PENSIERI E RIFLESSIONI SU “SEMPLICEMENTE AMORE” DI MARY BALOGH (SIMPLY QUARTET #2)

Autrice: Mary Balogh
Titolo: Semplicemente amore
Titolo originale: Simply Love
Saga: Simply Quartet
Editore: Mondadori - I Romanzi Oro 145
Uscita: Gennaio 2015
Cartaceo - Ebook
Ambientazione: Inghilterra, 1815 circa (periodo regency)

Trama: Anne Jewel, madre nubile e insegnante, viene invitata con il figlio nella residenza gallese dei Bewcastle per l’estate. Il giorno del suo arrivo Anne si ritrova a osservare, non vista, un uomo che la colpisce per avvenenza e virilità: quando però si volta, le rivela un volto deturpato dalle cicatrici. Rimpatriato dalla guerra orribilmente menomato, Sydham Butler ha vissuto da recluso, e in quella donna deliziosa, altrettanto ferita nell’anima, riconosce uno spirito affine. Succede così che, un pomeriggio, amicizia e desiderio esplodano in incontenibile passione. E Sydham dovrà poi convincere Anne che l’amore non è semplice né complicato, ma è proprio quello che entrambi meritano.

SEMPLICEMENTE AMORE (Simply Love) è il secondo romanzo della serie “Simply”, le cui protagoniste sono le insegnanti di una scuola per signorine situata a Bath.
La serie, che si è aperta con RISVEGLIO DI PASSIONI (Simply Unforgettable) – nr. 144 della collana I Romanzi Oro, proseguirà con SEMPLICEMENTE MAGICO (Simply Magic) e SEMPLICEMENTE PERFETTO (Simply Perfect), già pubblicati nella collana I Romanzi (nr. 823 de I Romanzi Classic e nr. 7 de I Romanzi Emozioni rispettivamente), e che saranno anch’essi ristampati prossimamente ne I Romanzi Oro.

Premi e riconoscimenti della critica: Premio Reviewer’s Choice Award di Romantic Times nel 2006 come Romanzo Storico dell’Anno (Historical Romance of the Year); All About Romance DIK (Desert Isle Keeper).

Il pensiero di Amarilli73

Adesso devo vivere con le conseguenze di quella scelta. E non voglio chiamarla una scelta sbagliata. Sarebbe stupido e inutile. Quella scelta mi ha portato tutto ciò che è accaduto da allora, compreso questo stesso istante. Le scelte che ho fatto oggi, quelle che farò domani o la settimana prossima, mi porteranno al successivo, ai successivi momenti della mia vita. E’ un viaggio, Miss Jewell. Sono giunto a comprendere che la vita non è altro che questo, un viaggio.

Dopo Frances (in RISVEGLIO DI PASSIONI – trovate la mia recensione qui), una nuova insegnante della scuola gestita dall’indomita Miss Martin è destinata a capitolare. Stavolta tocca a Anne Jewel, un gioiello tanto bello quanto compromesso e rovinato (con un figlio illegittimo senza essere sposata, ovvero una delle massime abiezioni per l’epoca).

Ammetto che la Balogh mi ha un po’ spiazzata, perché ha scelto di abbinare a un personaggio così doloroso un corrispondente maschile altrettanto sfortunato. Di solito, se lei è povera e nubile, lui è un eroe che arriva su un cavallo bianco come un raggio di sole, ma qui Sydham esce invece dall’ombra come un mostro deturpato e con il fisico a metà (senza un braccio, senza un occhio, ustionato su un lato). 
La nostra all’inizio fugge, ne prova ripulsa, e la storia sembrerebbe finire lì. E invece l’autrice ti sfodera trecento pagine tra le più strazianti e tenere che le siano mai venute fuori, un continuo pungolare con dubbi e slanci, tentennamenti e fremiti. E un mostro tanto sgraziato fuori quanto immenso dentro.

Avevo iniziato ad appuntarmi qualche frase, ma poi mi sono accorta che avrei dovuto sottolineare tutto il libro. Anne e Sydham sono due creature sole ma fiere, bastonate ma decise a trovarsi un loro posto nel mondo, e senza bisogno di ricorrere alla compassione altrui.

Ci sono paesaggi magnifici, una natura selvaggia o fatta di piccoli dettagli, che sembra rispecchiare la durezza e la diffidenza dei due, il loro bisogno di farsi comprendere e accettare. E le scene d’amore sono altrettanto pacate, misurate, difficoltose nello svolgimento quanto le condizioni fisiche della coppia.

Non ci viene risparmiato un finalino stile “tutti insieme appassionatamente” (così caro all’autrice), ma per fortuna tutto si salva con l’aggiunta di tre pagine e di un magnifico particolare (conchiglie, e non dico altro), che mi fatto sciogliere ancor di più.

Secondo volume di una serie stupenda. Ma è difficile scovare romanzi baloghiani poco meno che stupendi.
Amarilli73

3 commenti:

  1. Sotto una parvenza di delicatezza la Balogh e' una autrice assai impavida, non e' da tutti avere il coraggio di osare con personaggi che non sono fintamente tarati per convenienze di trama. Amarilli, come sai poche cose mi disturbano come i finti-brutti, finti-duri, finti-bastardi ecc ecc ecc

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  2. Il pezzo iniziale che hai evidenziato e' alla base di tutto il libro, ottima scelta!

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  3. Grazie Lucia! Un libro pieno di bellissimi brani.

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