Pensieri su "SORTILEGI E PICCOLE MAGIE" di Maiga Doocy
Leovander Loveage è un maestro nelle piccole magie. Può evocare farfalle con una canzone o far diventare rosa i capelli di qualcuno schioccando le dita. Sono solo trucchetti che non gli fanno guadagnare una gran reputazione, ma quelli più elaborati hanno sempre creato disastri, e così Leo ha giurato da tempo di non scrivere più magie potenti. Questo fino a quando un incidente con un incantesimo proibito lo costringe a obbedire agli ordini di Sebastian Grimm, il suo storico rivale. Grimm è l'esatto opposto di Leo: rispettato, talentuoso e assolutamente insopportabile. L'unica cosa su cui concordano è che rivelare la maledizione che li lega significherebbe la fine delle loro carriere. Hanno quindi bisogno di un controincantesimo, e in fretta. Si mettono così sulle tracce di una strega misteriosa che, si dice, è capace di spezzare le maledizioni e vive nel Bosco Inquieto, una foresta infestata da mostri assassini e pericolosi fuorilegge. Per sciogliere l'incantesimo, dovranno scoprire quanto sia potente la magia di Leo, mettere da parte le rivalità, e - orrore! - lavorare insieme.
Titolo: SORTILEGI E PICCOLE MAGIE
Autrice: Maiga Doocy
Editore: Mondadori
Pagine 394
Uscita: 24 giugno 2025
Tu non sei per niente romantico, vero?
Non ha senso costruire una gigantesca, misteriosa torre nel cuore del bosco, se poi devi rovinarla progettando gli interni in modo razionale. Naturalmente avrei potuto usare un’unica porta, ma non è quello che voglio. Ne voglio centinaia.
L'insoddisfazione per questa lettura è prima di tutto colpa mia, perché, essendo uscito in Oscar Vault, credevo fosse un fantasy carino e adatto anche alla mia età.
Purtroppo, come ho letto il commento entusiasta dell’autrice di "Miele e cenere" riportato sul retro di copertina, avrei dovuto sentire squillare tutti gli allarmi (la velocità di narrazione è, più o meno, la stessa).
Fino al sessanta per cento della storia, la trama che mi ha attratto si è rivelata molto più accattivante del libro in sé.
Si fa leggere, ma ha uno sviluppo semplice, molto tranquillo, per non dire lento lento.
I vari colpi di scena sono prevedibili e, onestamente, pensavo che almeno tutto si risolvesse in un unico volume senza troppa pesantezza. Invece, è una trilogia o, forse, peggio???
Alla fine, l’ho dato a mio figlio quattordicenne per le vacanze, perché credo lo apprezzerà (in effetti, penso che 14-15 anni sia il target perfetto, anche se tra gli eroi è stato inserito un adolescente amante dell'alcol che destabilizza un po’ gli stereotipi).
Si fa leggere, ma ha uno sviluppo semplice, molto tranquillo, per non dire lento lento.
I vari colpi di scena sono prevedibili e, onestamente, pensavo che almeno tutto si risolvesse in un unico volume senza troppa pesantezza. Invece, è una trilogia o, forse, peggio???
Alla fine, l’ho dato a mio figlio quattordicenne per le vacanze, perché credo lo apprezzerà (in effetti, penso che 14-15 anni sia il target perfetto, anche se tra gli eroi è stato inserito un adolescente amante dell'alcol che destabilizza un po’ gli stereotipi).
YA buonista, dove tutti si vogliono bene e quasi tutte le imprese impossibili (e pure la morte) si superano con sogni d’amore e sorrisoni.
Gran sollievo al termine, e già cominciavo a non ricordarmi molto.
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