PENSIERI E RIFLESSIONI SU “IL FANTASMA DAI CALZINI GIALLI” DI JOSH LANYON

Titolo: Il fantasma dai calzini gialli
Titolo originale: The Ghost Wore Yellow Socks
Autore: Josh Lanyon
Traduttore: Chiara Messina
Edizione Ebook 978-88-98426-34-8
Lunghezza: 200 pagine
Collana: World / Rainbow
Genere: M/M
Formato: pdf, epub, mobi
Prezzo: 4,99 €

Trama: Dopo un disastroso weekend romantico, il timido pittore ventenne Perry Foster scopre che le cose possono sempre andar peggio quando, di ritorno da San Francisco, trova il cadavere di un uomo nella sua vasca da bagno. Un cadavere con addosso un giubbotto sportivo alquanto brutto… e dei calzini abbinati.
Perry non ha idea di chi sia il defunto, ma la cosa non gli è di gran conforto. Come ha fatto un uomo morto mai visto prima a finire nel suo appartamento chiuso a chiave presso l’isolato Alston Estate, nelle selvagge profondità del Vermont? Perry chiederà aiuto all’alto, ombroso e ostile ex Navy SEAL Nick Reno… Ma Reno è davvero ciò che sembra?

Il pensiero di Amarilli73


Nick coprì la sua bocca con la propria in un bacio impetuoso e veloce.
Perry lo baciò con altrettanta foga e represse l’impulso di stringerlo tra le braccia e dirgli un mucchio di cose che avrebbero senza dubbio fatto sì che Nick non lo cercasse quando sarebbe tornato per il processo.
«Prenditi cura di te, ragazzino,» gli raccomandò l’uomo in tono burbero, e poi se ne andò – fuori dalla porta e in fondo al corridoio – prima che Perry riaprisse gli occhi.

Questa storia potrebbe tranquillamente passare per un buon poliziesco, scritto con taglio ironico, se non fosse per i particolari risvolti nascosti tra le righe.
C’è l’eroe giovane, sognatore ma non sciocco, asmatico ma non una macchietta effeminata, anzi. Un tipo sveglio e capace di inaspettato coraggio. C’è l’eroe classico, l’ex-Navy Seals amareggiato dalla vita e in cerca di riscatto, che di norma non degnerebbe di uno sguardo il suo giovane vicino di casa con inalatore appresso. E c’è un vecchio caseggiato bisognoso di ristrutturazione, isolato, malfamato, forse luogo del tesoro o forse rifugio prediletto di cadaveri e fantasmi. E una formidabile serie di personaggi di fila, costituita dagli ospiti del maniero, ciascuno con i propri tic, i propri inquietanti segreti e un possibile movente.
Fin qui il plot giallo, intrigante e divertente al punto giusto.
Ma poi ci sono, come dicevo, i messaggi seri che Lanyon riesce a far trasparire comunque e con grande naturalezza: il rifiuto della famiglia per la propria inclinazione sessuale, il rifiuto della società in generale per chi non maschera una diversità ritenuta “non conforme”, il rifiuto dell’eroe di guardarsi allo specchio e di far luce dentro se stesso, una volta per tutte. Con un’attrazione che nasce pian piano, senza bisogno di scene ad effetto, ma fatta anche di cibi caldi, un posto sicuro e piccole premure quotidiane.
Amarilli73

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