Pensieri su "LE ISOLE DEGLI DEI" di Amie Kaufman


Nelle vene di Selly non scorre sangue ma acqua di mare, perciò quando il padre, imbarcatosi un anno addietro, le fa recapitare una lettera in cui le comunica che non tornerà prima di sei mesi e che lei dovrà restare a Kirkpool fino al suo rientro, la delusione e la rabbia prendono il sopravvento. Di certo, l'ultima cosa che lei ha voglia di fare è aspettarlo tutto l'inverno con le mani in mano. Peccato però che il suo piano di inseguirlo venga vanificato da un affascinante straniero, che ha marchi verde smeraldo da mago lungo gli avambracci e sul dorso delle mani. Quando poi il ragazzo, il principe Leander di Alinor, convince il capitano della Lizabetta, una delle imbarcazioni del padre di Selly, ad aiutarlo, sia la ragazza sia il resto dell'equipaggio verranno coinvolti nella sua missione. Dovranno attraversare il Mar della Mezzaluna in modo che, una volta giunti alle sacre Isole degli Dèi, il principe possa completare un rituale, ma a dirla tutta Selly non muore all'idea di scortarlo né di assecondarne i capricci da ragazzo viziato. Nel giro di poco tempo, quello che era iniziato come un viaggio di piacere finirà per diventare una fonte inesauribile di pericoli. Ai tradimenti si aggiungeranno situazioni terribili in alto mare, due paesi si ritroveranno sull'orlo della guerra, due estranei, senza volerlo, si avvicineranno più di quanto potessero mai immaginare, e due divinità pericolose si risveglieranno dopo secoli di letargo.


Titolo: Le isole degli dei
Autrice: Amie Kaufman
Saga: The Isles of Gods
Editore: Mondadori
Pagine 540
Uscita: 18 febbraio 2025



«Non che pensassi di vivere per sempre, 
solo che non mi aspettavo un preavviso del genere sulla data della mia morte.»


Avevo il volume pronto da leggere già da un po' e posso confermare che si tratta di una dilogia YA davvero molto promettente. 
Inutile a dirsi, la Kaufman sa come conquistarti: già dal prologo ero sua, per cui sono saltata a cinquecentouno anni dopo nella storia piena di trepidazione.

Immaginate una guerra ancestrale tra gli dei, al termine della quale la dea vincitrice (Barrica) ha assoggettato il divino fratello e lo tiene dormiente grazie ai sacrifici periodici elargiti dalla famiglia reale di Alinor che la venera. Però il regno sconfitto di Macean ha continuato a tramare per risvegliare il proprio dio protettore ed ora, grazie al fatto che i regnanti di Alinor sono in ritardo col sacrificio e che un ordine di suore cattivissime ha preso il potere, sta per sferrare un attacco in grande stile.
Quando Selly, giovane figlia di un armatore, progetta di raggiungere il padre, dopo essere stata lasciata troppo sola, si ritrova coinvolta direttamente negli intrighi politici e quasi sul fronte della guerra imminente.

Costruito attraverso la voce di almeno cinque pov differenti, questo viaggio per mare e per porti ci porta in giro per l'oceano, tra assalti, cannonate, omicidi e tempeste. C'è una forte componente magica, ci sono personaggi morally grey, principi viziati e secondogenite in cerca di riscatto, e poi tradimenti e rimpianti, e una nota romantica.
Come detto all'inizio, il ritmo è grintoso e coinvolgente, con un finale che stoppa la trama e accende la curiosità per il seguito.

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