Pensieri su "Come perdere un Lord in dieci giorni" di Sophie Irwin
Lord Ashford è ricco, bello e titolato, e tutte le dame d'Inghilterra lo vorrebbero come marito. Peccato che lui abbia chiesto la mano di Miss Lydia Hanworth, l'unica donna che non lo desidera. Costretta dalla famiglia ad accettare la proposta di Ashford, Lydia è decisa a sottrarsi a un matrimonio senza amore, perché non potrebbe mai innamorarsi di una persona così terribilmente arrogante e rigida come lui. Coinvolta nella festa più tremenda dell'anno e a dieci giorni dall'annuncio del fidanzamento, Lydia farà qualsiasi cosa per liberarsi di Ashford una volta per tutte. Anche se questo significa vestirsi malissimo e risultare maleducata, irritante e insopportabile: Ashford dovrà rimpiangere il giorno in cui ha messo gli occhi su di lei. Cosa può andare storto, dopotutto? Niente, solo innamorarsi...
Autrice: Sophie Irwin
Titolo originale: How to Lose a Lord in Ten Days
Pagine 399
Editore: Mondadori
Uscita: 1 luglio
* ringrazio moltissimo Mondadori per la copia fornita
Stavolta la protagonista è Lydia, appartenente a una famiglia di commercianti che si sono arricchiti con i lanifici e che da sempre ambiscono a imparentarsi con una famiglia nobile. Quindi, lei e il fratello stanno cercando di raggiungere la maggiore età e prendere possesso delle loro rendite prima che i parenti riescano a combinare nozze di convenienza.
Purtroppo, quando la meta è oramai vicina, Lydia viene scelta come sposa da Lord Ashford, marchese e futuro duca, che necessita di introitare importanti masse di denaro con urgenza per preservare il proprio patrimonio e l’onore del proprio titolo.
I due non potrebbero essere più diversi: lei agogna libertà e una vita di pace e buone letture, lui è convinto di essere il sogno impossibile di ogni debuttante.
C’è un’unica soluzione: Lydia deve farsi scaricare da lui, evitando le nozze e un pubblico scandalo. Ma non è facile e c’è poco tempo, giusto 10 giorni.
Era da un po’ che non mi capitava di ridere così tanto, proprio ad alta voce, mentre leggevo un romanzo. Buona parte di questo libro si fonda su battibecchi divertenti, dispetti infantili e commenti acidi, e ho trovato parecchie scene ben calibrate, con dialoghi brillanti.
I dieci giorni di soggiorno nobiliare in campagna sono scoppiettanti, tra comprimari assortiti, un fratello detective provetto con un’indagine in corso, e una guerra non dichiarata tra fidanzati forzati e non convinti.
Scene preferite? Le uscite a cavallo, il profumo alla trota e l’esibizione serale di canto.
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