In libreria: "Una storia crudele" di NATSUO KIRINO

NATSUO KIRINO
Una storia crudele
Traduzione dal giapponese di Gianluca Coci
256 pagine
euro 9,00
EAN 9788865592274
Beat Edizioni
Edizione originale Giano

Ubukata Keiko, trentacinquenne scrittrice di successo nota con lo pseudonimo di Koumi Narumi, scompare lasciando un’unica traccia dietro di sé: un manoscritto intitolato Una storia crudele. È la scioccante confessione del rapimento subito da bambina. A dieci anni, infatti, Keiko fu rapita nel quartiere a luci rosse in cui s’era maldestramente avventurata, e restò nelle mani di Kenji, il rapitore, per un anno intero stabilendo con lui un rapporto agghiacciante, ambivalente, la cui natura le è rimasta sempre oscura. Quando fu ritrovata, non rivelò niente di ciò che era accaduto, né alla polizia né agli psichiatri che avrebbero voluto aiutarla. Soltanto Miyasaka, un misterioso detective con un braccio solo, non si stancò d’indagare, forse innamorato della verità o forse di Keiko, oppure curioso di venire a capo di una vicenda dai dettagli morbosi. Opera in cui ne va della sottile linea che separa i fantasmi della scrittura da quelli della realtà, Una storia crudele è uno dei maggiori successi di Natsuo Kirino, «l’unica vera voce innovativa della letteratura giapponese degli ultimi venti anni» (Daisuke Hashimoto).

«Natsuo Kirino si conferma tra quegli scrittori giapponesi d’élite che stanno trasformando il romanzo giapponese contemporaneo».
The Washington Post

«Il noir e il romanzo di formazione sono tradizionalmente generi opposti, ma Kirino li fonde in modo brillante. I lettori di Murakami Haruki si sentiranno a casa».
Booklist

«Natsuo Kirino: una delle contestatrici più formidabili delle istituzioni sacre alla società nipponica».
Il Venerdí di Repubblica

Natsuo Kirino è nata nel 1951 a Kanazawa, un’antica città del Giappone centrale. Autrice di Le quattro casalinghe di Tokyo (Neri Pozza 2003) Grotesque (Neri Pozza 2008) Real World (Neri Pozza 2009) L’isola dei naufraghi (Giano 2010) Una storia crudele (Giano 2011) è tra le migliori scrittrici giapponesi contemporanee. 

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