PENSIERI E RIFLESSIONI SU “I FANTASMI DEI NATALI PASSATI” DI FEDERICA SOPRANI E VITTORIA CORELLA

Titolo: I Fantasmi dei Natali passati
Autore: Federica Soprani e Vittoria Corella
Editore: Lite Edition
Data di Pubblicazione: 29 Luglio 2014
Serie: Victorian Solstice #4
Formato: e-book

Trama – Come in ogni Vigilia di Natale Vittoriana che si rispetti, i fantasmi fanno visita ai vivi allo scoccare della mezzanotte. Ma nella Londra gotica e maledetta di Victorian Solstice gli spiriti si lasciano dietro i cadaveri di chi conta poco o niente. Per la J&J Investigations però tutti sono importanti. Tutti meritano giustizia. Per gli ‘innominabili’ di Londra, Jericho e Jonas sono disposti a guardare in faccia i loro vecchi fantasmi.

Il pensiero di Amarilli73
Dopo tutto lui poteva capire meglio di chiunque altro come fosse possibile amare qualcuno e nello stesso tempo costringersi a stargli lontano, per non aggiungere dolore al dolore. A volte il solo modo per salvare un amore era strapparselo via dal cuore.

Per l’ultima volta (ma davvero?) ritorniamo a Fine del Mondo e al meraviglioso duo della J & J Investigations. Per l’occasione le autrici sono più magnanime e si decidono a offrire un vero squarcio su entrambi i passati, anche se con molta esitazione, in punta di piedi, con una sorta di comprensibile pudore verso due creature che hanno sicuramente amato molto e a cui hanno fatto dono di un’anima che va oltre la pagina e che continua a persistere. Anche dopo la parola “fine”.

Io dall’inizio dei quattro racconti aspettavo una rivelazione, al di là degli ambigui giochi di sguardi, e ora mi ritengo pienamente soddisfatta. Dirò di più. Al di la dei singoli interrogativi che qui trovano risposta, è stato su un particolare “credo di amarti” che il mio cuore ha fatto una capriola e ha proseguito a rischio tachicardia. Perché comunque temevo sempre il peggio, la coltellata dopo l’euforia. E invece c’è una conclusione eterea come tutto era iniziato, notturna, soffusa, tremendamente romantica. 

Grazie per aver creato Jonas e Jericho, grazie per aver trasfuso il fumo e le nebbie di Londra tra le righe, grazie per aver sognato e aver lasciato condividere agli altri i vostri sogni. Il che non è cosa da poco.

Londra era una città giocattolo, un ninnolo imprigionato in una sfera di cristallo piena d’acqua e corpuscoli bianchi. Una mano visibile l’agitava senza posa, avvolgendola in una bufera perenne e vorticante.
Amarilli73

1 commento:

  1. Ti ringrazio, Amarilli. Spero il futuro mi porti ancora un po' di Jonas e Jericho.

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