PENSIERI E RIFLESSIONI SU “THIAGO” DI MARGARET GAIOTTINA
Titolo: Thiago
Autore: Margaret Gaiottina
Editore: Mamma
Edizione: 2
ISBN: 8890995475
ISBN-13: 9788890995477
Pagine: 250
Formato: Cartaceo e Ebook
Trama - A Sussex e nel jet set internazionale nessuno è più conteso di Thiago, biondissimo Golden Boy e ultimo rampollo della famiglia Saxton. Ma Sussex non è solo lusso, è anche desolazione e periferia dove una ragazza come Portia Matini non sa proprio dire di no. Mai. A nessuno. Porzia non sa però che il fascino patinato delle donne dei quartieri alti non regge il confronto contro la forza vera, quella naturale che sgorga dal cuore, stilla da labbra impertinenti e da occhi di fuoco come i suoi. Anche quando ci sente buoni solo per un giro di giostra. Anche quando l'amore più biondo che c'è nasconde uno spaventoso segreto.
Il pensiero di Amarilli73
Fasce addominali che sembravano plasmate da mani celesti, pettorali incisi con lo scalpello. Portia si leccò le labbra ancora accaldata per i pensieri indecenti.
Dopo il primo volume dedicato al secondogenito Orlando (JAGUARA’ – trovate la mia recensione qui), ecco l’atteso seguito con l’ultimo dei figli, lo scapestrato Thiago.
Dirò subito che se nel primo episodio c’è una leggera spruzzata di paranormal, qui il collegamento con quel genere è divenuto ancor più tenue. In realtà, a mio modesto parere, la Gaiottina aveva voglia di concedersi una storia di sesso e poi d’amore, punto e basta. Quindi niente tanti fronzoli, tanti vorrei ma non posso. Qui si vuole e si può, e pure in modo sfacciato. La sua Portia non è una donnina da pelle d’avorio e delicati sospiri, ma una ragazzaccia cattiva a cui piace farsi strizzare e strapazzare per bene, con le sue naturali esigenze ormonali.
E finalmente una donna vera, mi viene da dire. Nei romance è tutto una esaltazione di maschi muscolosi con erezione eterna, ma appena c’è una donna che mostra di avere i bollori nel quotidiano, finisce quasi sempre per essere l’antagonista, la donnaccia che finisce male. Qui invece la Portia “sozzona felice” ispira simpatia, ti porta a fare il tifo per lei. Io sono stata dalla sua parte.
E dall’altra parte, magia: non un nobiluomo o un cadaverino tormentato, ma un altrettanto cattivo ragazzo, tutto sesso e motori rombanti, e pure molto serpentoso (in senso letterale).
Insomma, due tipi non convenzionali e molto poco romance, che però insieme stanno divinamente bene come carta e Bostik.
Alla fine, posso dire questo. Forse come originalità e stile, il primo libro s’imponeva alla grande, e in questo secondo ci si poteva permettere di osare qualcosa in più (la bravura della penna c’è e senti la fermezza nella mano di chi la tiene). Però se devo scegliere tra il team Orlando/Maya e Thiago/Portia, mi vien da scegliere i secondi. Meno perfetti e più crudi, però “coatti” sinceri.
Adesso di fratelli ne resta uno, o forse no (leggete, leggete). La domanda rimane: con David ci sarà qualche sorpresa sorpresona?
Amarilli73 |
La fermezza della mano è... wow! Mizzica che emozione e che gioia vedere che c'è chi preferisce la rozza Portia. Grazie, Amarilli, per aver letto e perché hai colto benissimo l'essenza del personaggio femminile!
RispondiEliminaPrego, Margaret e in bocca al lupo per il futuro! Vogliamo gli altri fratelli!!!
Eliminagià mi ispirava Thiago nel racconto Jaguarà, e le rozze di solito mi stanno più simpatiche, dovrò leggerlo assolutamente
RispondiElimina@ chiara: ma sì, che noia sempre queste perfettine!! W le donne più reali e credibili!
RispondiEliminaGrazie ragazze!!! E' vero, spazio anche alle donne un po' più trasgressive del solito :-)
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