Thursday's Book: il libro del giovedì (71)

Buon giovedì a tutti!
Questa sera vi propongo il libro di un autore poco conosciuto in Italia.
Greg Dawson è un giornalista americano che si occupa di tutela dei consumatori, sicuramente quanto di più lontano da uno scrittore di narrativa storica. Quello che però lo contraddistingue è un'ottima penna e la sua storia famigliare. Infatti, l'idea de La pianista bambina nasce dal voler mettere nero su bianco la storia di sua madre Zhanna Arshanskaya Dawson, sopravvissuta all'Olocausto assieme alla sorella proprio grazie ad un talento musicale fuori dal comune.
Come suggerisce il titolo originale, Hiding in the spotlight, le due ragazze sopravvissero letteralmente sotto la luce dei riflettori, assumendo una nuova identità e suonando per i soldati tedeschi fino ad ottenere la possibilità di andare negli Stati Uniti.
Dal libro è stato tratto l'omonimo film documentario del 2011, prodotto in collaborazione tra Italia e Stati Uniti. 
Ora vi lascio alla scheda del libro, vi ricordo che, in caso vogliate partecipare alla rubrica e fare voi una segnalazione, basta lasciare un commento al post oppure mandare una mail a illibrodelgiovedi@gmail.com. Il vostro consiglio sarà pubblicato in questo spazio dedicato. A presto e buona lettura!

Titolo: La pianista bambina
Autore: Greg Dawson
Editore: Piemme
Collana: Bestseller
ISBN: 885661815X
ISBN-13: 9788856618150
Pagine: 259

Sinossi:
Per cinquant'anni della sua vita, il 25 dicembre Greg ha festeggiato con la famiglia il Natale e il compleanno di sua madre. E neppure un giorno, per mezzo secolo, ha sospettato quale enorme segreto potesse nascondersi dietro le candeline soffiate, i regali e gli addobbi. Un segreto che sua madre, a più di ottant'anni, decide di svelare. Ed è così, all'improvviso, che la storia, la Grande Storia, entra nella vita di Greg, con un consunto spartito di Chopin che la donna, musicista di talento, conserva religiosamente. Il racconto inizia molto tempo prima, in Ucraina, dove la piccola Zhanna, sostenuta dal padre, un pasticciere di Minsk, studia pianoforte rivelando da subito un talento non comune. Ma quando, nel 1941, i tedeschi invadono l'Ucraina e moltissimi ebrei, compresa la sua famiglia, vengono deportati verso i campi di sterminio, il suo sogno di bambina si trasforma in incubo. "Ci hanno messi in colonna, diretti a nord. Sapevamo che ci avrebbero uccisi, perché a nord non c'era niente. Mio padre allora mi diede la sua giacca e mi disse: 'Non m'importa come, ma vivi'". Da quel giorno, Zhanna non sarà più Zhanna. Si chiamerà Anna, invece. Avrà un nuovo atto di nascita, un nuovo compleanno, una nuova religione. Solo quello spartito di Chopin nascosto sotto i vestiti a proteggerla dalla follia e dall'orrore del mondo, unico brandello di infanzia che le è rimasto.

Nessun commento:

Powered by Blogger.