PENSIERI E RIFLESSIONI SU “IL NULLA DI BEN” DI BRAD BONEY

Il nulla di Ben

Autore: Brad Boney

ISBN-13 978-1-62380-742-9

Pagine: 291

Copertina: L.C. Chase

Traduttore: Gaia Marino

Editore: Dreamspinner Press

Formato: e-book

Uscita: 7 aprile 2015

Sinossi - Ben Walsh sta per diventare uno dei migliori avvocati di Manhattan; ha un fidanzato meraviglioso e amici nell’élite della città. La sua vita è perfetta, finché una telefonata non distrugge tutto: un incidente d’auto porta via tragicamente i suoi genitori e ora deve tornare a Austin per crescere tre fratelli adolescenti che conosce a malapena. Durante il funerale, Ben incontra Travis Atwood, il vicino di casa dalla parlata texana e dal cuore d’oro. All’inizio, il loro rapporto passa momenti di alti e bassi, tra discussioni e flirt, ma quando il peso della responsabilità comincia a gravare su Ben, si appoggia immediatamente a Travis, e la pressione modella la loro amicizia in qualcosa che somiglia molto all’amore. Ben pensa di aver trovato una soluzione per riavere, oltre alla sua vecchia vita, la sua nuova vita e Travis, ma deve rendersi conto che l’amore non è sempre facile. Riuscirà a capire che un’esperienza orribile potrebbe farlo giungere alla meta a cui era destinato?

Il pensiero di Amarilli73

Senza ulteriore indugio, Ben si sporse e lo baciò. Le labbra di Travis tremarono appena dalla sorpresa, gli occhi spalancati, ma non si tirò indietro. Ben lo fece, solo per un secondo, poi lo baciò di nuovo. E ancora. Sei, sette volte. E otto. All’ottavo bacio, Travis finalmente rispose. Ben ebbe la sua risposta.

Devo dire che appena ho letto la trama, mi è subito parsa molto ma molto accattivante. 

C’è un fratello maggiore che è costretto a tornare a casa per prendersi cura dei tre fratellini rimasti soli e qui – lui che è realizzato nella carriera e ha una vita avviata nella sfavillante New York, ma che è ancora immaturo nei sentimenti e nelle relazioni - trova un aiuto inaspettato nel vicino di casa, un meccanico un po’ spiantato che però è forse l’unico ad avere i piedi ben saldi per terra. 

Una coppia diversissima ma destinata a incontrarsi/scontrarsi: l’avvocato di successo e il meccanico-cenerentolo, il cicalone newyorkese e la rossa formica che sa cucinare e ha imparato a suo spese l’importanza di avere un tetto sopra la testa e una famiglia unita.

E poi tutta la storia si snoda con un buon ritmo, i personaggi di contorno (a cominciare dai fratellini alle prese con fidanzatine e fidanzatini, sino all’adorabile amico Colin) sono azzeccati, i due protagonisti hanno quel giusto mix di tenerezza e simpatia, e tutto il romanzo ha un buon profumo di famiglia e di calore, né troppo strappalacrime né troppo zuccheroso.

Senza contare che sono stati veramente graditi i continui richiami ai telefilm per adolescenti che hanno riempito i miei pomeriggi, da 92010 a Dawson Creek a O.C. Insomma, non è stato per nulla difficile immergersi nel mondo dei fratelli Walsh (anche qui il cognome è solo un caso?) e gustarsi questo libro dalla prima all’ultima pagina.

Un’unica nota a margine (che però non ha inciso sul mio giudizio): non è il primo MM americano dove i cattolici sono presentati in blocco come lo stereotipo dei retrogradi omofobi (ah, gli ottusi cattolici romani!), in confronto agli “illuminati” protestanti. Io credo sinceramente (e ho avuto modo di testarlo) che da ambo i lati vi siano persone degne e meno degne, più o meno tolleranti, e che infilare in un libro che dovrebbe trasmettere un messaggio di apertura un pregiudizio così becero lascia il tempo che trova.

Amarilli73