Thursday's Book: il libro del giovedì (74)

Buon giovedì a tutti!
Questa sera vi propongo il libro di un drammaturgo francese,  Éric-Emmanuel Schmitt.
Il Vangelo secondo Pilato, pur essendo un vero e proprio romanzo, viene strutturato come una piéce teatrale e prevede due parti. Nella prima il protagonista è lo stesso Gesù di Nazareth nel Giardino di Getsemani, dove ripensa alla sua vita e a cosa accadrà il mattino seguente. 
Nella seconda parte il protagonista è Pilato che, avendo avuto la notizia della sparizione del corpo del Nazareno, racconta attraverso le lettere al fratello prima il suo scetticismo e quindi la tristezza per aver perso l'occasione di conoscerlo.
Il perno del romanzo è il tradimento di Giuda visto come un espediente ideato da Gesù per far conoscere a tutti la parola di Dio. Questa chiave di lettura della Passione è molto simile a quella presente nei Vangeli apocrifi, in special modo quello chiamato il Vangelo di Giuda.
L'opera ha avuto anche un adattamento teatrale ad opera dello stesso Schmitt. Questa sceneggiatura è stata pubblicata in Francia con il nome Mes Évangiles nel 2004, in contemporanea con l'uscita del romanzo. 
Ora vi lascio alla scheda del libro, vi ricordo che, in caso vogliate partecipare alla rubrica e fare voi una segnalazione, basta lasciare un commento al post oppure mandare una mail a illibrodelgiovedi@gmail.com. Il vostro consiglio sarà pubblicato in questo spazio dedicato. A presto e buona lettura!

Titolo: Il Vangelo secondo Pilato
Autore: Éric-Emmanuel Schmitt
Editore: San Paolo Edizioni
Collana: Le vele
ISBN: 8821566692
ISBN-13: 9788821566691
Pagine: 296

Sinossi:
Un giovane ebreo si scopre capace di parole profonde e ispiratrici, tanto che qualcuno arriva a considerarlo il Messia. Egli non crede nella sua stessa grandezza ma sarà pronto scommettere su di sé fino all'estremo e doloroso sacrificio. Un procuratore romano condanna alla crocifissione un uomo che sa innocente. Il cadavere scompare; nasce una furibonda ricerca che lo costringerà a confrontarsi con ipotesi sempre più sconvolgenti. Éric-Emmanuel Schmitt propone un romanzo a due voci, capace di ripercorrere con profondità e leggerezza le vicende centrali del Nuovo Testamento, mettendo in luce le caratteristiche più umane dei suoi protagonisti e restituendo al lettore la meraviglia per una storia fatta di incertezza e fede. Questa edizione del romanzo comprende un'appendice dell'autore sulle circostanze in cui il testo è stato scritto: "Sette anni di lavoro sono appena scomparsi fra le mani degli svaligiatori. L'allarme è riecheggiato per strada, senza allertare né far muovere nessuno. È il 4 gennaio del 2000 e mi è stato strappato tutto in pochi secondi". Così scrive Schmitt nel "Diario di un romanzo rubato", testo che arricchisce l'edizione italiana del Vangelo secondo Pilato e racconta le vicissitudini che hanno accompagnato la stesura di un romanzo che rischiava di andar perduto.

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