Intervista ad Enrico Padovan, curatore e ideatore di "LA LANTERNA DEI SOGNI"
Cari amici lettori,
dopo avervi segnalato nei giorni scorsi l’antologia di fiabe a tematica GLBT – LA LANTERNA DEI SOGNI (Triskell Edizioni), che potete scaricare GRATUITAMENTE qui, abbiamo fatto quattro chiacchiere con il curatore e ideatore di questo progetto così significativo: Enrico Padovan.
Ciao Enrico! Grazie di aver accettato d’essere ospite nel nostro Blog!
Prima di tutto, vuoi raccontarci qualcosa di te e delle tue passioni, della tua attività di scrittura e dei tuoi interessi anche non letterari?
Ciao Amarilli, grazie per l’attenzione che mi stai dedicando. Su di me che dire? Mi chiamo Enrico, ho trentaquattro anni e sono del sagittario. La scrittura è arrivata quasi per caso, non ho una preparazione classica. Quattro anni fa ho aperto il blog “Il cantafiabe smemorato”, uno spazio completamente dedicato ai libri illustrati e alla narrativa per l’infanzia. Con l’andar del tempo, continuando a commentare le pubblicazioni altrui, è sorta in me la voglia di scrivere qualcosa di mio. In questo modo sono nate delle piccole fiabe, alle quali sono molto legato. Nel 2014 ho reso disponibile online il racconto gratuito Il catturastelle, illustrato da Marianna Balducci. Mi piacerebbe pubblicare un libro di fiabe illustrato. Le mie passioni oltre alla scrittura sono la musica jazz e la pizza!
Quando e come è nata l’idea di realizzare un’antologia così particolare? E perché la scelta di usare la fiaba? Ritieni che in questo modo certe tematiche siano più accettabili oppure ti proponevi di trasmettere un messaggio ma in modo più sfumato?
Tempo fa ho collaborato alla realizzazione di un libro di fiabe per l’infanzia: avrei tanto voluto inserire almeno una storia a tematica LGBT, ma non è stato possibile. L’idea, però, non mi ha mai abbandonato, così qualche mese fa ho deciso di sottoporla a Trisekll Edizioni. Con l’editore abbiamo deciso di spostare il target di lettura a un pubblico di giovani adulti e abbiamo bandito un concorso letterario.
Per quanto riguarda la seconda parte della domanda, ritengo la fiaba il contenitore per eccellenza di tutte le paure più grandi dell’essere umano. Quando una cosa ci fa troppa paura, la mettiamo nelle fiabe. Quindi, quale forma espressiva migliore per parlare di omosessualità? Specialmente in un paese retrogrado come il nostro.
A che tipo di pubblico si rivolge questo tipo di fiabe?
Prima di rispondere, permettimi una piccola precisazione: i racconti che compongono La lanterna dei sogni non sono esattamente delle fiabe. La fiaba è un genere letterario ben preciso, con i suoi canoni e le sue regole.
Agli autori del nostro progetto abbiamo chiesto delle novelle di genere fantastico che attingessero all’immaginario della fiaba classica. Come ho già spiegato nella risposta precedente, il pubblico di riferimento è quello dei giovani adulti.
E che riscontro hai avuto dagli autori che hanno partecipato? Vedendo il risultato, sei soddisfatto?
La cosa che più mi ha sorpreso leggendo i testi pervenuti è la confusione che esiste negli autori tra fantasy, fiaba, favola e folclore. Alla fine ho deciso di scegliere i testi che mi sembravano migliori, sebbene non tutti avessero riferimenti espliciti alle fiabe classiche, come richiesto nel bando. Ne è venuta una raccolta eterogenea di racconti di genere fantastico. Credo sia una lettura piacevole, ma io sono di parte!
All’interno dell’antologia c’è anche un tuo brano, dove racconti di zio Vincenzo. Vuoi parlarcene?
Quando ho proposto il progetto a Triskell Edizioni mi serviva un titolo, così ho buttato lì La lanterna dei sogni, con la ferma intenzione di cambiarlo in seguito. Il titolo, però, piaceva a tutti, e alla fine si è deciso di tenerlo. Era necessaria, tuttavia, una spiegazione: cos’è una lanterna dei sogni? In questo modo è nata la storia di Vincenzo e della sua lanterna fatata, che lega tutte le storie che compongono l’antologia.
Nonostante il momentaneo successo del genere M/M, c’è ancora molta ostilità. I lettori del nostro blog, per fortuna, hanno accolto bene l’inserimento di molte recensioni e l’interesse che riserviamo alle nuove uscite, però ogni tanto qualche commento sgradito arriva. Hai una tua opinione in proposito?
Sì, che ciascuno è libero di leggere ciò che preferisce. E che trovo chi si accanisce contro un genere o un libro estremamente noioso. I miei M/M preferiti sono quelli M. J. Pearson.
Infine, la domanda d’obbligo relativa al futuro. Hai nuovi progetti all’orizzonte? Pensi di ripetere l’esperienza dell’antologia (sempre in combinazione con Triskell Edizioni)?
Sì, qualche idea ce l’ho, ma preferisco non rivelare nulla per rispetto e scaramanzia. Posso solo dire che veder nascere un’antologia mi è piaciuto…
Grazie ancora per essere stato nostro ospite e torna presto a trovarci!
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Amarilli73 |
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