Pensieri e Riflessioni su "Una piccola bugia" di K.A. Tucker

K.A. Tucker
Una piccola bugia
Newton & Compton
Ebook: Una piccola bugia
ISBN 978-88-541-7545-7
Pagine 320
Euro 4,99 
Ebook n. 844

«Fa’ che io sia orgoglioso di te». Sono le ultime parole che il padre di Livie pronuncia di fronte alla figlia. Nei sette anni trascorsi dalla tragica morte dei genitori, Livie ha fatto del suo meglio per mantenere quella promessa e si è occupata della sorella con grande responsabilità. Ma con l’ingresso al college arrivano anche sfide inattese che metteranno alla prova la sua solidità e il suo cuore. Livie entra a Princeton con un piano preciso: prepararsi per la scuola di medicina e incontrare un bravo ragazzo. Ciò a cui non è invece preparata sono Jell-O, amabile compagna di stanza alla quale non riesce a dire di no, e Ashton, l’arrogante e attraente capitano della squadra di canottaggio maschile. Ashton è anche uno dei migliori amici di Connor, un ragazzo che corrisponde perfettamente a quello che Livie ha in mente per sé. Perché allora continua a pensare ad Ashton? Quando Livie si deve confrontare con voti mediocri, aspirazioni di carriera che sembrano andare in fumo, e l’incapacità di gestire i sentimenti per Ashton, che non vorrebbe provare, è costretta a rinunciare alla promessa fatta al padre. E all’unica Livie che lei conosce…

Il mio pensiero:
Quando, tempo fa, mi sono lasciata avvolgere e coccolare dalla storia narrata dalla Tucker in "Dieci piccoli respiri", e ancora le voci di un suo seguito erano solo sussurrate, ricordo di essermi dimostrata scettica. Il primo era stato talmente bello ed originale che ero convinta fosse impossibile produrre qualcosa alla sua altezza senza cadere - per ben due volte a fila - nel banale delle classiche storie trite e ritrite new adult.
"Dieci piccoli respiri" in un certo senso è un romanzo autoconclusivo; la storia di Kacey e Trent aveva raggiunto il suo lieto fine... ma... l'autrice aveva ancora molto da raccontare su Livie, la sorella più piccola.
È per fortuna non si è fermata perché, credetemi, questo secondo volume è ancora più bello del primo!

Per chi non avesse letto il precedente sappia che può comunque partire anche da qui. Ad ogni modo vi dico due parole sulla storia di queste ragazze.

Quando entrambe erano ancora molto piccole (Livie aveva solo undici anni) i suoi genitori muoiono in un incidente stradale. In macchina con loro c'era anche la sua sorella più grande, Kacey, che si salvò per miracolo ma fu costretta a trascorrere un anno in un letto d'ospedale... con tutto ciò che ne consegue - argomento del primo volume.
Delle due sorelle, Livie, la più piccola, è sempre stata quella più posata, più riflessiva e studiosa. Ma ciò non significa che anche lei non porti sulla pelle e nel cuore le cicatrici di quel triste giorno.
Ormai Livie ha diciotto anni e deve andare al college: sarà la prima volta che si allontanerà dalla sorella provando a vincere la sua timidezza.
E si sa... la vita al college modifica le prospettive di vista a moltissimi studenti.
Ci sono i professori, le materie da studiare, le tesine, le compagne di stanza, le feste, i ragazzi, l'alcol... e ancora le FESTE e i RAGAZZI e l'ALCOL.
L'unione di questi tre ultimi elementi sarà davvero "stimolante" per Livie che ancora non ha dato il suo primo bacio.
Due parole sulla parte maschile: Ashton. Non un semplice ragazzo... ma il capitano della squadra di canottaggio con un fisico da urlo, delle labbra da divorare e degli occhi che parlano. Unico difetto: è un tantino Don Giovanni...
Dite che potrebbe essere un buon partito per la nostra Livie?
Mhm... peccato che sia già fidanzato...

Bevo un altro sorso. Lo sguardo di Ashton si abbassa sulla mia bocca e io mi fermo, sollevando il bicchiere per nascondere le labbra. Il suo sorriso si allarga. Si diverte a mettermi in imbarazzo. Il tipo è così dannatamente sicuro di sé che mi da il voltastomaco.

Anche questo capitolo non mancherà di offrire la giusta dose di bollori e drammi familiari, ma ha una marcia in più: l'autrice riesce a far sospirare le lettrici come pochi sanno fare.
Ti coinvolge e incuriosisce dalla prima all'ultima pagina lasciandoti poi completamente soddisfatta sul finale.
Sa dosare amore, passione e sentimento con maestria rendendo questa storia, e soprattutto i personaggi, indimenticabili.

Un altro punto a favore quindi per la Tucker. Fidatevi di me: entrambi i due romanzi meritano!
Stefania

2 commenti:

  1. mi era già piaciuto il primo! Sono contenta che mantenga alto lo standard

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