con l'altro.
Scritto in stato di grazia, con decine di frasi da annotare. 
E poi il frullo di uccelli neri sul finale, i fiocchi di neve che cadono.
Ogni volta ci casco come una pera cotta, e giù lacrime.

«Sei venuto per me.»
William lo strinse forte, tanto da ferirgli la pelle con l'armatura, ma a Christian non importava.
«Se anche tu fossi all'inferno, Christian, io verrei sempre, per te.»

Amarilli

6 commenti:

  1. Sarah Bernardinellosettembre 14, 2016 3:39 PM

    Finale, giustissimo, a mio avviso. Un gran libro.

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  2. È uno di quei libri che ti rimangono nel cuore per sempre proprio scritto in stato di grazia 👍

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    1. Grazie del commento, Giuliana :) Vedo che è una lettura che suscita tanti consensi.

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  3. un libro che mi è entrato nel cuore, meraviglioso e le tue parole sono toccanti

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